La vicenda del presunto cibo avariato che ha provocato il ricovero di alcuni giocatori e tesserati della Salernitana, dopo la partita di andata dei playout di Serie B contro la Sampdoria a Genova, continua a suscitare polemiche. Il club campano ha preso posizione ufficiale per chiarire la propria posizione sulla gestione dei pasti forniti alla squadra, smontando le accuse circolate sui media.
Gestione e conservazione dei pasti da parte dello staff salernitana
La Salernitana ha spiegato nei dettagli come siano stati trattati i pasti destinati a giocatori e componenti dello staff tecnico durante la trasferta a Genova. Il club sottolinea che lo staff ha provveduto a ritirare e conservare i cibi servendosi di contenitori adeguati fin dal momento del prelievo. Questi contenitori idonei sono stati utilizzati per trasportare i pasti dagli spazi di preparazione fino al pullman della squadra. All’arrivo allo stadio Luigi Ferraris, i pasti sono stati riposti nei frigoriferi presenti negli spogliatoi. Lo spostamento e la custodia degli alimenti sono quindi avvenuti secondo procedure rigorose.
Il club definisce come “totale falsità” l’affermazione secondo cui il riso servito sarebbe stato mantenuto “per diverse ore all’interno del pullman, esposto a temperature elevate”. Secondo Salernitana, questa ricostruzione non corrisponde alla realtà dei fatti: il cibo non sarebbe stato mai lasciato incustodito né in condizioni non idonee a mantenere le qualità igieniche e organolettiche.
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Le accuse dei media e la risposta del club
Diversi organi di informazione avevano avanzato l’ipotesi che una conservazione errata dei pasti fosse la causa dei malesseri accusati da più di un giocatore e membro dello staff dopo il match con la Sampdoria. Queste dichiarazioni si sono diffuse rapidamente, alimentando critiche e polemiche nei confronti della società.
La Salernitana ha preso le distanze da tali accuse, giudicandole prive di fondamento e lesive dell’immagine e della professionalità della squadra. Il club ha precisato di aver deciso di rimandare il ritorno a Salerno da venerdì a domenica proprio in seguito al malessere diffuso tra i partecipanti alla trasferta, per garantire tempo e condizioni migliori per il recupero.
La società ha inoltre annunciato di aver presentato un esposto-querela presso la Procura della Repubblica di Genova per fare chiarezza sul caso. Sono in corso indagini giudiziarie finalizzate a individuare eventuali responsabilità legate ai fatti denunciati, che rimangono al momento da accertare.
Implicazioni giudiziarie e situazione attuale
La querela presentata dalla Salernitana alla Procura di Genova apre una fase di approfondimento legale per capire cosa sia realmente accaduto. Le indagini sono indirizzate a verificare le condizioni di conservazione e somministrazione dei pasti, oltre a chiarire le cause che hanno portato al ricovero di alcuni tesserati.
Al centro dell’attenzione resta il rispetto delle normative sanitarie che regolano la somministrazione di cibo nelle competizioni sportive, un aspetto fondamentale per la salute degli atleti. Il caso ha acceso un riflettore sui protocolli seguiti durante le trasferte e spinge molte società a rivedere le procedure per prevenire casi analoghi.
Atti e posizione ufficiale del club
Agli atti restano gli elementi raccolti in queste settimane, ma senza ulteriori dettagli pubblici. La Salernitana mantiene ferma la propria posizione, giudicando infondate le accuse che mettono in dubbio la correttezza della propria gestione e attende gli sviluppi dell’inchiesta per chiarire ogni sospetto.