La polizia di stato di Brescia ha avviato un’indagine a Darfo nel momento in cui due ragazze di 17 anni hanno acquistato bevande alcoliche all’interno di un bar legato a un oratorio. Il titolare della licenza, un sacerdote, è stato denunciato mentre la barista che ha materialmente effettuato la vendita è stata multata. L’episodio riporta l’attenzione sul consumo di alcol tra i minorenni e le azioni messe in campo dalle forze dell’ordine per contrastare questo fenomeno.
Vendita illegale di alcol a minori in un’oratorio a darfo
L’episodio si è verificato presso un bar gestito all’interno di un oratorio a Darfo, Comune in provincia di Brescia. Due ragazze di 17 anni sono riuscite a comprare bevande alcoliche nonostante la normativa vieti espressamente la vendita a minori di 18 anni. L’attività è intestata a un sacerdote che ora risulta denunciato per la responsabilità legale derivante dal ruolo di titolare della licenza del locale. La vendita alla minorenne è avvenuta per mezzo di una barista presente sul posto, che ha materialmente consegnato le bevande. A carico di questa donna è stata comminata una sanzione amministrativa pari a mille euro per aver alimentato il consumo di alcol tra ragazzi non ancora maggiorenni.
Il ruolo della polizia e le misure contro il consumo giovanile di alcol
Le forze dell’ordine hanno avviato controlli mirati nei luoghi frequentati dai giovani, con particolare attenzione agli esercizi che somministrano bevande alcoliche. Il questore di Brescia Paolo Sartori ha sottolineato il pericolo sociale, sanitario e di sicurezza legato all’assunzione di alcol da parte di minorenni, rimarcando la necessità di un’azione costante e coordinata. In sede di dichiarazione ufficiale ha evidenziato che “l’obiettivo è tutelare i ragazzi, stimolare la consapevolezza delle famiglie e responsabilizzare i gestori degli esercizi pubblici.” Secondo Sartori, la normativa che vieta la vendita di alcol ai minori non è solo una regola formale ma uno strumento concreto per proteggere la salute e la sicurezza delle nuove generazioni.
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Collaborazione tra polizia, amministrazioni locali e comunità
L’intervento della Polizia di Stato si inserisce in un’attività più ampia di prevenzione e repressione che coinvolge anche le amministrazioni comunali e le polizie locali del territorio. Questo lavoro di squadra mira a ridurre la diffusione del consumo di alcol fra i giovanissimi con controlli, campagne informative e sanzioni mirate. Gli agenti agiscono con determinazione ogni volta che riscontrano violazioni che riguardano i minori: garantire un ambiente sicuro e responsabile, specie attorno a luoghi come gli oratori dove frequentano molti adolescenti, rimane un punto fondamentale. La multa inflitta alla barista rappresenta un segnale chiaro: nessuna deroga alle norme sul divieto di vendita a minori.
L’attenzione delle autorità locali sul tema alcol e minori resta alta, con l’obiettivo di preservare il benessere dei giovani e di mantenere un controllo puntuale sulle situazioni che potrebbero esporli a rischi. Il caso di Darfo conferma l’importanza di un monitoraggio rigoroso e di una normativa chiara a tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.