Sanità in Molise, carenza di medici e strategie: dall’arrivo di cubani all’accordo con l’Abruzzo per Agnone

Il sistema sanitario molisano affronta la carenza di medici con l’arrivo di professionisti cubani e un accordo con l’Abruzzo per potenziare il pronto soccorso di Agnone e migliorare i servizi ospedalieri.
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Emergenza medici in Molise, nuove alleanze per Agnone - Gaeta.it

Il sistema sanitario molisano sta vivendo una fase critica a causa della carenza di medici nei reparti ospedalieri pubblici. Questa situazione riguarda non solo il Molise, ma anche altre regioni italiane, dove si registra un calo del personale medico, accentuato dal passaggio al settore privato o dall’emigrazione all’estero. Il presidente della Regione, Francesco Roberti, ha annunciato alcune misure per affrontare questa emergenza: l’arrivo di medici cubani e un’intesa con la Regione Abruzzo per rafforzare i servizi sanitari nelle aree di confine, con particolare attenzione al pronto soccorso di Agnone.

La carenza di medici in Molise: un problema consolidato e in crescita

Da tempo la sanità pubblica molisana soffre per la mancanza di personale medico, una difficoltà che ha radici profonde e non riguarda solo questa regione. L’invecchiamento del personale e la tendenza a lasciare il settore pubblico per altre opportunità lavorative rendono la situazione negli ospedali molisani complessa. I reparti principali faticano a garantire un numero adeguato di medici per coprire i turni e assicurare cure tempestive a una popolazione che in alcune zone è particolarmente anziana. Anche nel Sud Italia si registrano problemi simili, con molte regioni che vedono un esodo di personale sanitario verso il privato o l’estero.

Questa situazione comporta il rischio di rallentamenti o limitazioni nei servizi ospedalieri pubblici, soprattutto nelle aree più svantaggiate o nei comuni meno popolosi. Senza interventi mirati, l’accesso alle cure per molti cittadini molisani potrebbe peggiorare. La carenza di medici si riflette anche sulla qualità e disponibilità di servizi urgenti, come il pronto soccorso, spesso primo punto di contatto con il sistema sanitario.

Medici cubani in arrivo per sostenere gli ospedali molisani

Per far fronte al deficit di medici, la Regione Molise ha deciso di accogliere professionisti provenienti da Cuba. Il paese è noto per la formazione di medici preparati secondo standard elevati e con esperienza pratica consolidata. L’Italia ha già in passato reclutato medici cubani per situazioni simili, e nel 2025 questa scelta viene riproposta da alcune regioni del Sud, incluso il Molise.

L’arrivo di questi medici rappresenta un intervento temporaneo ma necessario per alleggerire la pressione sui reparti locali. Questi professionisti affiancheranno il personale esistente, occupandosi di turni e servizi di emergenza. Nel frattempo, il sistema sanitario molisano continua a lavorare per attrarre giovani medici italiani, ma nel breve periodo il contributo estero è fondamentale per mantenere attive le attività di cura.

La collaborazione con medici cubani fa parte di un insieme di soluzioni interregionali e internazionali volte a rispondere a questa emergenza. Si tratta di una scelta dettata dall’urgenza, utile a garantire la continuità dei servizi ospedalieri e la sicurezza dei pazienti molisani.

Potenziamento del pronto soccorso di Agnone con l’accordo tra Molise e Abruzzo

Nell’area dell’Alto Molise, dove la carenza di personale sanitario e la conformazione del territorio rendono difficili gli spostamenti verso i centri maggiori, il presidente Francesco Roberti ha sottolineato l’importanza di accordi di confine con la Regione Abruzzo. L’obiettivo principale è rafforzare il pronto soccorso di Agnone, struttura fondamentale per quel territorio.

L’intesa prevede una collaborazione tra le due regioni per ottimizzare le risorse disponibili e migliorare l’efficienza nell’assistenza ai pazienti. Si punta a incrementare il personale e le attrezzature, così da garantire risposte più rapide alle emergenze e ridurre la necessità di lunghi trasferimenti.

Questi accordi nascono dalla consapevolezza che molte aree di confine trovano un accesso più veloce a strutture situate in regioni diverse. Sfruttare queste opportunità significa ridurre i tempi d’attesa e distribuire meglio le capacità di intervento, soprattutto in zone con difficoltà logistiche e servizi sanitari limitati. L’intesa tra Molise e Abruzzo riflette anche la volontà di cooperare per affrontare le fragilità legate al personale medico e alle disparità territoriali.

I risultati di questo potenziamento si vedranno nei prossimi mesi, ma al momento rappresenta un passo concreto per rafforzare un servizio essenziale, capace di salvare vite e migliorare l’assistenza sanitaria in un’area spesso penalizzata da carenze strutturali.


In Molise la carenza di medici mette sotto pressione il sistema sanitario pubblico. L’arrivo di medici cubani e la collaborazione con l’Abruzzo per potenziare il pronto soccorso di Agnone sono interventi che cercano di rispondere alla crisi attuale, mostrando le difficoltà e le strategie in atto per tutelare la salute della popolazione.