Nel golfo di sestri levante si è svolto un intervento delicato che ha coinvolto la marina militare per la rimozione di un residuato bellico affiorato nelle acque prossime alla spiaggia della neigra. L’episodio ha richiesto la messa in sicurezza dell’area e l’intervento degli specialisti Sdai di la spezia, con il coordinamento del comando locale di santa margherita ligure. Questo intervento ha avuto un impatto sulla zona turistica, suscitando attenzione e necessità di azioni precise.
Interdizione temporanea dello specchio acqueo vicino alla baia di portobello
In seguito alla scoperta del residuato bellico, il primo passo è stato il divieto di accesso alle acque adiacenti alla baia di portobello, area molto frequentata soprattutto durante la stagione estiva. L’interdizione è stata disposta per garantire la sicurezza dei bagnanti e dei diportisti, evitando qualsiasi rischio di contatto con l’ordigno. Questa decisione ha coinvolto anche le autorità locali e la capitaneria di porto, impegnate a vigilare sul rispetto del divieto e a informare la popolazione.
Le restrizioni hanno interessato un raggio ampio quanto necessario, considerando la presenza dei numerosi turisti attirati dalle spiagge della neigra e della baia stessa. Nel periodo dell’allerta, l’area è stata monitorata costantemente dalle forze dell’ordine e dalla marina militare, impegnate a prevenire accessi non autorizzati. La prudenza adottata ha evitato potenziali incidenti in una zona normalmente votata al relax e alle attività marine.
Leggi anche:
Intervento degli esperti sdai della marina militare guidato dal comando circomare di santa margherita ligure
L’operazione per la rimozione e successivo brillamento dell’ordigno calibro 90 è stata eseguita dagli specialisti del nucleo Sdai della marina militare di la spezia. Questi esperti, con una formazione specifica nella gestione di residuati bellici, hanno agito sotto la supervisione del comandante del circomare di santa margherita ligure, capitano salvatore amenta.
Le fasi dell’intervento hanno previsto un’ispezione dettagliata della spiaggetta della neigra e la messa in sicurezza del proiettile emerso dall’acqua, attorno al quale si stava sviluppando una certa curiosità tra i bagnanti. Dopo aver isolato la zona, gli operatori hanno proceduto al recupero con strumenti dedicati, evitando qualunque rischio per la popolazione. Il coordinamento tra marina militare e autorità locali ha permesso di svolgere le operazioni senza disagi significativi nelle ore successive.
Brillamento dell’ordigno a distanza di sicurezza al largo di sestri levante
Una volta messo in sicurezza il residuato bellico, gli specialisti Sdai hanno effettuato il brillamento dell’ordigno a mezzo miglio dalla costa, in mare aperto. Questa scelta ha rispettato le procedure di sicurezza previste per la distruzione di munizioni, evitando qualsiasi possibile danneggiamento alle persone e agli ambienti circostanti.
Il brillamento ha coinvolto un’area ben delimitata, presidiata dalla marina militare, e si è svolto in condizioni di piena emergenza controllata. Il dispositivo è andato distrutto senza causare incidenti, permettendo così di rimuovere ogni pericolo dalla zona balneare. Dopo la detonazione, le acque della baia di portobello sono tornate ad essere accessibili, confermando che il pericolo era stato definitivamente eliminato. Questa operazione testimonia lo stretto impegno delle forze militari nella tutela della sicurezza pubblica e ambientale lungo la costa ligure.