Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, è stata ospite alla festa dell’Unità di Bra, in provincia di Cuneo, dove ha preso posizione su temi internazionali e questioni di politica interna. Durante il suo intervento, ha ribadito il sostegno alla Global Sumud Flotilla, missione umanitaria che sfida il blocco su Gaza, e ha rilanciato la battaglia per il salario minimo, attaccando al contempo il governo sulle politiche sociali ed energetiche.
Sostegno A Gaza e critiche al “progetto Trump”
Dalla festa di Bra è arrivato un messaggio chiaro da Schlein alla Global Sumud Flotilla, iniziativa che vuole rompere il blocco imposto sulla Striscia di Gaza. Ha ricordato che due persone di Bra sono in prima linea in questa missione, che mira a portare aiuti e visibilità ai palestinesi. Schlein ha sottolineato con forza che Gaza appartiene ai suoi abitanti e non può diventare un territorio in mano a interessi esterni. In particolare, ha criticato il cosiddetto “progetto Trump”, definito “vergognoso”, che puntava a trasformare Gaza in una sorta di polo turistico esclusivo, riservato a pochi privilegiati. Il suo messaggio è chiaro: il diritto dei palestinesi al loro territorio va rispettato e nessuno deve sfruttare militarmente o economicamente quella terra senza coinvolgere la popolazione locale.
Salario minimo: la sfida di Schlein al governo
Sul fronte interno, Schlein ha rimesso al centro del dibattito il salario minimo legale, fissandolo a 9 euro l’ora come soglia sotto la quale il lavoro diventa sfruttamento e non più un’occupazione dignitosa. Lo ha fatto in un momento in cui il caro vita continua a mordere e molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese. L’obiettivo è chiaro: garantire un salario minimo che possa contrastare la povertà lavorativa e dare un sollievo concreto alle fasce più deboli. Contestualmente, ha criticato duramente il governo Meloni per la gestione delle politiche energetiche, definendo tardiva e insufficiente la risposta all’aumento delle bollette. Nel suo discorso, ha anche accusato Trump di aver imposto un “ricatto” sui dazi e sugli investimenti statunitensi nel settore della difesa, collegando così le questioni economiche interne a dinamiche internazionali complesse.
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Difesa europea e coesione sociale: la visione di Schlein
A livello europeo, Schlein ha lanciato un progetto che unisca rilancio industriale, investimenti sociali e una difesa comune. Si è detta contraria al rafforzamento degli eserciti nazionali separati, che secondo lei rischiano solo di favorire l’acquisto di armi dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti di Trump. Ha insistito sull’importanza di costruire una difesa davvero condivisa a livello europeo, evitando sprechi e duplicazioni che indebolirebbero l’autonomia del continente. Una posizione che tocca un nervo scoperto, soprattutto in un momento in cui le tensioni geopolitiche spingono a incrementare le spese militari. Schlein ha messo in chiaro che una difesa europea deve essere un progetto unitario e non un insieme di investimenti separati che rischiano di minare la coesione e la politica estera dell’Unione.
Verso le regionali: alleanza progressista e difesa delle famiglie Lgbt
Guardando alle prossime elezioni regionali, Schlein ha spiegato la strategia del Pd, che ha messo insieme un’alleanza compatta e unitaria in tutte le regioni coinvolte. Un risultato che non si vedeva nel campo progressista da vent’anni e che segna un cambio di passo rispetto a un passato fatto di divisioni e confusione. La coalizione vuole tenere una linea netta contro la destra, annunciando una campagna elettorale di forte contrasto e unità. Nel suo intervento, Schlein ha voluto ringraziare gli amministratori locali che si battono per i diritti delle coppie Lgbt, sottolineando come questi si oppongano attivamente alle “cattiverie e discriminazioni” provenienti dalla destra. Ha ricordato che la definizione di famiglia proposta dalla destra è troppo ristretta, mentre la realtà sociale è fatta di tanti modelli diversi, tutti da riconoscere e tutelare. Un tema caldo, che tocca diritti civili e minoranze, al centro del dibattito politico attuale.
Il ritorno di Schlein a Bra e l’accoglienza dei militanti
L’arrivo di Elly Schlein a Bra è stato un momento carico di emozione. Ad accoglierla c’erano oltre 300 militanti, un segnale forte di interesse e sostegno dopo la sua vittoria alle primarie. Il primo abbraccio è stato per Chiara Gribaudo, esponente Pd recentemente colpita dalla perdita del padre, un gesto di vicinanza personale e umana. Questa è stata la prima volta che Schlein torna ufficialmente nella provincia della Granda da quando è diventata leader del partito. La politica locale si è così intrecciata con momenti di solidarietà e impegno pubblico, confermando il legame tra il partito e il territorio. Anche stavolta, la festa dell’Unità si è confermata come un’occasione di confronto e mobilitazione, con Schlein protagonista sulle principali questioni sociali, economiche e civili portate avanti dal Pd.