Roma verso nuovi impianti di riciclo per carta e plastica a rocca cencia e ponte malnome entro il 2026

Roma verso nuovi impianti di riciclo per carta e plastica a rocca cencia e ponte malnome entro il 2026

Il Comune di Roma avvia le procedure per costruire impianti di riciclo carta e plastica a Rocca Cencia e Ponte Malnome, insieme a biodigestori a Casal Selce e Cesano, per gestire 400mila tonnellate annue.
Roma Verso Nuovi Impianti Di R Roma Verso Nuovi Impianti Di R
Il Comune di Roma avvia le procedure per costruire nuovi impianti di riciclo di carta, plastica e frazione organica a Rocca Cencia, Ponte Malnome, Casal Selce e Cesano, con un investimento di 328 milioni di euro volto a migliorare la gestione sostenibile dei rifiuti entro il 2026. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni il Comune di Roma ha compiuto un passo significativo per realizzare due nuovi impianti dedicati al riciclo di carta e plastica, localizzati a rocca cencia e ponte malnome. Questi interventi fanno parte di un più ampio programma per migliorare il trattamento dei rifiuti urbani e contribuire alla gestione sostenibile nella capitale. Il via libera della giunta capitolina ha attivato le procedure per acquisire diritti sui terreni necessari per le strutture, ponendo le basi per l’avvio dei cantieri entro l’autunno 2025.

Autorizzazioni e passaggi formali per i nuovi cantieri a rocca cencia e ponte malnome

La giunta del Comune di Roma ha autorizzato recentemente il dipartimento patrimonio a ottenere da Ama il diritto di superficie sui terreni di rocca cencia e ponte malnome, destinati agli impianti di riciclo carta e plastica. Si tratta di un passaggio amministrativo essenziale per garantire la proprietà per almeno 20 anni, pari alla durata stimata degli stabilimenti.

Un quadro giuridico indispensabile

Oltre al diritto di superficie, è stato concesso un diritto di servitù sulle vie d’accesso ai due siti, che permetterà il passaggio ai mezzi impegnati nelle operazioni di impianto. Questo atto forma il quadro giuridico indispensabile per procedere con gli investimenti e ancora si attende che l’assemblea capitolina dia il via definitivo. Questi step preliminari sono cruciali per rispettare i tempi indicati nel decreto Aiuti, che impone la conclusione delle opere entro fine 2026, data limite per l’utilizzo di risorse pubbliche stanziate.

Obiettivi progettuali e condizioni attuali dei siti di rocca cencia e ponte malnome

I due terreni scelti rappresentano siti strategici per realizzare un trattamento integrato e localizzato di carta e plastica raccolti nelle diverse zone di roma. Ama, insieme al Campidoglio, punta a creare impianti in grado di lavorare fino a 200mila tonnellate annue di rifiuti differenziati.

Il progetto mira a ridurre drasticamente lo spostamento di materiali verso impianti lontani, abbattendo costi logistici e tempi di lavorazione. Va detto che, in particolare ponte malnome versa in condizioni precarie: autorimesse dismesse e locali umidi caratterizzano l’area attualmente, che necessita di una seria riqualificazione per ospitare le infrastrutture. Questa trasformazione porterà nuova funzionalità ed eviterà l’utilizzo di siti estranei al territorio municipale.

Biodigestori a casal selce e cesano

Il piano comprende, in parallelo, anche la realizzazione di due biodigestori a casal selce e cesano. Questi impianti saranno dedicati al trattamento della frazione organica dei rifiuti, producendo compost da destinare all’agricoltura e biometano che alimenterà i mezzi di Ama, contribuendo a rendere più sostenibile la flotta. Nel complesso, i quattro impianti interesseranno un totale di 400mila tonnellate di rifiuti annui, combinando lavorazione meccanica e biochimica delle frazioni differenziate.

Stato di avanzamento e quadro finanziario per le opere di riciclo nella capitale

Le gare d’appalto per la costruzione dei quattro impianti sono state concluse ad agosto 2024. I cantieri previsti per l’inizio del 2025 hanno subito però un rinvio dovuto a ostacoli burocratici. Fonti vicine ad Ama segnalano che a casal selce e cesano i lavori inizieranno questa estate, mentre a ponte malnome e rocca cencia i lavori prenderanno il via in autunno.

Il completamento dei progetti dovrà rispettare il termine imposto dal decreto Aiuti, cioè entro il 31 dicembre 2026. Questo decreto ha stanziato 187 milioni di euro, somma che si aggiunge ai 141 milioni messi dalla giunta capitolina, raggiungendo un investimento totale di 328 milioni di euro dedicati alla costruzione degli impianti.

Spinta verso un sistema di gestione sostenibile

Questa dotazione finanziaria riflette una spinta decisa verso un sistema di gestione dei rifiuti meno dipendente da strutture esterne e mirato a ricavare materie prime seconde dai materiali differenziati, in linea con le attese delle normative europee sul riciclo.

Le dichiarazioni dell’assessora sabrina alfonsi sul piano rifiuti di roma capitale

Sabrina Alfonsi, assessora all’agricoltura, ambiente e rifiuti, ha sottolineato l’importanza del passaggio amministrativo appena compiuto per attivare i due impianti. Ha evidenziato come questi stabilimenti, insieme ai biodigestori, renderanno possibile valorizzare circa 400mila tonnellate di rifiuti da raccolta differenziata ogni anno.

Affermando che si potrà ottenere materia seconda di qualità, alfonsi ha aggiunto che il progetto favorirà il riciclo e il recupero, inoltre produrrà energia grazie al biogas derivato dalle frazioni umide. Il sistema di impianti voluto da Ama e Campidoglio ridurrà l’affidamento a siti esterni, portando Roma più vicino a un modello di economia circolare. L’assessora ha definito questo passaggio come un passo decisivo verso l’apertura dei cantieri, richiesto dal piano per la gestione dei rifiuti urbani, e ha indicato nella collaborazione tra enti la chiave per avanzare nel settore ambientale della città.

Change privacy settings
×