Il caso della scomparsa di Salvatore Legari, imprenditore edile di 54 anni, ha registrato un nuovo capitolo a gennaio 2025. Alex Oliva, 38enne residente a Quattro Ville, Lesignana, è finito in carcere con l’accusa di omicidio volontario. La vicenda ha origine da una lite legata a questioni economiche scoppiata all’interno di un cantiere gestito proprio dall’indagato. Nonostante il corpo di Legari non sia mai stato ritrovato, la procura di Modena ha chiuso le indagini preliminari, aprendo la strada al processo.
Il contesto della lite e la scomparsa di salvatore legari
Salvatore Legari scomparve il 13 luglio 2023 dopo essersi recato a lavorare in un cantiere a Sassuolo, nell’abitazione di Alex Oliva. Quell’edificio stava subendo lavori di ristrutturazione commissionati proprio dall’indagato. Quel giorno, Legari e un collega avevano svolto alcune attività di ristrutturazione. L’imprenditore avrebbe poi richiesta la somma di circa ventimila euro come saldo per il lavoro svolto, creando così attriti con Oliva. Questi ultimi sarebbero culminati in una discussione accesa, con toni sempre più duri.
Particolari della lite e sviluppi
Le indagini della procura ritengono che da quella lite, la situazione sia degenerata rapidamente, portando Oliva ad aggredire Legari. Non è stato possibile recuperare alcun segno fisico o testimonianza diretta sul posto, perché il corpo della vittima non è mai stato rinvenuto. Tuttavia, particolari indizi raccolti dagli agenti orientano verso la responsabilità di Oliva riguardo la morte di Legari. I contorni della lite e le circostanze del tempo e del luogo si presentano chiari agli inquirenti, nonostante la mancanza di un corpo.
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I dettagli delle indagini e il ruolo della procura di modena
Le indagini sono state curate dal reparto operativo e nucleo investigativo dei Carabinieri di Modena, in stretto coordinamento con la procura. Oliva è stato arrestato a gennaio 2025, dopo mesi di indagini su quanto successo il 13 luglio 2023. La procura ha notificato all’uomo la chiusura delle indagini preliminari: un passaggio formale che lascia intendere come ci siano prove sufficienti a sostenere l’accusa nel processo.
Analisi dei comportamenti sospetti
Gli inquirenti hanno analizzato vari elementi, tra cui il comportamento di Oliva nelle ore successive alla sparizione e l’utilizzo del mezzo intestato alla vittima. Poco dopo le presunte responsabilità su Legari, Oliva avrebbe utilizzato un furgone Jumpy bianco, di proprietà dell’imprenditore, per lasciare il cantiere. Sempre secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe indossato una maglietta nera riconducibile a Legari, probabilmente nel tentativo di depistare le indagini o allontanare i sospetti.
Questa serie di azioni ha contribuito a rafforzare le accuse nei confronti di Oliva. Anche se il corpo di Legari manca ancora, i movimenti e le scelte di Oliva dopo la scomparsa sono stati attentamente studiati. Il quadro complessivo presenta un’accusa di omicidio volontario particolarmente grave, confermata dall’arresto e dalla prosecuzione del procedimento penale.
La posizione di alex oliva e il percorso verso il processo penale
Alex Oliva resta in carcere da gennaio, con il divieto di uscire in attesa di una decisione più formale sul processo. Il suo arresto è stato effettuato dai Carabinieri della compagnia di Modena e del reparto operativo, che hanno svolto accertamenti rigorosi per circoscrivere i fatti. L’imprenditore edile scomparso aveva un ruolo centrale nella vicenda, ma il processo dovrà approfondire ogni elemento.
La chiusura delle indagini da parte della procura indica la volontà di procedere con il giudizio a carico di Oliva. Sebbene la macchina giudiziaria oggi si basi prevalentemente sui riscontri indiziari e le testimonianze raccolte, la mancanza del corpo potrebbe complicare alcune fasi processuali. Ciononostante, il quadro accusatorio parla di un omicidio volontario in un contesto di conflitto finanziario e personale.
La comunità di Sassuolo e dintorni segue con attenzione gli sviluppi. La vicenda richiama l’attenzione sulle tensioni che possono emergere tra imprenditori in piccoli contesti lavorativi. Le autorità continuano a lavorare per fare chiarezza, affidandosi agli strumenti giudiziari per accertare i fatti e garantire giustizia.