Il Veneto conferma la sua posizione di rilievo nel quadro sanitario italiano nel “Progetto Bersaglio 2024“, con risultati rilevanti in diversi ambiti dell’assistenza sanitaria. Il rapporto, presentato il 24 aprile 2025 a Bolzano dal laboratorio MeS dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, mette a confronto le regioni italiane secondo vari criteri di valutazione. Questo progetto fotografico sul sistema sanitario regionale mette a fuoco qualità e performance in servizi essenziali come gli screening oncologici, l’assistenza domiciliare e residenziale e il governo della domanda. Il Veneto si distingue ancora una volta, confermando passi avanti nelle strategie applicate e nei risultati ottenuti.
Il progetto bersaglio: il metodo e gli ambiti valutati
Il progetto Bersaglio adotta un approccio di benchmarking per mettere a confronto i sistemi sanitari delle regioni italiane grazie a un’analisi approfondita di molteplici dimensioni. Non si limita a misurare la salute della popolazione ma valuta anche l’efficacia delle strategie adottate, la sostenibilità economica e la qualità percepita dagli utenti e dal personale sanitario. A completare il quadro ci sono indicatori legati ai servizi di emergenza, prevenzione e assistenza farmaceutica. Questa analisi dettagliata consente di collocare ogni regione in una scala di performance che spazia da risultati insufficienti a eccellenti, individuando punti di forza e criticità. Nell’edizione del 2024 i dati confermano il Veneto tra le regioni più performanti, con la Toscana che si conferma seconda sul podio. Il progetto crea dunque un confronto che spinge le regioni a migliorare costantemente.
Il veneto e le sue eccellenze: screening oncologici e assistenza territoriale
Il Veneto ha ottenuto risultati particolarmente positivi in alcuni settori chiave della sanità. Gli screening oncologici si collocano tra i più efficaci nel monitoraggio e nella prevenzione precoce di tumori, un dato cruciale per la lotta contro le malattie neoplastiche e la riduzione della mortalità. Anche l’assistenza domiciliare e residenziale ha registrato prestazioni elevate, segno di un sistema capace di prendersi cura dei cittadini in modo continuo e vicino, riducendo la necessità di ricoveri ospedalieri. Un ulteriore elemento da sottolineare è l’efficacia assistenziale territoriale, che si traduce in servizi di prossimità ben organizzati e con tempi di risposta adeguati. La capacità di governo della domanda rappresenta invece la gestione equilibrata dei bisogni degli utenti, l’allocazione corretta delle risorse e il controllo dei flussi assistenziali. Questa varietà di risultati fa emergere il Veneto come un esempio di sistema sanitario che integra prevenzione, cura e organizzazione.
Leggi anche:
Le parole dell’assessore alla sanità manuela lanzarini sul bilancio regionale
Manuela Lanzarini, assessore alla sanità del Veneto, ha commentato i risultati ottenuti con soddisfazione, evidenziando come la regione abbia mantenuto e rafforzato la qualità del servizio. Ha rimarcato il posizionamento in cima alla classifica per strategie efficaci e sforzi concreti orientati al miglioramento continuo. Lanzarini ha ricordato che anche nelle aree dove il risultato non è stato eccellente, la regione ha applicato misure di potenziamento che già producono effetti positivi. “La crescita registrata negli ultimi anni,” ha aggiunto, “contribuisce a una sanità veneta in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze della popolazione.” Il progetto Bersaglio 2024, ha detto l’assessore, restituisce una fotografia complessiva incoraggiante, con la maggioranza degli indicatori nella zona verde o giallo-verde, segno di prestazioni buone o superiori. Un risultato che sostiene l’impegno delle istituzioni e dei professionisti coinvolti.
Impatto e ricadute sull’assistenza sanitaria veneta e sul cittadino
L’esito positivo del progetto Bersaglio ha ripercussioni dirette sulla vita dei cittadini veneti. I risultati nei programmi di screening oncologici portano a diagnosi più precoci e a interventi tempestivi, elementi che migliorano le prospettive di cura e possono ridurre il carico ospedaliero. Il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e residenziale incoraggia un’assistenza più personalizzata e continua, fondamentale soprattutto per anziani e pazienti cronici. L’efficacia assistenziale territoriale contribuisce a evitare lunghe liste di attesa o accessi impropri a ospedali, con servizi distribuiti in modo coerente sul territorio. La capacità di governo della domanda facilita l’allocazione delle risorse sanitarie, consentendo di soddisfare la domanda con un equilibrio tra costi e qualità. Questi fattori insieme migliorano l’esperienza sanitaria sia per chi utilizza i servizi sia per chi lavora dentro il sistema, riducendo carichi di lavoro e conflitti, a beneficio generale.
Il ruolo del confronto regionale nel miglioramento della sanità pubblica
La forza del progetto Bersaglio consiste nella possibilità di costruire un confronto trasparente tra territori che spinge le singole regioni a mettere in atto azioni correttive e investimenti mirati. Il Veneto ne è un esempio evidenziando come l’attenzione a singoli indicatori specifici e l’adozione di buone pratiche possano generare progressi tangibili. Il confronto con altre realtà, come la Toscana, alimenta la competizione virtuosa e crea stimoli per confermare o migliorare le performance. Questi strumenti di monitoraggio non solo mostrano lo stato attuale della sanità ma accompagnano la sua evoluzione. La consapevolezza di dove intervenire è fondamentale per non disperdere risorse e indirizzare gli sforzi verso obiettivi concreti. Per i residenti del Veneto, questa politica di monitoraggio e verifica continua si traduce in maggiori garanzie di assistenza ben organizzata e di qualità accessibile.