Il sistema sanitario nazionale sta attraversando una fase di trasformazione in cui tecnologia e prevenzione giocano ruoli fondamentali. Con l’impiego delle risorse del Pnrr, si punta a una sanità più accessibile e attenta alle esigenze di tutti, soprattutto nelle aree più delicate del paese. Le parole del sottosegretario alla salute Marcello Gemmato illustrano obiettivi e progetti in corso, tra telemedicina e rafforzamento dei servizi di prossimità.
Digitalizzazione e infrastrutture sanitarie potenziate grazie al pnrr
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanzia un ammodernamento del sistema sanitario che parte dalle tecnologie digitali. L’Italia sta infatti investendo sul fascicolo sanitario elettronico, che semplifica l’accesso e la gestione dei dati clinici da parte di cittadini e operatori. Allo stesso tempo, l’ecosistema dei dati sanitari e la piattaforma nazionale di telemedicina rappresentano strumenti che collegano il paziente agli operatori, con un focus particolare sulle zone più vulnerabili dal punto di vista sanitario.
Riduzione del divario territoriale attraverso la tecnologia
Questi progetti puntano a ridurre il divario territoriale, offrendo servizi che superano l’ostacolo della distanza e della fragilità infrastrutturale. Le tecnologie digitali, oltre a facilitare la comunicazione tra medico e paziente, permettono il monitoraggio costante delle condizioni di salute, garantendo interventi tempestivi e più mirati. Con la convergenza di dati digitali e telemedicina, si apre la possibilità di un’assistenza più personalizzata e continua, pronta a rispondere ai bisogni reali della popolazione.
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Telemedicina per anziani con patologie croniche: nuovi servizi e sperimentazioni sul territorio
Tra le iniziative prioritarie, la telemedicina per gli anziani affetti da malattie croniche si sta concretizzando con una bozza di decreto attuativo ormai pronta. Questo provvedimento definisce le prestazioni di teleassistenza e telemonitoraggio che verranno erogate a domicilio, favorendo la prevenzione delle complicanze e aiutando gli utenti a seguire con rigore le terapie prescritte.
La sperimentazione interesserà le macroaree del paese, nord, centro e sud Italia, coinvolgendo almeno 300.000 persone entro il 2025. L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali sarà responsabile del coordinamento di questi progetti, che contano su un finanziamento di circa 150 milioni di euro stanziati dal Pnrr. L’obiettivo è ridurre l’isolamento e migliorare la qualità della vita di una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile, evitando ricoveri inutili e interventi tardivi.
Innovazione nella gestione domiciliare della salute
Questo approccio domiciliare e tecnologico riflette una trasformazione importante nella gestione sanitaria, spostando l’attenzione dall’ospedale alla comunità e alla casa del paziente. Si rafforza così il legame tra cura, territorio e innovazione, mettendo al centro la persona e non solo la malattia.
Prevenzione come leva di sostenibilità e qualità della vita degli italiani
Il tema della prevenzione è stato sottolineato con forza durante la giornata conclusiva degli Stati Generali della Prevenzione a Napoli. Il sottosegretario Marcello Gemmato ha ricordato come la prevenzione non vada vista come un costo, ma come un investimento necessario per ridurre malattie e complicanze nel futuro. Un sistema sanitario sostenibile dipende da scelte che evitino l’aggravamento delle patologie croniche e favoriscano l’invecchiamento in buona salute.
L’italia e l’aspettativa di vita
L’Italia è tra i paesi con la più alta aspettativa di vita, seconda solo al Giappone, e questa condizione richiede risposte che siano sociali e culturali, oltre che sanitarie. Politiche orientate alla prevenzione coinvolgono istituzioni, associazioni e cittadini, in un impegno condiviso che mira a migliorare la qualità della vita e diminuire la pressione su ospedali e centri medici.
La prevenzione si basa sulla promozione di stili di vita salutari, controlli regolari e campagne informative, strumenti che possono evitare l’insorgenza di molte malattie o le loro complicazioni più gravi. In questo contesto, il rafforzamento della sanità di prossimità completa l’azione tecnologica, offrendo servizi che si avvicinano ai cittadini, anche nelle aree più isolate.