Salerno letteratura 2025, otto giorni di incontri su letteratura, potere e società

Salerno letteratura 2025, otto giorni di incontri su letteratura, potere e società

SalernoLetteratura 2025, diretto da Gennaro Carillo, Paolo Di Paolo e Daria Limatola, affronta temi politici e sociali con autori come Melania G. Mazzucco e ospiti internazionali in un festival inclusivo e partecipativo.
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La tredicesima edizione di SalernoLetteratura (14-21 giugno 2025) affronta temi di critica sociale e politica attraverso incontri con autori italiani e internazionali, coinvolgendo il pubblico di tutte le età e promuovendo la letteratura come strumento di contropotere e libertà di espressione. - Gaeta.it

La tredicesima edizione di SalernoLetteratura prende il via dal 14 al 21 giugno con un tema deciso: “In faccia ai maligni e ai superbi. Letteratura come contropotere”. Il festival, diretto da Gennaro Carillo, Paolo Di Paolo e Daria Limatola che cura anche la sezione dedicata ai giovani lettori, punta ad affrontare questioni politiche e sociali attraverso il racconto e la critica letteraria. Tra gli ospiti principali figura Melania G. Mazzucco, autrice premiata e protagonista di aperture e dialoghi, insieme a scrittori italiani e internazionali. Salerno diventa così teatro di riflessione e confronto, coinvolgendo pubblico di ogni età e con un programma ricco di eventi culturali.

Un festival con un’impronta politica e di critica sociale

Il cuore dell’edizione 2025 è il tema scelto, che intende mettere in discussione le derive del potere e le forme di arroganza che si vedono in molte società contemporanee. Il verso tratto da “Donna cannone” funge da monito contro chi pretende di dominare senza rispetto per l’altro. La paura diffusa intorno ai rischi per la democrazia, messa alla prova da tendenze illiberali, emerge durante tutta la programmazione. Gennaro Carillo parla della letteratura come un “contropotere”, capace di mettere in luce ingiustizie e censura, e ricorda come spesso autori e giornalisti vengano intimiditi con strumenti giudiziari o mediatici. L’evento si conferma così anche come una reazione a forme di controllo e repressione.

Difesa del dissenso e libertà di parola

Questa tensione politica traduce il festival in uno spazio di difesa del dissenso e della libertà di parola. Nel contesto italiano, che ha visto in anni recenti difficoltà per chi critica certi poteri, l’edizione rilancia un’idea di impegno civile attraverso la narrazione. Il festival accoglie quindi autori e voci in grado di rappresentare differenti prospettive critiche, senza rinunciare però all’aspetto culturale e narrativo, vero motore della manifestazione.

Omaggi letterari e dialoghi con autori internazionali

Tra le novità più attese spiccano gli “Omaggi”, incontri dedicati a grandi nomi della letteratura mondiale. Questo appuntamento speciale si inserisce tra le sezioni più seguite, rafforzando il legame tra pubblico e patrimonio letterario. Tra i protagonisti ci saranno figure come Thomas Mann o Francis Scott Fitzgerald, celebrati non solo con letture ma anche con conversazioni critiche. Per esempio, la serata dedicata a Mann vedrà intervenire Luca Crescenzi, studioso di lingua e letteratura tedesca, insieme a Fausto Russo Alesi, attore che interpreterà passi scelti delle opere.

Dialogo tra narratori europei

L’incontro tra Melania G. Mazzucco e Christoph Ransmayr rappresenta un momento alto nel palinsesto: due narratori con stili e origini differenti che dialogheranno sul senso e i confini del romanzo europeo. Le voci straniere, già da tempo inserite nel programma, sottolineano la vocazione internazionale della rassegna. Questi scambi ampliano la prospettiva culturale, dando spazio ad autori che portano storie e sensibilità diverse, rendendo la settimana di incontri un luogo di confronto internazionale.

La centralità del pubblico e le storie dei lettori

Salerno Letteratura si distingue anche per il modo in cui coinvolge chi partecipa, mettendo i lettori al centro. Paolo Di Paolo sottolinea come questa edizione darà spazio alle narrazioni personali e alle passioni del pubblico. Nella serata inaugurale, prevista al Museo Diocesano, lettori e lettrici racconteranno i loro percorsi davanti a una platea che includerà anche scrittori presenti al festival. Questo approccio trasforma l’evento in uno spazio di dialogo diretto dove voci diverse si incrociano senza barriere di ruolo o posizione.

Costruire una comunità attiva

Il coinvolgimento delle persone che animano la manifestazione, da sempre, è uno dei punti di forza di Salerno Letteratura. Qui l’ascolto diventa strumento privilegiato per costruire una comunità attiva intorno al libro e alla lettura. Il pubblico diventa così parte integrante della narrazione collettiva che il festival promuove, accendendo un faro sulle esperienze individuali legate all’incontro con la letteratura.

Programma ragazzi e attenzione ai temi contemporanei

L’edizione 2025 dedica grande attenzione anche ai più giovani con un programma articolato per varie fasce di età. Daria Limatola evidenzia temi vicini alla sensibilità giovanile, come l’ambiente, con interventi di autori come Andrea Valente e Flavio Soriga. Per i bimbi più piccoli sono in programma letture ad alta voce, così da avvicinarli alla narrazione in modo spontaneo. Allo stesso tempo, per i genitori sono stati predisposti momenti di confronto sul valore educativo della lettura.

Giovani adulti e strumenti di espressione

Per i giovani adulti ci sono incontri dedicati alle difficoltà emotive e sociali che spesso vivono, con scrittrici come Zuzu e la debuttante Beatrice Sciarrillo. L’offerta si arricchisce con una summer school di scrittura creativa, un corso di giornalismo culturale e laboratori di audiovisivi come Tempo Video. Inoltre spettacoli e performance teatrali permettono ai ragazzi di diventare protagonisti in prima persona, mettendo in scena storie della Grecia antica, di Jane Austen o di Boccaccio.

La parte rivolta ai giovani nasce anche dal lavoro con università, scuole e artisti locali. Questa rete amplia la partecipazione e lega il festival al territorio, favorendo lo scambio intergenerazionale attraverso eventi che coinvolgono attori, performer e studenti.

Collaborazioni culturali e ruolo del territorio

Salerno Letteratura ha raggiunto uno status consolidato, attirando residenti e visitatori da tutta Italia. Ines Mainieri, direttrice organizzativa, sottolinea il valore delle collaborazioni con università, istituti di cultura stranieri e altre realtà culturali locali. Nel corso degli anni questo sistema ha portato al coinvolgimento di autori di rilievo internazionale e a una maggiore apertura verso il pubblico nazionale.

Sinergie con l’università di salerno

La collaborazione con l’Università degli studi di Salerno è un esempio concreto, che si esplica attraverso progetti condivisi e il supporto di dipartimenti specializzati come Dipsum e Dispac. Questi legami rafforzano la qualità culturale del festival e lo inseriscono in circuiti di ricerca e didattica più ampi.

Il festival si conferma così come un punto di riferimento per le iniziative letterarie e culturali nel Sud Italia, grazie alla rete di scambi e alla capacità di coinvolgere esperienze diversificate provenienti da ambiti accademici e artistici. L’apertura internazionale, unita alla solidità del lavoro sul territorio, mantiene viva la manifestazione e ne sostiene la crescita.

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