La serata del 2025 ha visto Rosa Virtutis, la nuova minimacchina di Santa Barbara, protagonista del tradizionale trasporto per le vie di Viterbo. L’opera dell’artista Michele Telari ha attirato migliaia di persone, tutte radunate per seguire un evento che conferma il forte legame del quartiere con questa festa. Per Rosa Virtutis, la più giovane tra le minimacchine della città, si tratta di un momento importante, che la consacra come simbolo di identità locale.
Rosa Virtutis, tra tradizione e nuova energia a Viterbo
In poco tempo Rosa Virtutis è diventata un punto di riferimento per gli abitanti di Santa Barbara e dell’intera città. Creata dall’artista Michele Telari, noto a livello internazionale, questa minimacchina porta avanti una tradizione antica con un tocco moderno. Il 2025 ha segnato la sua seconda uscita ufficiale, un’occasione per rappresentare in modo originale un evento che unisce fede e partecipazione popolare.
Nonostante sia la più giovane delle tre minimacchine viterbesi, Rosa Virtutis ha conquistato consensi per la sua forma e la cura artistica, entrando velocemente nel cuore di chi ogni anno segue il Trasporto della Macchina di Santa Rosa. La sfilata di quest’anno ha richiamato migliaia di spettatori, molti dei quali hanno potuto assistere anche tramite dirette social, amplificando la portata dell’evento ben oltre i confini della città.
Il Trasporto Della Macchina Di Santa Rosa: una festa che coinvolge tutta Viterbo
Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa è molto più di una tradizione religiosa: è un momento che coinvolge tutta Viterbo, dai quartieri ai fedeli, fino ai semplici curiosi. Il rito prende vita attraverso varie cerimonie preparatorie come il banchetto a Palazzo dei Priori e momenti simbolici come il Ciuffo e la rosa d’oro e d’argento. Ma è durante la sfilata della minimacchina per le strade che si raggiunge il suo momento più spettacolare.
Nel quartiere Santa Barbara, la notte del Trasporto si accende con Rosa Virtutis che, dopo la benedizione del vescovo Orazio Francesco Piazza, apre una processione silenziosa ma intensa. Il passaggio lungo le vie si trasforma in una colonna di luce che cattura l’attenzione e gli applausi di migliaia di cittadini. Oltre alla parte religiosa, l’evento prevede anche attività collaterali che coinvolgono la comunità, rafforzando il senso di appartenenza e continuità storica.
Autorità e protagonisti alla serata del Trasporto
Il valore culturale e sociale della manifestazione emerge anche dalla presenza di autorità locali e regionali. Sul posto, per dare il via alla “giunta bianca” dei minifacchini, c’erano la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il presidente del sodalizio Massimo Mecarini e il capofacchino Luigi Aspromonte. La partecipazione non si è limitata al livello locale: erano presenti anche Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo, il consigliere regionale Daniele Sabatini e il presidente della Provincia Alessandro Romoli.
Questi ospiti hanno sottolineato l’importanza che la città attribuisce alla tradizione. La loro presenza ha dato un carattere ufficiale all’evento, ma soprattutto ha messo in luce il valore di un patrimonio che unisce fede, cultura e legame comunitario. La serata si è svolta su più livelli, tra riti, arte e riconoscimenti istituzionali. La collaborazione tra enti ha permesso un’edizione seguita da un pubblico record, sia dal vivo sia attraverso i canali digitali.
Il percorso e l’atmosfera nei quartieri di Viterbo
Il passaggio di Rosa Virtutis nel quartiere Santa Barbara si è svolto in un’atmosfera carica di partecipazione e attenzione. Dopo i riti iniziali, la piccola colonna luminosa ha attraversato le vie, illuminando gli angoli di vita quotidiana e richiamando un pubblico variegato. Le strade erano piene di cittadini, famiglie e appassionati che hanno risposto con applausi e silenzi rispettosi lungo tutto il cammino.
Il contrasto tra il buio della notte e la luce bianca della minimacchina ha accentuato il senso di sacralità e comunità. Il lento e ordinato movimento dei minifacchini, guidati da Luigi Aspromonte, ha mantenuto viva una tradizione che mescola devozione e festa. Santa Barbara si conferma così lo scenario perfetto per rafforzare l’identità del quartiere e tenere viva questa manifestazione storica, che ogni anno si rinnova portando con sé valori ed emozioni.