La partita di ritorno del play out tra salernitana e sampdoria, disputata allo stadio Arechi, si è conclusa con una decisione che pesa come un macigno per la squadra campana. Il giudice sportivo di serie B, Ines Pisano, ha inflitto una sconfitta a tavolino di 0-3 e l’obbligo di giocare due gare a porte chiuse. Queste misure sono state decise in seguito agli eventi violenti e l’interruzione definitiva del match causata da alcuni tifosi della salernitana. La squadra, già in bilico per la permanenza in serie B, adesso vede la retrocessione in serie C consolidarsi a causa di quanto accaduto durante la sfida.
La sospensione definitiva e le conseguenze per la salernitana
Dopo trenta minuti, le squadre sono tornate in campo per cercare di riprendere il gioco e completare la partita. Ma la vicinanza al ritorno sul terreno di gioco non è durata a lungo. Le intemperanze di una parte dei tifosi sono riprese e, a quel punto, il responsabile dell’ordine pubblico ha deciso di sospendere definitivamente il match per garantire l’incolumità di tutti i presenti. Non è stato possibile evitare lo stop, visto il clima ormai fuori controllo nella curva sud e in altri settori.
La ricostruzione dei fatti e la decisione del giudice sportivo hanno portato alla sconfitta assegnata a tavolino e a una penalizzazione che colpisce direttamente la squadra all’Arechi. Salernitana, già messa alle strette dalla situazione sportiva, dovrà ora affrontare due partite nelle quali i tifosi non potranno entrare a sostenere la squadra, una misura che pesa sul morale e sulle probabilità di reagire sul campo. Questo episodio segna una pagina difficile per un club e una città che da sempre vivono con passione la propria squadra.
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La dinamica degli incidenti durante la gara di ritorno
Gli episodi che hanno portato alle sanzioni sono dettagliati nel dispositivo diramato dal giudice sportivo, che si è basato sui rapporti dell’arbitro e degli addetti alla sicurezza federale. Al minuto 18 del secondo tempo, un gruppo di tifosi della salernitana posizionati nella curva sud ha tentato di forzare il cancello che conduce al campo di gioco. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito loro di entrare. Poco dopo, nel settore Distinti lato curva sud, altri sostenitori hanno provato di nuovo a forzare un varco d’accesso. Questa volta sono riusciti a scavalcare, ma sono stati fermati dagli steward e dal personale di sicurezza.
Questi tentativi sono stati solo l’inizio di una serie di disordini. I tifosi hanno lanciato petardi, fumogeni e persino seggiolini divelti dagli spalti direttamente sul terreno di gioco. La maggior parte di questi lanci è avvenuta sempre dalla curva sud, ma anche da distinti e tribuna. Lo spettacolo si è rapidamente trasformato in una situazione pericolosa che ha costretto l’arbitro, dopo una consultazione con il responsabile dell’ordine pubblico, a sospendere temporaneamente la partita. La sicurezza dei giocatori e dello staff è diventata così il primo obiettivo di chi gestiva l’evento.