Russia intensifica attacchi con droni e missili, Zelensky chiede sanzioni più dure

Russia intensifica attacchi con droni e missili, Zelensky chiede sanzioni più dure

La Russia intensifica l’offensiva in Ucraina con migliaia di droni, bombe guidate e missili; Zelensky chiede sanzioni più severe a Mosca per bloccare finanziamenti e sostenere la resistenza di Kiev.
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Nel marzo 2025 la Russia ha intensificato gli attacchi militari in Ucraina con droni, bombe guidate e missili, mentre Zelensky chiede sanzioni economiche più severe contro Mosca per fermare l'offensiva. - Gaeta.it

Nel corso di marzo 2025, la Russia ha intensificato l’impiego di armi contro l’Ucraina, adottando un uso massiccio di droni d’attacco, bombe guidate e missili. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto il livello dell’offensiva militare durante un messaggio diffuso su Telegram, sottolineando l’urgenza di misure economiche più stringenti nei confronti di Mosca. Il conflitto rimane una delle principali tensioni geopolitiche attive nell’Europa orientale, con ripercussioni diplomatiche e umanitarie rilevanti.

Uso massiccio di droni e ordigni nel conflitto in ucraina

Il numero di armi impiegate dalla Russia in pochi giorni di marzo è stato particolarmente elevato. Zelensky ha dichiarato che le forze russe hanno già lanciato circa 2.800 droni d’attacco contro posizioni militari e infrastrutture ucraine. A questi si aggiungono quasi 3.000 bombe aeree guidate, capaci di colpire con precisione obiettivi strategici, riducendo ulteriormente la capacità di resistenza di Kiev.

Parallelamente, sono stati utilizzati circa 140 missili di vari modelli, con impatto sia tattico che strategico su zone chiave del territorio ucraino. Questo incremento di attacchi conferma una strategia che punta a colpire in modo sistematico l’apparato difensivo e le linee di approvvigionamento. Le autorità di Kiev monitorano costantemente i danni, anche nel settore civile, in vista di possibili risposte internazionali.

Richiesta di misure economiche più rigorose contro mosca

Nel messaggio su Telegram, Zelensky ha ribadito la necessità di intensificare le sanzioni già applicate e rafforzarle nelle prossime settimane. La sua priorità è contrastare le fonti di finanziamento del conflitto provocato dalla Russia. Per questo ha chiesto interventi specifici sulle restrizioni nei confronti delle banche russe e su tutto il settore finanziario che sostiene l’apparato militare.

Il presidente ucraino ha evidenziato quanto sia fondamentale imporre limiti di prezzo sull’energia, per bloccare una delle principali entrate economiche riconducibili a Mosca. Ha inoltre sottolineato il rischio che vengano messi in atto piani di elusione delle sanzioni e ha invitato Stati Uniti, Unione Europea e Paesi del G7 a vigilare con attenzione, e a intervenire con decisione.

Il contesto geopolitico e le ripercussioni del conflitto nel 2025

Nell’attuale fase del conflitto, l’acuirsi degli attacchi è accompagnato da una crescente pressione diplomatica e dall’adozione di nuovi pacchetti sanzionatori da parte degli Stati occidentali. La convinzione di Kiev è che senza un aumento significativo delle restrizioni economiche, la Russia continuerà la sua offensiva militare con armi sempre più sofisticate.

Il confronto tra Mosca e gli alleati occidentali resta uno degli aspetti chiave per la stabilità nella regione. Le scelte di politica estera e le misure economiche adottate in questi mesi potrebbero avere effetti duraturi sul conflitto e sulle relazioni internazionali. Il monitoraggio delle azioni militari e delle risposte economiche continuerà a essere centrale per capire come si evolverà la situazione.

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