Rischio di crisi per la nautica italiana: il futuro in discussione alla 51ma edizione di Nauticsud

Rischio di crisi per la nautica italiana: il futuro in discussione alla 51ma edizione di Nauticsud

La nautica italiana affronta sfide cruciali legate a sostenibilità e crescita, con la necessità di migliorare infrastrutture e cultura marina, come evidenziato durante l’evento Nauticsud a Napoli.
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Rischio di crisi per la nautica italiana: il futuro in discussione alla 51ma edizione di Nauticsud - Gaeta.it

La nautica italiana si trova a un bivio, con rischi concreti legati alla sua sostenibilità e crescita. Gennaro Amato, presidente di AFINA , ha lanciato un allerta durante la presentazione di Nauticsud, una delle manifestazioni più attese del settore, che si svolgerà alla Mostra d’Oltremare di Napoli dall’8 al 16 febbraio. Le problematiche emerse, tra cui la mancanza di divulgazione della cultura marina e la carenza di posti barca, sollevano interrogativi cruciali sul futuro del comparto nautico, considerato in crisi se non si agirà rapidamente.

Le sfide del comparto nautico

Amato ha evidenziato un’avvertenza fondamentale: senza adeguati interventi, il settore della nautica rischia di perdere appeal, con conseguenze dirette sulla sua vitalità economica. In particolare, il presidente ha sottolineato la necessità di creare marinerie attrezzate per il diporto e di educare i giovani a un corretto approccio alla nautica. Il Nauticsud si propone così come un palcoscenico per discutere politiche culturali e normative, affinché la nautica diventi più accessibile e conosciuta.

Tra le idee emerse per migliorare la situazione, Amato ha mostrato particolare interesse per la zona di Mergellina, dove è urgente realizzare nuovi posti barca. Attualmente, in Campania, esistono circa 16.400 posti registrati, mentre le richieste nel solo Golfo di Napoli ammontano a 52.000, creando un evidente gap tra offerta e domanda. Questo squilibrio sottolinea la necessità di un impegno concreto e immediato da parte delle istituzioni locali, in primis il Comune di Napoli e la Soprintendenza, per potenziare le infrastrutture portuali.

La fiera nautica come vetrina di speranza

Nauticsud non è solo un evento da vivere, ma rappresenta un’importante opportunità di confronto per gli operatori del settore. Con oltre 200 espositori e circa 600 imbarcazioni in mostra, la fiera si presenta come un’importante vetrina per le produzioni cantieristiche attese nel 2025. Questo evento offre uno spazio dove le aziende possono esporre le loro novità, creare sinergie e investire nel futuro della nautica italiana. L’interesse dimostrato dagli operatori, anche in un contesto di crisi, evidenzia la resilienza di questo settore, capace di attrarre nuove risorse e opportunità.

La presenza di rappresentanti delle forze armate e della Guardia Costiera dimostra come la nautica coinvolga aspetti più ampi legati alla sicurezza e alla normativa. Durante l’incontro, i vertici della Mostra d’Oltremare hanno ribadito l’importanza di Nauticsud come evento chiave per il rilancio e la valorizzazione della nautica nel Sud Italia.

La burocrazia come ostacolo allo sviluppo

Un argomento centrale durante la presentazione è stata la questione burocratica, ritenuta uno dei principali freni alla ripresa del settore nautico. L’ammiraglio Pier Paolo Burri ha sollecitato un’azione concreta per eliminare i vincoli attuali, suggerendo uno snellimento delle procedure per la realizzazione di infrastrutture. Anche la voce del colonnello dei Carabinieri, Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, ha messo in evidenza come l’inefficienza burocratica possa rallentare lo sviluppo del settore, citando addirittura Tacito per sottolineare il peso delle normative eccessive.

L’attuale burocrazia non solo ostacola l’espansione delle strutture, ma può anche alimentare pratiche illecite legate agli ormeggi. Gennaro Pappacena, della Guardia Costiera, ha chiarito che una semplificazione delle procedure sarebbe essenziale per limitare questi abusi e migliorare le condizioni di lavoro degli operatori.

Un futuro da costruire insieme

A conclusione di questo incontro, è emerso un chiaro messaggio: il comparto nautico, pur affrontando sfide significative, presenta anche opportunità per il rilancio e lo sviluppo. La mancanza di ormeggi, l’assenza di infrastrutture adeguate e la carenza di strutture per i servizi turistici rappresentano fattori critici che necessitano di attenzione da parte delle istituzioni.

Il Nauticsud, con la sua capacità di attrarre espositori e visitatori, si configura come un punto di partenza per una serie di iniziative destinate a ribaltare le attuali difficoltà del settore nautico. La partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti sarà fondamentale per garantire un futuro sostenibile e prospero alla nautica italiana, un patrimonio culturale ed economico da tutelare con decisione.

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