Roma punta a triplicare le strade scolastiche per migliorare sicurezza e ambiente entro il 2026

Roma punta a triplicare le strade scolastiche per migliorare sicurezza e ambiente entro il 2026

roma punta a espandere le strade scolastiche da 15 a 50 entro il 2026 per ridurre traffico e inquinamento, migliorare la sicurezza dei bambini e allinearsi ai modelli europei di città vivibili.
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Il Comune di Roma amplia il progetto delle strade scolastiche per rendere le aree intorno alle scuole più sicure, ridurre traffico e inquinamento, ispirandosi a modelli europei consolidati. - Gaeta.it

Le strade scolastiche rappresentano per roma una nuova strategia per rendere le città più vivibili e sicure, in particolare per i bambini. Dopo aver realizzato un primo gruppo di interventi, il Comune intende prenderle in considerazione con maggiore rapidità, seguendo modelli già consolidati in molte capitali europee. Le iniziative sono pensate per ridurre traffico, inquinamento e favorire l’autonomia dei più piccoli.

Il progetto delle strade scolastiche a roma: stato attuale e nuovi obiettivi

Fino a oggi, nella capitale sono state attivate 15 strade scolastiche, distribuite in varie zone della città. Tra queste, figurano via Col di lana, via Puglie, via Bixio, via Trionfale, via Podere Trieste, via Mondovì e via Monte Ruggero. In quest’ultima, è stata realizzata una decorazione artistica su asfalto grazie a un contributo internazionale da 25mila dollari, ottenuto con la “Asphalt Art Initiative”; l’opera è firmata dalla street artist Gio Pistone e contribuisce a un ambiente più accogliente per i bambini.

Da poco, l’amministrazione ha incaricato Roma Servizi per la Mobilità di presentare progetti per altre 18 strade scolastiche, questa volta con carattere più leggero e temporaneo, frutto di un confronto diretto con gli uffici tecnici dei Municipi coinvolti. L’obiettivo dichiarato è arrivare a un totale di 50 strade scolastiche prima della fine della consiliatura, fissata nel 2026, aprendo la strada al raddoppio previsto nel mandato successivo. Questa strategia punta a creare spazi sicuri e vivibili intorno agli istituti scolastici per accompagnare i bambini durante gli orari di entrata e uscita.

Le strade scolastiche come strumento per ridurre l’inquinamento e favorire la socialità

Le strade scolastiche limitano o vietano il transito e la sosta delle auto nelle vicinanze degli istituti, eliminando perciò gran parte del traffico motorizzato. Questo influisce positivamente sulla qualità dell’aria, soprattutto nell’orario più critico, cioè all’inizio e al termine delle lezioni. L’abbassamento dei livelli di smog è una conseguenza diretta di questa misura, che la città di roma intende sfruttare per dare sollievo anche a zone particolarmente congestionate.

Oltre all’impatto ambientale, le strade scolastiche favoriscono la mobilità autonoma dei bambini. Si promuovono il gioco libero, le attività sportive e la socializzazione, elementi che vanno oltre la dimensione educativa, contribuendo a rafforzare le comunità locali. Questi luoghi diventano così spazi educativi all’aperto, dove gli studenti possono muoversi liberamente e in sicurezza, senza il timore del traffico. La strategia rientra nel concetto della “città dei 15 minuti”, che prevede servizi e spazi accessibili entro un quarto d’ora a piedi o in bicicletta.

Il contesto europeo: modelli di strade scolastiche consolidati nelle capitali e nelle città medie

Le strade scolastiche non sono un’idea nuova in Europa. Paesi come la Danimarca, la Svezia, la Svizzera, la Germania, il Regno Unito, il Belgio e i Paesi Bassi vantano una lunga esperienza nel vietare il passaggio e la sosta delle auto davanti alle scuole. Londra è l’esempio più avanzato, con oltre 500 strade di questo tipo, mentre Parigi ne ha attivate più di 180. A Barcellona, le strade scolastiche già esistenti sono 100, con ulteriori 150 progetti in programma.

In Italia, la strada è stata aperta da Bolzano, che nel 1989 ha introdotto la prima sperimentazione, seguita da città come Milano, Parma, Olbia e Monza. Questi precedenti dimostrano come le strade scolastiche possano contribuire a risolvere problemi legati alla congestione intorno alle scuole, migliorare la qualità dell’aria e aiutare le famiglie a considerare modi più sicuri per accompagnare i bambini.

Roma si appresta a recuperare il ritardo e ad allinearsi con le capitali europee

In questo scenario, roma si appresta a recuperare il ritardo e ad allinearsi con le capitali europee, adottando modelli già collaudati e adattandoli alla sua conformazione urbana. L’amministrazione comunale punta a espandere il numero delle strade scolastiche per cambiare la routine quotidiana di milioni di abitanti, concentrandosi su interventi rapidi e mirati che coinvolgono direttamente i Municipi. “Una città più sicura e verde per i nostri bambini è un investimento sul futuro” dichiarano i responsabili del progetto.

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