Sarri sulla difficile gestione delle nazionali: tra viaggi lunghi e rischi per i giocatori

Sarri Sulla Difficile Gestione

Sarri commenta le sfide dei viaggi e dei rischi per i giocatori in nazionale - Gaeta.it

Sara Gatti

13 Settembre 2025

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha espresso un duro giudizio sulla situazione relativa alle convocazioni per le nazionali. Secondo lui, i calciatori sono sottoposti a una pressione e a un impegno eccessivi che penalizzano soprattutto i club nei momenti decisivi della stagione. Le continue soste internazionali, insieme a eventi come la Coppa d’Africa e il Mondiale, portano i giocatori a sommare quasi sei mesi trascorsi lontano dalle rispettive squadre di club.

Il calendario internazionale mette a dura prova i calciatori e i club

Sarri evidenzia come il calendario calcistico attuale comporti problemi seri per società e allenatori. Tra le quattro soste previste per le nazionali in un anno, i calciatori possono arrivare a restare fuori per un totale di 48 giorni, senza contare gli impegni legati a competizioni extra come la Coppa d’Africa e il Mondiale, oltre alle inevitabili pause per le vacanze personali.

Il tecnico biancoceleste ha dichiarato in conferenza stampa che questa situazione equivale a ricevere salario per sei mesi ma passare gli stessi lontano dal club, mettendo a duro rischio la preparazione e la continuità delle squadre. Le lunghe trasferte e l’accumulo di gare rendono il calendario «completamente da rivedere» secondo Sarri.

Il problema coinvolge la tenuta fisica e la disponibilità dei giocatori, che spesso arrivano stanchi o con piccoli problemi fisici dopo i viaggi intercontinentali. Questa mancata presenza continua complica la gestione della rosa e il mantenimento della performance sportiva.

I rischi fisici per i giocatori aumentano con le convocazioni frequenti

L’allenatore ha raccontato alcuni casi concreti per illustrare la situazione. Ad esempio, Dele-Bashiru è rientrato da una trasferta protratta per 16 ore di volo e non è stato fatto allenare per evitare un peggioramento delle sue condizioni. Altri giocatori come Dia hanno vissuto assenze di oltre 12 giorni per impegni con le nazionali.

Particolarmente preoccupante il caso di Rovella e Zaccagni, che sono tornati acciaccati dopo la chiamata in nazionale. La loro condizione fisica non è ottimale e non è stato ancora deciso se potranno scendere in campo.

Sarri ha sottolineato che i tempi di recupero imposti dalle nazionali sono meno rispettati rispetto al club, aumentando la probabilità di piccoli infortuni e affaticamenti non adeguatamente curati. Il problema, secondo il tecnico, nasce anche da una valutazione talvolta imprecisa delle condizioni dei giocatori, come accaduto a Rovella, per il quale si ritiene che il problema sia stato sottovalutato prima del rientro.

Il Sassuolo come prossima sfida: attenzione all’atteggiamento mentale

Il tecnico si è poi soffermato sul match imminente contro il Sassuolo, puntando l’attenzione sull’importanza dell’approccio mentale per affrontare la contendente. Sarri ha definito il Sassuolo una squadra di qualità nonostante un avvio stagione con risultati altalenanti.

Ha evidenziato come la formazione neroverde abbia poche punte d’attacco ma rimanga comunque una squadra solida, che difficilmente sarà invischiata in lotte di bassa classifica. Per questo, Sarri ha ammesso che i suoi ragazzi dovranno evitare superficialità e dimostrare maturità durante la partita.

Il tecnico ha concluso dicendo che solo una mentalità corretta e una buona dose di concentrazione permetteranno ai laziali di ottenere un risultato positivo nella sfida, mentre l’atteggiamento sbagliato rischierebbe di compromettere la gara.