Santa Marinella convoca i cacciatori per discutere l'istituzione di un'azienda faunistico-venatoria comunale

Santa Marinella convoca i cacciatori per discutere l’istituzione di un’azienda faunistico-venatoria comunale

Santa Marinella convoca cacciatori e associazioni venatorie il 7 luglio per discutere la creazione di un’azienda faunistico-venatoria comunale, mirata a tutelare fauna selvatica e biodiversità locale.
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Santa Marinella organizza un incontro pubblico il 7 luglio per discutere la creazione di un’azienda faunistico-venatoria comunale, volta a gestire e tutelare la fauna selvatica locale in modo sostenibile, coinvolgendo cacciatori e associazioni venatorie. - Gaeta.it

Santa Marinella si prepara a un incontro pubblico dedicato ai cacciatori e alle associazioni venatorie del territorio. L’appuntamento è fissato per lunedì 7 luglio alle 18:30, nell’aula consiliare “Silvio Caratelli” in via Cicerone. Sarà l’occasione per esplorare una proposta importante: la creazione di un’azienda faunistico-venatoria comunale. Questo organismo dovrebbe occuparsi della gestione e della tutela dell’ambiente naturale al fine di migliorare la presenza e la conservazione della fauna selvatica locale.

La convocazione dell’assemblea e l’obiettivo della riunione

L’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere direttamente cacciatori e associazioni venatorie in un confronto pubblico per presentare il progetto di istituzione di un’azienda faunistico-venatoria. La riunione si terrà lunedì 7 luglio alle 18:30 presso l’aula consiliare “Silvio Caratelli”, cuore della vita istituzionale di Santa Marinella.

L’intento principale è quello di mettere in piedi un’organizzazione che si occupi esclusivamente della fauna selvatica presente nel territorio comunale. Si punta a migliorare la gestione del patrimonio naturale, assicurando pratiche venatorie regolamentate che rispettino tanto la biodiversità quanto l’equilibrio complessivo degli habitat. L’azienda dovrà quindi farsi carico di pianificare interventi mirati a valorizzare l’ambiente locale, tenendo conto delle esigenze di fauna e flora autoctone.

L’amministrazione vuole coinvolgere le associazioni e i singoli cacciatori, protagonisti quotidiani delle campagne intorno a Santa Marinella, per raccogliere idee e condividere un modello di gestione adattato alle caratteristiche specifiche di questo territorio.

Il ruolo del sindaco e del consigliere comunale nella promozione dell’iniziativa

Il sindaco di Santa Marinella, insieme al consigliere comunale Alessio Rosa, ha sottolineato l’importanza di avviare questo percorso in sinergia con gli operatori della caccia. Il primo cittadino ha evidenziato come l’azienda faunistica venatoria rappresenti uno strumento per regolamentare l’attività venatoria, il che significa contemperare la tradizione della caccia con la necessità di tutelare gli ecosistemi.

Si tratta di promuovere un rapporto rispettoso verso le specie che popolano il territorio, mantenendo un equilibrio tra l’azione dell’uomo e il patrimonio naturale. L’istituzione dell’azienda faunistica si configura quindi come un passo per rendere la caccia più sostenibile, limitandone gli impatti negativi e valorizzando le specie autoctone.

Il consigliere Rosa ha parlato di tutela degli habitat naturali e ha posto l’accento sull’importanza di coordinare le attività di caccia con la gestione ambientale complessiva. Ha spiegato che la governance delle aree idonee per la caccia deve essere organizzata con precisione, per garantire una convivenza equilibrata tra l’uomo e la fauna selvatica.

Le funzioni attese dall’azienda faunistico-venatoria e le esperienze nei comuni vicini

L’azienda faunistico-venatoria di Santa Marinella dovrebbe assumere un ruolo chiave non solo nella regolamentazione della caccia ma anche nella promozione di iniziative di diffusione della conoscenza faunistica. Verrà presentato un programma che prevede la collaborazione con l’amministrazione comunale per realizzare attività volte a far comprendere l’importanza del patrimonio animale e i modi per proteggerlo.

Tra i compiti più concreti ci sarà la gestione del territorio agricolo e rurale, attuando misure per favorire la riproduzione e la crescita delle specie selvatiche tipiche della zona. Il coordinamento con le associazioni sarà fondamentale per individuare spazi e periodi di caccia consentiti, regolando gli interventi per conservare la biodiversità locale.

Santa Marinella guarda al modello già adottato da comuni vicini come Tolfa e Allumiere, dove questa forma di gestione ha trovato applicazione concreta. Quelle esperienze hanno mostrato come un’azienda faunistico-venatoria possa rappresentare un valido supporto nel mantenimento degli equilibri ambientali limitando conflitti e danni alle specie protette.

L’assemblea pubblica soggiacente sarà l’occasione per apportare dettagli su funzionamento e modalità operative di questo ente comunale, stimolando un confronto aperto con chi, ogni giorno, vive e frequenta le campagne del territorio.

La riunione segnerà un momento cruciale per valutare come Santa Marinella possa raccordarsi con le realtà limitrofe e definire criteri condivisi per la gestione del patrimonio faunistico e la pratica della caccia, in un quadro di rispetto ambientale e tutela della biodiversità.

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