Rosa Diletta Rossi ha partecipato come una delle figure femminili principali al festival On Air, evento dedicato al cinema e alle serie tv diretto da Simona Gobbi e svoltosi a Palermo. L’attrice ha incontrato la stampa nella suggestiva cornice del Grand Hotel et Des Palmes, nel cuore della città siciliana. Nel corso dell’incontro, ha parlato del suo ruolo in Maria Corleone, della sua carriera e delle sfide del mestiere. Ecco un resoconto dettagliato dell’intervista rilasciata a SuperGuidaTv.
Il percorso di maria corleone tra sfide personali e scelte difficili
Maria Corleone, serie di successo trasmessa su Canale 5, ha da poco concluso la sua seconda stagione. Rosa Diletta Rossi ha spiegato come questa nuova fase abbia approfondito aspetti emotivi del personaggio. In particolare, Maria si trova davanti a scelte cruciali, tra situazioni drammatiche che la mettono di fronte a un bivio: seguire la strada della legalità o tornare sui suoi vecchi passi. La stagione ha infatti cercato di indagare le pulsioni interiori, la lotta tra rabbia e controllo, un lavoro più riflessivo rispetto al primo capitolo.
L’attrice ha sottolineato di essersi concentrata meno sull’istinto e più sulla modulazione delle emozioni, portando avanti un’interpretazione segnata dalla complessità e dalla responsabilità. Maria non è più soltanto una figlia, ma una donna che inizia a impostare il proprio destino e a confrontarsi con l’autonomia, affrontando il passato e le pressioni di un contesto difficile.
Leggi anche:
Cosa significa interpretare maria corleone: un ruolo che coinvolge e cresce
Rosa Diletta Rossi ha raccontato come lavorare su Maria Corleone l’abbia coinvolta a livello professionale e personale. Il ruolo ha richiesto una presenza continua, un impegno costante sul set che ha insegnato a gestire la parte narrativa con maggiore consapevolezza. La responsabilità di portare avanti la storia e il personaggio l’ha aiutata a sviluppare un senso di autostima più saldo e a capire il valore di tenere insieme un progetto complesso, senza disperdersi.
Ha precisato che il cambiamento interiore non dipende solo dal personaggio, ma da come si sceglie di affrontare le esperienze. Quel ruolo è stato occasione per riflettere su sé stessa e sul proprio valore. Ora che ha conquistato un po’ di autonomia, sente anche la possibilità di tornare con più leggerezza alle origini, di lasciarsi accogliere da chi le è stato vicino, senza dover sempre inseguire strade complicate.
L’esperienza in tv e il rapporto con il cinema: tra opportunità e ostacoli
L’attrice ha riflettuto sulla diversa accoglienza che ha avuto nel mondo della serie tv rispetto al cinema. La fama raggiunta grazie a produzioni come Nero a metà e Maria Corleone tuttavia non sembra averla ancora portata al centro dell’attenzione cinematografica. Ha riferito di non sapere se la sua presenza nel cinema non venga percepita o se il settore sia diventato più selettivo in base a dinamiche interne, spesso definite “circoletti” da altre attrici e critici.
Rosa Diletta Rossi ha mostrato determinazione a non arrendersi, affermando di aver espresso finora tutto quello che poteva con le possibilità date e sperando che nuove opportunità possano arrivare presto. Ha evitato di approfondire teorie complottistiche, rimanendo concentrata sulle proprie scelte e attese professionali.
Paure professionali e riflessioni sull’identità artistica
Uno dei timori espressi dall’attrice riguarda la cosiddetta etichetta, ma non quella legata a un singolo ruolo, bensì quella che può etichettare una persona nella vita reale. Le preoccupano le storie senza sviluppo, un cinema che ripete sempre se stesso senza aprirsi a nuove narrazioni. La paura più grande è smettere di avere qualcosa da comunicare, perdere la voglia di mettersi in gioco.
Ha riconosciuto la possibilità che questo blocco porti a lasciarsi condizionare dall’opinione altrui, definendo la propria identità in modo esterno invece che interiore. Ad oggi, continua a confrontarsi con queste sfide, mantenendo una certa cautela ma anche una convinta apertura verso il futuro.
Le scelte lavorative: i no ricevuti e le possibilità coltivate
Nel corso dell’intervista Rosa Diletta Rossi ha parlato dei “no” che ha incontrato lungo il percorso. Ha chiarito di aver ricevuto più volte rifiuti sul lavoro rispetto a quelli dati, spesso perché i progetti o i personaggi proposti non rispecchiavano le sue aspirazioni o non rappresentavano le storie che voleva raccontare.
Nonostante questo, non ha mai visto quei momenti come sconfitta, ma piuttosto come occasioni per maturare e per fare scelte di carriera più consapevoli. L’attrice ora punta a selezionare ruoli che le permettano di esprimere meglio sé stessa, lasciando spazio a un lavoro più rispondente alle sue idee.
La gestione della popolarità e la vita privata
Rosa Diletta Rossi ha descritto un’esperienza di popolarità contenuta, che le consente di vivere in relativa tranquillità la propria vita privata. Non si trova infatti sotto i riflettori in modo costante, e questo le dà modo di frequentare luoghi e ambienti “normali”, lontani dalle situazioni mondane dove l’attenzione mediatica cresce.
Quando la fama emerge in determinate occasioni, l’attrice non si dispiace, ma preferisce mantenere un equilibrio che le consenta di non essere assediata dall’interesse pubblico costante. Questa scelta le dà libertà e le permette di concentrarsi sul lavoro senza eccessivi condizionamenti.
Il ruolo nel progetto sul caso claps e il valore del racconto
Rosa Diletta Rossi ha espresso un legame profondo con la serie dedicata al caso Claps, una vicenda italiana rimasta troppo a lungo nell’ombra. Ha definito quel progetto uno dei più significativi della sua carriera perché le ha dato modo di avvicinarsi a una storia vera con attenzione e rispetto.
Lavorare a stretto contatto con i protagonisti e le persone vicine al caso, come Gildo Claps e Irene Nardiello, ha permesso all’attrice di instaurare rapporti che vanno oltre il set. Ha raccontato di frequenti contatti con Irene, manifestando gratitudine per quell’esperienza insolita e intensa, che ha contribuito a portare alla luce eventi poco noti attraverso un racconto sincero e approfondito.
Un consiglio ricevuto e i piccoli gesti dopo i primi guadagni
Tra i ricordi dell’inizio della carriera, Rosa Diletta Rossi ha raccontato un consiglio arrivato da Claudio Amendola: “non rifarti mai i denti”, un invito a non cedere alla vanità e a mantenere il controllo di sé. Ha interpretato queste parole come un richiamo a non perdere l’autenticità e a non diventare ossessivi nell’auto-controllo, un equilibrio difficile da mantenere ma fondamentale nel mestiere di attrice.
Riguardo al primo guadagno, l’attrice ha spiegato di aver scelto di investire in un corso di arrampicata sportiva, una disciplina che voleva praticare da tempo. Questo la aiuta a gestire le sue vertigini e a uscire dalle “zone di comfort”, trovando nuove sfide fuori dal lavoro.
Il lavoro dell’attrice tra fatica e rigenerazione
Il mestiere di attrice impone sacrifici fisici e mentali. Rosa Diletta Rossi ha descritto come il lavoro su ciascun personaggio richieda spesso rinunce, come sospendere attività come la montagna o l’allenamento per lasciare spazio alla preparazione. L’alternarsi di momenti di meno controllo e altri di forte disciplina provoca stanchezza e spaesamento.
Per ritrovare se stessa ricorre a luoghi che la rimettono in equilibrio, la montagna su tutti. Qui sente il contatto con la natura e la sua grandezza, che mette a terra la fatica e restituisce un senso di stabilità.
Guardare al presente con serenità
A proposito del suo stato d’animo, Rosa Diletta Rossi si definisce serena in questo periodo della vita. Riprende le parole di Monica Vitti sulla felicità come attimi di dimenticanza e riconosce che, nonostante gli stress emozionali, questa fase le regala momenti di condivisione e leggerezza.
Non si affida a grandi definizioni o progetti futuribili ma vive il presente con consapevolezza, portando avanti il suo cammino artistico e personale senza forzature.