Rischio incendi a Ponza, il sindaco Ambrosino dichiara lo stato di massima pericolosità per l’estate 2025

Rischio incendi a Ponza, il sindaco Ambrosino dichiara lo stato di massima pericolosità per l’estate 2025

Ponza si prepara alla stagione estiva con un’ordinanza del sindaco Francesco Ambrosino che impone divieti e controlli rigorosi per prevenire incendi boschivi, coinvolgendo cittadini, forze dell’ordine e protezione civile.
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Il sindaco di Ponza ha emesso un’ordinanza per la prevenzione degli incendi boschivi da giugno a ottobre 2025, con divieti, controlli e sanzioni per proteggere l’isola, coinvolgendo cittadini, turisti e forze dell’ordine. - Gaeta.it

Con l’arrivo della stagione calda Ponza si prepara ad affrontare il rischio di incendi boschivi. Il primo cittadino Francesco Ambrosino ha emesso un’ordinanza che stabilisce una stretta sorveglianza dal 15 giugno al 15 ottobre 2025. Il provvedimento coinvolge tutta l’isola per prevenire incendi derivanti da attività umane e condizioni climatiche avverse.

Ordinanza comunale e misure contro gli incendi boschivi

Il sindaco di Ponza ha adottato un’ordinanza che riconosce lo “stato di massima pericolosità” dovuto al rischio di incendi nei boschi e nelle aree di interfaccia, ovvero quelle zone di confine tra ambiente forestale e insediamenti umani. Questa misura nasce dalla nota regionale del 22 maggio 2025, che ha classificato come area a rischio l’intero territorio del Lazio, includendo quindi anche Ponza.

Divieti e restrizioni principali

Tra le restrizioni più importanti c’è il divieto assoluto di accendere fuochi o svolgere qualsiasi attività che possa generare fiamme o scintille nelle campagne e in tutti i luoghi da cui può partire un incendio. La norma vuole proteggere le pinete, i cespugli, le macchie mediterranee e tutte le aree verdi dell’isola, evitando che un piccolo gesto di imprudenza provochi danni ambientali e materiali gravi. Le regole riguardano non solo i residenti, ma anche chiunque si trovi sull’isola nel periodo estivo, come turisti e lavoratori stagionali.

Responsabilità e sanzioni per proprietari e cittadini

L’ordinanza sottolinea che i privati e gli enti titolari o gestori di terreni devono agire con estrema cautela. Il sindaco Ambrosino ha esplicitato che saranno ritenuti responsabili di qualsiasi danno provocato da negligenza o mancato rispetto delle norme. Il richiamo interessa quindi chiunque coltivi, gestisca o abbia terreni lungo boschi o aree verdi: l’obbligo di vigilare è stringente, e il mancato rispetto può avere conseguenze legali serie.

Le sanzioni amministrative sono previste dalla legge nazionale n. 353 del 2000 che regola la prevenzione degli incendi boschivi. Inoltre, il codice penale contempla ipotesi di reato per chi, con comportamenti imprudenti o dolosi, causa un incendio. In particolare si fa riferimento agli articoli 449 e 650, che disciplinano i delitti di incendio e l’inosservanza di ordini legittimi riguardanti la sicurezza pubblica. Questi riferimenti giuridici servono a rafforzare il rigore dell’ordinanza e il richiamo al rispetto delle regole.

Responsabilità diretta e legale

“Saranno ritenuti responsabili di qualsiasi danno provocato da negligenza o mancato rispetto delle norme”, ha dichiarato il sindaco Ambrosino, sottolineando la severità della posizione dell’amministrazione comunale.

Le attività di controllo affidate alle forze dell’ordine e volontari della protezione civile

Il controllo sul territorio spetterà alla polizia municipale, alle forze dell’ordine e ai volontari della protezione civile locale. Questo dispositivo di sorveglianza è pensato per aumentare la presenza nelle zone a rischio e intercettare comportamenti pericolosi prima che si traducano in incendi. Le pattuglie effettueranno verifiche e interverranno nel caso vengano segnalate situazioni sospette o pericolose per la sicurezza ambientale.

I volontari, coordinati dall’amministrazione comunale, partecipano a una rete di prevenzione che monitora costantemente le aree più vulnerabili. Tali controlli sono particolarmente intensi durante le ore più calde e i giorni di vento forte, quando il rischio di propagazione delle fiamme è più elevato. La loro presenza serve anche a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di rispettare le regole, agendo come un deterrente contro comportamenti irresponsabili.

Appello del sindaco e ruolo della comunità

Il sindaco Francesco Ambrosino ha rivolto un appello ai cittadini e a tutte le persone presenti sull’isola per mantenere alta la guardia durante i mesi estivi. Ha sottolineato che la collaborazione di tutti è fondamentale per proteggere il patrimonio naturale e garantire la sicurezza pubblica. Le politiche messe in campo non bastano da sole se la comunità non partecipa attivamente al rispetto delle norme.

I residenti sono invitati a segnalare prontamente ogni possibile focolaio o situazione di pericolo, evitando di compiere azioni che possano generare incendi o complicarne lo spegnimento. L’attenzione riguarda anche la gestione dei rifiuti e l’uso attento degli strumenti da lavoro in campagna. L’amministrazione fa leva sulla responsabilità collettiva e sull’esperienza maturata negli anni, in un’isola dove il patrimonio verde è prezioso e basta poco per mettere tutto a rischio.

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