San Gimignano e altri borghi italiani spingono per nuove regole contro l’overtourism senza penalizzare i residenti

San Gimignano E Altri Borghi I

San Gimignano e borghi italiani chiedono regole anti-overtourism a tutela dei residenti. - Gaeta.it

Marco Mintillo

14 Settembre 2025

Nel 2025, diversi Comuni italiani noti per il turismo di massa hanno stretto un patto per richiedere strumenti concreti alle istituzioni, con l’obiettivo di gestire l’arrivo massiccio di turisti senza compromettere la qualità della vita degli abitanti. Tra questi, San Gimignano si distingue per l’impegno diretto nel chiedere possibilità di gestione più flessibile e poteri speciali per regolare i flussi turistici. Le problematiche comuni a queste località mostrano la delicatezza nel bilanciare economia e vivibilità nelle destinazioni molto frequentate, soprattutto in alta stagione.

La nascita della carta di Amalfi e la richiesta di strumenti concreti

La Carta di Amalfi nasce come iniziativa condivisa da venti Comuni italiani ad alta vocazione turistica. Tra i firmatari si trovano luoghi come Amalfi, Capri, Polignano a Mare, Cortina d’Ampezzo e San Gimignano. L’obiettivo è gestire i flussi turistici in crescita, salvaguardando la convivenza con i residenti. I sindaci chiedono al Governo di assegnare nuovi poteri e strumenti pratici per contrastare l’overtourism, fenomeno che non riguarda più solo grandi città o località molto celebri, ma anche borghi di dimensioni contenute. In particolare, si sottolinea come la pressione delle presenze turistiche rischi di intaccare la vivibilità e la sostenibilità economica delle comunità locali. La Carta si propone dunque come un patto per trovare un equilibrio concreto, non per scoraggiare i visitatori.

San Gimignano e la necessità di personale stagionale per il mantenimento del centro storico

San Gimignano richiama l’attenzione sulla necessità di assumere personale stagionale con maggiore flessibilità. Nel periodo di punta, il piccolo borgo toscano accoglie migliaia di turisti al giorno, un carico che grava molto sulla popolazione residente. Le figure stagionali sono indispensabili per la pulizia delle vie e delle piazze, la gestione degli accessi al centro storico, il supporto all’informazione turistica e le attività di vigilanza. Senza una dotazione adeguata di risorse umane, la pressione sui servizi e sui cittadini cresce rapidamente, compromettendo la qualità della vita quotidiana. Quindi, la possibilità di effettuare assunzioni più rapide e mirate diventa una richiesta urgente per far fronte ai picchi stagionali senza penalizzare gli abitanti.

Poteri speciali richiesti per regolare gli accessi e i flussi turistici

Oltre alle risorse umane, San Gimignano sostiene, insieme agli altri Comuni firmatari, la necessità di strumenti normativi per gestire in modo diretto i flussi turistici. Si parla di poteri speciali che permettano di adottare misure come ticket di ingresso, limitazioni orarie o prenotazioni obbligatorie. Questi metodi puntano a disperdere i picchi giornalieri, spesso ben oltre la capacità reale delle infrastrutture locali come strade e piazze. Idee simili sono già attive in Amalfi e Capri, dove i quotidiani arrivi di crocieristi e turisti di passaggio mettono sotto forte pressione il tessuto urbano. Il fine è ridurre le problematiche connesse a flussi turistici troppo concentrati in tempi brevi, senza però bloccare totalmente l’afflusso.

Proposte di uno status speciale e strumenti fiscali per finanziare i servizi straordinari

San Gimignano, insieme a località come Polignano a Mare e Taormina, propone l’istituzione di uno status speciale per determinati Comuni turistici attraverso le cosiddette Zone Turistiche Speciali. Questa classificazione favorirebbe l’introduzione di strumenti fiscali dedicati, ad esempio ticket specifici o tasse di soggiorno con tariffe variabili in base alle stagioni. I proventi così raccolti servirebbero a coprire i costi dei servizi aggiuntivi richiesti da chi abita la zona e per garantire una qualità della vita sostenibile. C’è il rischio di trasformare queste misure in un ostacolo economico per alcuni visitatori, ma l’intento rimane quello di preservare l’equilibrio tra flussi turistici e capacità dei territori.

Effetti sui territori limitrofi e possibile diffusione del turismo

Una conseguenza attesa dall’applicazione degli strumenti proposti potrebbe essere una redistribuzione degli arrivi turistici verso località meno conosciute e meno affollate. Se l’accesso a centri come San Gimignano o le località della Costiera Amalfitana dovesse prevedere costi o regole più stringenti, molti visitatori potrebbero scegliere di scoprire borghi meno centrali della Toscana o villaggi lungo la costa amalfitana. Questo spostamento porterebbe meno pressione sulle mete più iconiche e potrebbe generare nuove opportunità economiche in zone oggi meno sfruttate turistimcamente. L’ipotesi sottolinea la necessità di una gestione globale dei flussi, che consideri non solo la tutela di singole località ma anche lo sviluppo di tutti i territori coinvolti.