La città di Rosseto degli abruzzi si prepara a discutere nel prossimo consiglio comunale diverse questioni importanti legate alla gestione del patrimonio pubblico. Tra i temi principali figura il piano economico-finanziario per lo stadio di fonte dell’olmo. Questo passo segna l’avvio dell’iter necessario ad affidare la struttura sportiva attraverso una concessione, con l’obiettivo di favorire una gestione sostenibile e funzionale. Il Consiglio si riunirà venerdì mattina, su convocazione della presidente Gabriella Recchiuti.
Il piano economico-finanziario dello stadio di fonte dell’olmo
Il fulcro della discussione sarà il piano economico-finanziario dedicato alla gestione dello stadio di fonte dell’olmo. Il documento ha mostrato come la struttura sportiva possa sostenersi senza richiedere investimenti iniziali, coprendo i costi fissi già nel primo anno di attività. Tra questi spicca un canone annuale di concessione che l’affidatario verserà al Comune, elemento che contribuisce a sottolineare la rilevanza economica dell’impianto.
Lo studio contenuto nel piano fa emergere che lo stadio può raggiungere un equilibrio economico, se non addirittura un utile, grazie alle attività di gestione ordinaria. Questo aspetto apre la strada a una classificazione ufficiale dell’impianto come struttura di rilievo economico. La scelta, dunque, non è frutto di una mera formalità, ma deriva da un’attenta analisi dei costi e dei potenziali ricavi generati dalla struttura.
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Nessun lavoro urgente necessario
Saranno cruciali nel documento gli elementi che certificano la mancanza di necessità di lavori urgenti per rendere lo stadio operativo. Di conseguenza, la gestione può partire senza vincoli finanziari pesanti, favorendo una rapida attivazione dell’uso pubblico e privato. Questa caratteristica rende il progetto interessante per eventuali operatori interessati a prenderne in carico la manutenzione e lo sfruttamento.
Iter e criteri per la concessione della gestione dell’impianto sportivo
Con l’approvazione della delibera sul piano economico-finanziario partirà formalmente la procedura per l’affidamento della gestione dello stadio. La concessione sarà prevista per tre anni, con possibilità di estensione per un ulteriore anno. Questa durata consente una continuità gestionale, che si spera porti stabilità e miglioramenti nell’uso quotidiano dell’impianto.
Gara aperta per il concessionario
Per selezionare il concessionario verrà adottata una gara aperta, che porterà all’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il criterio non sarà basato solo sul prezzo ma terrà conto anche della qualità del progetto di gestione e sviluppo presentato dai candidati. Si tratta di conciliare condizioni economiche vantaggiose per il Comune con una soluzione che garantisca cura e valorizzazione dello stadio.
Il bando definirà dettagli precisi riguardo ai doveri del concessionario, che dovrà rispettare gli obblighi scritti nel capitolato speciale di disciplina della concessione. Questi includono l’esecuzione di eventuali interventi urgenti di manutenzione straordinaria, necessari per garantire inflessibilità e sicurezza della struttura. Al tempo stesso, sarà possibile proporre miglioramenti e innovazioni, sempre previa autorizzazione comunale.
Il regolamento interessa anche la gestione temporanea e la concessione a terzi, attraverso tariffe base stabilite dall’Amministrazione. Queste regole mirano a definire un quadro chiaro e trasparente per chiunque voglia usare l’impianto, pubblici e privati, mantenendo il controllo sull’uso del bene pubblico.
Dichiarazioni dell’amministrazione comunale su gestione e valorizzazione degli impianti sportivi
Il sindaco Mario Nugnes e l’assessore allo sport Annalisa d’Elpidio hanno evidenziato l’importanza di questo passaggio. Lo stadio di fonte dell’olmo diventa così un esempio di gestione economica, dove si cerca una sostenibilità reale senza gravare sulle casse comunali. Il Comune punta a garantire l’accesso allo sport a tutta la cittadinanza, con attenzione particolare alle associazioni locali, partendo da un impegno preciso nel controllo e nella valorizzazione.
La scelta rappresenta un cambio di passo per Rosseto degli abruzzi. Finora le strutture sportive non sempre sono state considerate sotto un profilo economico-organizzativo che ne permettesse una gestione duratura. Ora si introduce un modello più concreto, pensato per durare nel tempo e offrire servizi migliori al territorio.
L’obiettivo dichiarato è dare nuova vita allo stadio come bene pubblico, garantendo gli interventi necessari per la sua cura e sviluppo. L’attenzione si concentra anche sul ruolo sociale dello sport, che deve restare accessibile e fruibile per molte persone. Questo approccio, diverso dai modelli tradizionali, prova a combinare sostenibilità economica e servizio pubblico.