rischio sociale e occupazionale allo stabilimento stellantis di atessa, oltre 1500 posti minacciati

rischio sociale e occupazionale allo stabilimento stellantis di atessa, oltre 1500 posti minacciati

La crisi dello stabilimento Stellantis di Atessa minaccia oltre 1.500 posti di lavoro e l’indotto in Abruzzo, con il Partito democratico che chiede un intervento urgente a governo Meloni e giunta Marsilio.
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La crisi dello stabilimento Stellantis di Atessa minaccia oltre 1.500 posti di lavoro e l’economia locale, con il PD che denuncia l’inazione della giunta regionale e del governo, chiedendo un tavolo nazionale urgente per salvaguardare l’occupazione e sostenere i lavoratori. - Gaeta.it

La situazione dello stabilimento Stellantis di Atessa, in provincia di Chieti, desta preoccupazioni che coinvolgono non solo i lavoratori direttamente impiegati, ma anche l’intero tessuto economico della regione Abruzzo. Le possibili ripercussioni occupazionali potrebbero superare le 1.500 unità, con effetti a catena sull’indotto locale. A sollevare l’allarme è il segretario regionale del partito democratico, Daniele Marinelli, che ha evidenziato i rischi legati alla gestione politica della crisi nel settore automotive.

Allarme politico sulla crisi occupazionale e sociale a atessa

Daniele Marinelli ha definito la situazione del sito produttivo Stellantis di Atessa come “drammatica”, sottolineando il rischio di una “bomba sociale pronta a esplodere”. Durante un confronto istituzionale tenutosi in regione Abruzzo, il segretario regionale del PD ha denunciato una risposta insufficiente da parte della Giunta guidata da Marco Marsilio. Secondo Marinelli, l’esecutivo regionale ha semplicemente “preso atto” della situazione senza elaborare un piano concreto per tutelare l’occupazione e sostenere le famiglie coinvolte.

Il rischio per i lavoratori e l’indotto

Il segretario del Pd ha evidenziato come l’assenza di un intervento deciso stia provocando un clima di panico tra i lavoratori e più in generale nella comunità di Atessa e delle aree limitrofe. Il rischio, ha spiegato Marinelli, non riguarda solo i 1.500 posti di lavoro diretti, ma anche tutti quelli collegati all’indotto, da anni parte integrante dell’economia territoriale. L’allarme investe quindi un pezzo rilevante del patrimonio produttivo abruzzese, con possibili conseguenze sociali ed economiche molto gravi.

Il ruolo e le responsabilità della giunta marsilio e del governo

Il Partito democratico attribuisce una responsabilità diretta al governo Meloni e alla giunta regionale di centrodestra nella gestione della crisi aziendale e del settore automotive più in generale. Marinelli accusa queste istituzioni di sottovalutare le difficoltà che gravano sull’industria automobilistica e di mancare di visione e impegno nel fronteggiare la criticità.

Richiesta di un tavolo nazionale a palazzo chigi

Il gruppo politico chiede con forza l’apertura di un tavolo nazionale a Palazzo Chigi per discutere le sorti dello stabilimento di Atessa e per individuare misure concrete a tutela dei posti di lavoro. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, secondo l’opposizione, deve assumersi “le proprie responsabilità” e garantire un intervento mirato di sostegno. Il settore automotive rappresenta una delle poche voci industriali ancora operative in Abruzzo, da qui l’urgenza di azioni tempestive.

La richiesta del PD si basa sulla necessità di un confronto istituzionale immediato, per evitare che la crisi degeneri e si estenda ad altri ambiti economici e sociali della regione. La situazione di Atessa è dunque letta come un banco di prova per la politica nazionale e regionale, chiamata oggi a prevenire conseguenze pesanti per il territorio.

Mobilitazione delle forze politiche e sindacali sul territorio

Daniele Marinelli, in rappresentanza del partito democratico, ha annunciato il sostegno ai lavoratori, ai rappresentanti sindacali e ai territori interessati dalla crisi. La sua azione politica punta a mantenere alta l’attenzione sulle ricadute dell’eventuale ridimensionamento o chiusura dello stabilimento Stellantis.

Il PD si prepara a mobilitazioni qualora la politica dovesse continuare a non intervenire con soluzioni efficaci. Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali sarà decisivo per far sentire la voce dei lavoratori e provare a ottenere impegni concreti da parte delle istituzioni. La pressione politica potrebbe crescere nei prossimi giorni, parallelamente alla tensione sociale in aumento nelle comunità colpite.

Un caso emblematico per l’industria manifatturiera italiana

La situazione di Atessa può diventare un esempio emblematico delle difficoltà affrontate dall’industria manifatturiera in Italia, soprattutto in regioni con forte dipendenza da grandi impianti produttivi. Il futuro di migliaia di famiglie abruzzesi resta quindi incerto e legato alle prossime mosse della politica.

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