Un nuovo cortometraggio ha fatto il suo debutto a San Benedetto del Tronto, un’importante città della regione Marche, portando con sé un messaggio di autenticità e inclusione. Con il titolo “Le ali invisibili”, il film è prodotto dall’Accademia Aifas e affronta la delicata tematica dell’autismo attraverso gli occhi di chi vive quotidianamente questa realtà. L’evento di presentazione è stato caratterizzato dalla presenza del sindaco Antonio Spazzafumo, del regista Marco Trionfante e di Nicolò Scarnato, protagonista e interprete centrale della narrazione.
La trama e i personaggi
“Le ali invisibili” segue la vita di Alessio, interpretato da Nicolò Scarnato, un giovane che vive con autismo. La scelta di avere un attore che riflette la propria esperienza è significativa, poiché porta sullo schermo una rappresentazione autentica e sincera della realtà. La trama si sviluppa attorno alle sfide e alle conquiste di Alessio, mostrando un percorso di crescita che invita il pubblico a empatizzare con le sue esperienze.
Il personaggio di Alessio è costruito con un’attenzione particolare ai dettagli, offrendo uno spaccato di vita senza filtri e stereotipi. La narrativa propone un’esplorazione delle emozioni, dei vincoli familiari e delle relazioni sociali, ponendo l’accento sulla bellezza dell’individualità e dell’accettazione. Il film tocca tasti sensibili, offrendo uno spazio di riflessione su come la società percepisca le persone che vivono in condizioni uniche.
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Un’opera di impegno sociale
La produzione di “Le ali invisibili” non si limita a creare un cortometraggio, ma si propone anche di aprire un dialogo e riflessioni sul tema dell’autismo. Il regista Marco Trionfante ha sottolineato in conferenza che il film è un invito a interrogarsi sui propri pregiudizi e sul modo in cui si vive la diversità. Inoltre, il cortometraggio non sarà solo una proiezione locale, poiché è destinato a partecipare a festival nazionali e internazionali, con l’intento di sensibilizzare un pubblico più ampio.
La colonna sonora, affidata a Gianna Nannini, arricchisce l’esperienza visiva, creando atmosfere emotivamente coinvolgenti. Questi elementi combinati rendono il film un’opera significativa, piena di contenuti formativi e si rivolge a chiunque sia interessato a capire meglio anche le sfide dell’autismo e la bellezza delle storie autentiche.
La cornice del film e il contributo della comunità
Le riprese del cortometraggio sono state effettuate in due luoghi emblematici: Offida e San Benedetto del Tronto, che offrono scenari storici e suggestivi. La scelta di questi set naturali non è casuale; ogni angolo racconta una storia e contribuisce a creare un’atmosfera che sostiene la narrativa del film. In aggiunta al cast principale, formato in gran parte da allievi dell’Accademia Aifas, hanno partecipato anche studenti dei Licei Rosetti e Licini-Orsini, segno del forte impegno educativo e della valorizzazione dei talenti locali.
Questa collaborazione non solo ha permesso di arricchire il progetto con nuove idee e prospettive, ma ha anche dato a giovani talenti la possibilità di esprimersi e di imparare in un ambiente creativo e stimolante. “Le ali invisibili” rappresenta dunque un esempio di come l’arte possa essere un veicolo di cambiamento e coscienza sociale, promuovendo nuove forme di inclusione e comprensione.
La produzione del cortometraggio e il suo messaggio trovano ora spazio nei festival di tutto il mondo, portando con sé una visione che trascende il semplice intrattenimento per abbracciare l’impegno sociale e la sensibilizzazione.