La seconda frazione del Giro del Delfinato 2025, corsa il 9 giugno tra Premilhat e Issoire, ha rischiato di trasformarsi in un episodio grave per un gruppo di ciclisti in fuga. Un’auto bianca, senza rispettare la precedenza, si è immessa improvvisamente sulla strada principale senza attendere, mettendo in pericolo il quartetto in testa alla gara. L’episodio ha allarmato corridori e tifosi, suscitando discussioni sui rischi legati alla sicurezza sul percorso.
Un’auto sbuca da una strada sterrata e mette in pericolo i corridori in fuga
Il delicato momento si è verificato durante un tratto della seconda tappa lunga 204,6 chilometri, in cui i ciclisti affrontavano un percorso che collega Premilhat a Issoire. La macchina, descritta come un veicolo bianco, è comparsa all’improvviso scendendo da una strada sterrata secondaria. Il conducente non ha verificato la presenza di altri mezzi prima di immettersi nella carreggiata principale. Proprio in quel frangente transitava il quartetto di ciclisti al comando, impegnato nella fuga. La velocità dell’auto, unita all’assenza di precauzioni, ha obbligato i corridori a una manovra improvvisa per evitare una collisione frontale.
Ricostruzione dell’episodio video
Grazie ai video ripresi dalle telecamere di Eurosport, è stato possibile ricostruire la dinamica con precisione. Nel filmato, si vede chiaramente come il veicolo si affacci sulla strada principale senza segni di rallentamento fino a pochi metri dal gruppo. I ciclisti si spostano repentinamente a destra, evitando il contatto. Il conducente riesce a frenare in tempo per impedire l’impatto, ma la situazione avrebbe potuto finire molto peggio.
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Le reazioni dei corridori e i commenti dei tifosi sulle reti sociali
L’incidente sfiorato ha rapidamente fatto il giro dei social network e dei canali sportivi, generando reazioni di preoccupazione tra gli appassionati e chi segue il ciclismo da vicino. Molti hanno sottolineato la pericolosità di situazioni in cui conducenti poco attenti possono compromettere la sicurezza degli atleti, specialmente nei momenti di sforzo elevato come in una gara di alto livello. Il video pubblicato da Eurosport Italia ha raccolto commenti che esprimono indignazione per l’incoscienza del guidatore.
I corridori coinvolti hanno evitato conseguenze fisiche. L’episodio, però, ha riacceso il dibattito sull’organizzazione delle corse e sul controllo del traffico lungo il percorso, specie sulle strade aperte al traffico locale. È emersa la richiesta di misure più rigide per evitare situazioni simili, mirando a tutelare la sicurezza degli atleti in ogni fase della competizione. La presenza di spettatori e ciclisti sulla strada richiede attenzione e rispetto del codice, aspetti che si sono visti pericolosamente trascurati in questo caso.
Richiesta di maggior sicurezza
“La sicurezza degli atleti deve essere la priorità assoluta,” hanno affermato alcuni tifosi commentando sui social.
Il rischio legato alla circolazione sulle strade aperte durante le gare ciclistiche
Le gare con tratti vallonati e lunghi chilometraggi, come il Giro del Delfinato, spesso interessano strade normali aperte al traffico, non completamente chiuse. Questo crea situazioni complesse, dove il richiamo al rispetto della segnaletica e dei diritti di precedenza diventa vitale. I veicoli locali devono adattarsi a questi eventi temporanei, con un occhio attento al passaggio dei ciclisti.
In molte corse, il coordinamento tra organizzatori, forze dell’ordine e volontari punta a garantire la sicurezza, ma non sempre la collaborazione è totale da parte degli utenti della strada. Il mancato controllo da parte del conducente coinvolto nel fatto di Premilhat ha evidenziato proprio questa fragilità. Pur essendo un episodio privo di conseguenze gravi, mette in luce come il rispetto delle regole vada mantenuto sempre, soprattutto in momenti critici come una competizione sportiva.
Gestione del traffico e sicurezza
La gestione del traffico in queste manifestazioni resta uno degli elementi più delicati da curare per evitare che la passione per lo sport venga oscurata da rischi facilmente evitabili. L’episodio del 9 giugno 2025 potrebbe diventare un punto di riferimento per rivedere alcune norme di sicurezza o per intensificare le azioni di vigilanza nei prossimi anni.