La mattina del 12 marzo 2025 a mestre ha preso il via l’intervento per togliere la scultura “lion’s tail” dalla facciata della nuova emeroteca dell’arte in via Poerio. L’opera, una vasta coda di leone realizzata dai celebri artisti Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, era stata esposta temporaneamente sulla struttura da circa sette mesi. Le operazioni hanno richiesto la chiusura parziale del passaggio pedonale davanti all’edificio, con l’arrivo degli operai già nelle prime ore del giorno.
La storia della scultura lion’s tail a venezia e mestre
La coda di leone “lion’s tail” nasce da un progetto risalente al 1999, quando la città di Venezia affidò a Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen un’opera di grande formato, destinata a indagare il legame tra arte e spazio pubblico. L’installazione era stata presentata inizialmente sul Museo Correr in Piazza San Marco, con un carattere provvisorio e studiata per dialogare con l’ambiente storico circostante. Dopo quella prima esposizione, l’opera è stata conservata per anni nei depositi della Fondazione Musei Civici di Venezia, custodita in attesa di una nuova collocazione adeguata.
Nel dicembre 2024 l’opera è tornata a mestre, in particolare accolta sulla facciata della nuova emeroteca dell’arte, edificio nato per rinvigorire l’offerta culturale della terraferma veneziana. Per sette mesi “lion’s tail” ha fatto da simbolo contemporaneo del centro culturale visto che ha attirato l’attenzione di visitatori e residenti, collegando arte monumentale e rigenerazione urbana.
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Le operazioni di rimozione e il loro impatto sul centro di mestre
La rimozione dell’installazione ha richiesto un’organizzazione complessa: all’alba del 12 marzo, tecnici specializzati e operai hanno bloccato parte del marciapiede in via Poerio per garantire sicurezza durante lo smantellamento. La scultura, ampia e pesante, è stata staccata con attenzione per evitare danni sia alla struttura che all’edificio.
Il blocco parziale del passaggio pedonale ha coinvolto residenti e passanti, costretti ad attraversare su percorsi alternativi per alcune ore. L’intervento è stato comunicato in anticipo dai canali del comune, per ridurre disagi e mantenere ordine nella zona. Gli operatori hanno impiegato diverse ore per rimuovere completamente la coda di leone e organizzare il trasporto verso la destinazione successiva, ancora non resa nota ufficialmente.
Il significato culturale della presenza temporanea di lion’s tail a mestre
Anche se temporanea, la presenza di “lion’s tail” sulla facciata della nuova emeroteca ha avuto un peso rilevante per mestre, spesso meno al centro dell’attenzione rispetto a Venezia. L’opera di Oldenburg e Van Bruggen ha aggiunto un legame concreto tra contemporaneità artistica e valorizzazione del territorio.
Un intervento che guarda al futuro della terraferma veneziana
Questo intervento ha indicato una volontà di connettere la terraferma veneziana ad appuntamenti culturali di rilievo, portando iniziative di alto profilo fuori dai confini storici della città sull’acqua. Per sette mesi, la scultura ha rappresentato un punto di riferimento visivo e simbolico, che ha alimentato interesse verso il progetto della nuova emeroteca e la rigenerazione urbana di mestre.
L’uscita di scena di “lion’s tail” segna la fine di una tappa, ma anche una sorta di passaggio che fa presagire nuovi sviluppi per l’arte pubblica e l’identità culturale di questa zona. Sul futuro della scultura e della sua prossima collocazione si attende un annuncio ufficiale da parte delle istituzioni coinvolte.