A Roma si muove un piano concreto per garantire la presenza di educatrici e insegnanti negli asili nido e scuole dell’infanzia della città. Con l’avvio entro fine agosto delle convocazioni per incarichi annuali, il Campidoglio si prepara a trasformare entro dicembre più di mille contratti a tempo determinato in rapporti stabili, a tempo indeterminato. Questa strategia rientra in un disegno più ampio per migliorare continuità didattica e qualità dell’offerta educativa nella Capitale.
Convocazioni e trasformazioni dei contratti a Roma: la partenza del piano 2025
Dal 26 agosto il dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione Professionale del Comune di Roma darà il via alle convocazioni per il personale educativo che prenderà servizio a settembre con un incarico annuale. Entro dicembre, gran parte di questi contratti sarà trasformata in assunzioni a tempo indeterminato, assicurando nuove stabilità nel sistema scolastico degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.
L’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, ha sottolineato la portata dell’intervento: “le assunzioni a tempo indeterminato supereranno la soglia delle mille unità entro la fine del 2025.” Fino a oggi, dall’inizio della consiliatura nel 2022, sono già stati stabilizzati 746 insegnanti ed educatrici, portando il totale a 1.751 con i nuovi inserimenti previsti. Questa forte crescita mira a superare la precarietà che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni, garantendo continuità a un personale in larga maggioranza femminile.
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L’impegno del Campidoglio non si limita al 2025. Le assunzioni proseguiranno nel 2026 e nel 2027, per coprire un fisiologico turn over di docenti ed educatrici. La volontà è chiara: eliminare quasi del tutto i rapporti di lavoro a tempo determinato, mantenendoli solo per casi di sostituzioni temporanee legate a malattie, maternità o distacchi sindacali.
Per garantire un flusso ordinato e regolare di inserimenti, le convocazioni seguiranno la graduatoria esistente fino al 2027. Proprio quest’anno, infatti, le graduatorie nazionali per il reclutamento del personale scolastico scadranno. Per questa ragione la Giunta Gualtieri ha intenzione di bandire un nuovo concorso nel 2026 in modo da avere pronti candidati validi e preparati da inserire una volta esaurite le liste attuali.
Il percorso intrapreso a Roma risponde anche a un’esigenza di riconoscimento del lavoro svolto dalle insegnanti e educatrici, soprattutto in tempi difficili per il sistema scolastico della Capitale.
Un piano coerente con le strategie nazionali per il personale scolastico 2025/26
L’iniziativa capitolina si allinea con le decisioni del Governo, che con un DPCM nell’agosto 2025 ha autorizzato l’immissione in ruolo di oltre 65.000 operatori scolastici, tra docenti, personale ATA e dirigenti. Tra questi, quasi 14.000 sono insegnanti di sostegno, un dato record pensato per rafforzare l’inclusione e migliorare la qualità dell’istruzione.
Nel Lazio e a Roma, quindi, si assiste a un forte investimento non solo in quantità, ma anche in qualità del personale, soprattutto per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo. Garantire stabilità e continuità nel lavoro degli insegnanti significa sostenere bambini, famiglie e la stessa comunità educativa.
Il piano dei prossimi anni prevede un reclutamento ciclico e regolare, proprio per evitare carenze e crisi legate a cali numerici improvvisi o a una mancanza di candidature qualificate. A fianco di questa strategia c’è la previsione di bandire nuovi concorsi e aggiornare costantemente le graduatorie così da rispettare le scadenze nazionali e mantenere alto il livello di offerta educativa.
Prospettive per il personale e la scuola dell’infanzia a Roma
Con queste assunzioni di massa, Roma punta a consolidare un modello di scuola dell’infanzia stabile e meno precario. La trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato regala una prospettiva più serena alle educatrici, molte delle quali lavorano da anni nel Comune.
L’attenzione verso il primo ciclo scolastico, le scuole dell’infanzia e gli asili nido, si traduce in un servizio più affidabile per le famiglie romane. Assicurare una copertura completa degli organici significa rendere più facili e sicuri i percorsi educativi per i più piccoli, soprattutto in una città complessa come Roma.
Il calendario delle convocazioni e la precisa tabella di marcia stabilita dalla Giunta Gualtieri confermano che il tema del personale scolastico, spesso al centro di criticità, entra ora tra le priorità concrete dell’amministrazione capitolina. Restano da vedere i dettagli dell’organizzazione e della distribuzione delle risorse sul territorio, ma per ora Roma ha messo in moto una macchina che punta a ridurre la precarietà e migliorare i servizi educativi per i prossimi anni.