Roma paralizzata per manifestazione di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra a sostegno della Palestina

Roma paralizzata per manifestazione di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra a sostegno della Palestina

A Roma un corteo di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra per il popolo palestinese ha bloccato la città tra piazza Vittorio e san Giovanni, con massicce misure di sicurezza e disagi alla viabilità.
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A Roma si è svolta una partecipata manifestazione politica a sostegno del popolo palestinese, organizzata da Pd, Movimento 5 Stelle e Verdi e Sinistra, che ha causato forti blocchi del traffico e misure di sicurezza straordinarie per prevenire disordini. - Gaeta.it

La giornata romana è stata segnata da un’imponente manifestazione politica a sostegno del popolo palestinese, organizzata da Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Il corteo, partito da piazza Vittorio, ha percorso le vie fino a san Giovanni, ma ha provocato un blocco quasi totale della città. Le forze dell’ordine hanno presidiato numerosi punti sensibili della capitale per contenere eventuali disordini, limitando le normali attività di spostamento per i cittadini e le imprese.

Misure di sicurezza e blindatura della città

Per fronteggiare ogni possibile episodio di violenza, la questura romana ha imposto una sorveglianza massiccia. Decine di pattuglie e agenti antisommossa hanno presidiato punti strategici, come il ghetto ebraico, i caselli autostradali di ingresso alla città e le stazioni metro più frequentate. Questi luoghi sono stati scelti perché considerati potenziali obiettivi di frange estremiste o centri sociali pronti a sfruttare l’occasione per atti di disturbo.

Le autorità hanno deciso anche di transennare ampie zone lungo il percorso del corteo e nei pressi dei quartieri più sensibili, impedendo l’accesso non autorizzato. Il sistema dei controlli si è esteso agli snodi chiave del traffico veicolare, con sensibili ripercussioni sul normale flusso di auto e bus. Numerosi cittadini si sono trovati bloccati o costretti a modificare i propri spostamenti.

Impatto sulla viabilità e sulla vita quotidiana della città

Il blocco imposto dal corteo ha causato forti disagi nel traffico della capitale. Le principali arterie di collegamento tra il centro e la periferia sono state invase da code, in particolare lungo via Napoli, corso Vittorio Emanuele e via Tiburtina. Il servizio metro ha subito rallentamenti e pause nei collegamenti tra le stazioni san Giovanni, piazza Vittorio e Termini.

Anche la circolazione degli autobus ha risentito di deviazioni, ritardi e cancellazioni. Le attività commerciali nella zona del corteo hanno aperto con difficoltà o hanno abbassato le saracinesche per i problemi di accesso. Alla sera, molti romani hanno denunciato la fatica nel raggiungere casa o il luogo di lavoro, sottolineando l’effetto delle misure restrittive sull’organizzazione quotidiana.

Un corteo di massa con partenza da piazza vittorio e arrivo a san giovanni

La manifestazione di lunedì mattina ha visto una partecipazione di massa fin dalle prime ore. I promotori del corteo, Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, si sono mobilitati a favore della popolazione palestinese, raccogliendo adesioni da più settori sociali e politici. Il percorso si è snodato dalle immediate vicinanze di piazza Vittorio, a ridosso del centro storico, per concludersi in piazza san Giovanni, sede di numerosi eventi politici negli ultimi anni.

Lungo il tragitto, migliaia di persone hanno dato vita a un corteo compatto, scandendo slogan e portando striscioni. L’evento ha assunto toni particolarmente accesi, con una presenza nutrita di rappresentanti politici e associazioni civili. Lo sviluppo del corteo è stato accompagnato dalla chiusura delle strade interessate, con rallentamenti e deviazioni per i mezzi pubblici e privati.

Allarme delle autorità per possibili azioni violente

Le forze dell’ordine hanno confermato che la manifestazione di Roma è stata accompagnata da un livello di attenzione alta, a causa di informazioni su possibili azioni da parte di gruppi radicali, che potrebbero approfittare del corteo per provocare disordini. I servizi di sicurezza hanno monitorato costantemente il territorio urbano, impedendo assembramenti non autorizzati e intervenendo prontamente in caso di tensioni o scontri minori.

Il prefetto di Roma ha ribadito l’impegno nel garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, precisando che l’organizzazione delle zone blindate e delle restrizioni alla mobilità vuole evitare il ripetersi di episodi simili a quelli di altre città italiane negli ultimi mesi. La sorveglianza serrata ha evitato episodi di violenza maggiore ma ha richiesto un dispiego rilevante di personale e risorse.

La manifestazione si è conclusa nel tardo pomeriggio, dopo ore di tensione e controlli, lasciando sul campo una città fortemente rallentata. Gli effetti di questa mobilitazione si faranno sentire nelle ore e nei giorni seguenti, soprattutto sul piano della mobilità e sulla percezione della sicurezza tra i cittadini romani.

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