Rimini tra set internazionali e fiction italiane, un punto di riferimento per il cinema nel 2025

Rimini Tra Set Internazionali

Rimini protagonista tra produzioni internazionali e fiction italiane nel 2025. - Gaeta.it

Marco Mintillo

9 Settembre 2025

Rimini si conferma nel 2025 come un luogo chiave per la produzione cinematografica e televisiva, capace di ospitare grandi produzioni internazionali e progetti più piccoli ma significativi sul piano artistico. Accanto al debutto di un blockbuster su una piattaforma globale, si aggiungono nuove serie e film d’autore che scelgono la città romagnola come sfondo o riferimento narrativo. Questa presenza costante nel cinema ne rafforza la dimensione iconica, legata sia alla sua immagine reale sia ai racconti trasfigurati che la vedono protagonista.

Rimini nei blockbuster internazionali e il debutto di “the old guard 2” su netflix

Nel settembre 2025 su Netflix arriva “The Old Guard 2”, sequel di un film d’azione con Charlize Theron, girato fra Cinecittà e diverse località italiane, tra cui Rimini. Nonostante la città non appaia spesso inquadrata direttamente, Rimini viene menzionata nel film come una tappa importante nel viaggio degli immortali protagonisti, accostata a capitali come Londra e Berlino.

Questa scelta evidenzia la capacità del nome Rimini di richiamare un’immagine riconoscibile e di rappresentare uno snodo europeo, apprezzato anche nelle pellicole americane di ampio respiro. “The Old Guard 2” conferma così la presenza di Rimini su mappe cinematografiche di portata globale. Il regista Victoria Mahoney dà continuità a questo racconto con un prodotto che, pur appartenendo al genere action, inserisce la città romagnola in una rete di luoghi simbolici.

Questa attenzione ai dettagli geografici e culturali, in una produzione internazionale, parla di Rimini come un nome capace di evocare atmosfera e scena urbana senza la necessità di sequenze lunghe o di grande impatto visivo diretto. È un cameo toponomastico, ma che pesa per la definizione dell’identità del film e la sua collocazione nel mondo reale.

La nuova fiction “cagnaz” e la scelta del litorale romagnolo come set televisivo

A Rimini hanno preso il via le riprese di “Cagnaz”, nuova serie Rai prodotta da Garbo Produzioni per Rai2, diretta e interpretata da Alessandro Roja. La fiction si muove tra noir e commedia e, a partire da settembre 2025, si è stabilita proprio lungo il litorale romagnolo, confermando la preferenza di chi realizza fiction italiane nel valorizzare ambienti autentici e variegati.

Il progetto rimarca l’interesse verso Rimini come sfondo narrativo versatile, capace di offrire scenari diversi dalla sua immagine solare e turistica. Grazie all’identità meno convenzionale, fatta anche di contrasti e atmosfere urbane notturne, la città si presta a racconti con mood più oscuri o sofisticati.

La presenza di Alessandro Roja, che dirige e recita, sottolinea l’ambizione della serie di raggiungere un pubblico attento e curioso di nuove forme di racconto. Nel contesto Rai, rimane significativo il legame con territori che oltre a svolgere una funzione ambientale forniscono uno spazio narrativo originale e non troppo sfruttato nella serialità. Rimini, dunque appare come un polo in espansione dentro la televisione italiana.

Rimini tra memoria storica e moderna rilettura cinematografica

La storia di Rimini nel cinema è ricca e articolata, con radici profonde che partono dagli anni Settanta. Valerio Zurlini presentò la città con “La prima notte di quiete”, in cui Alain Delon si muoveva tra paesaggi urbani carichi di nebbia e piazze solitarie. Successivamente è arrivato l’immenso lascito di Federico Fellini, che ha segnato la città attraverso “I vitelloni” e “Amarcord”.

Anche se Fellini ha ricostruito Rimini altrove per esigenze cinematografiche, la città è diventata simbolo di un affresco di provincia che mescola realtà e immaginazione. Questa sovrapposizione ha dato vita a un mito duraturo, capace di agire da ispirazione per altri registi e autori nel corso dei decenni. Ulrich Seidl ha poi presentato una versione meno patinata e più cruda della città con il suo film “Rimini”, presentando una faccia più realistica e problematica.

La commedia italiana ha trovato nella città un modello per la rappresentazione dell’ambiente balneare, come dimostra “Rimini Rimini” di Corbucci. Rimini rimane dunque un luogo capace di oscillare tra celebrazione, critica e riflessione umana, secondo la sensibilità del regista e del periodo storico.

Rimini al centro delle produzioni d’autore e del cinema contemporaneo italiano

Il legame di Rimini con il cinema d’autore è ancora forte nei nostri anni. Luciano Ligabue ha scelto la città per “Da zero a dieci”, mentre Gianni Zanasi l’ha valorizzata in “Non pensarci”. Anche la letteratura ha sposato Rimini come scenario: “Fedeltà” di Marco Missiroli è diventata una serie Netflix ambientata proprio nella città.

L’Emilia-Romagna Film Commission sostiene questo tipo di produzioni, facilitando così l’arrivo di opere capaci di raccontare atmosfere più intime e personali. Il premio come miglior attrice per Benedetta Porcaroli alla Mostra del Cinema di Venezia è un segnale della crescita di film come “Il rapimento di Arabella”, le cui riprese si sono svolte in varie città della regione, compresa Rimini.

Questi riscontri confermano che Rimini attrae non solo grandi film d’azione o produzioni di massa, ma anche autori che cercano un ambiente per racconti più introspettivi. Rimini coniuga una tradizione consolidata a una vitalità artistica contemporanea, ricca di spunti e volti nuovi.

Il premio fellini e la volontà di mantenere viva la tradizione cinematografica

Dopo quindici anni torna il Premio Fellini a Rimini, un segnale evidente dell’intenzione di riportare l’attenzione sulla figura di Fellini e sul patrimonio cinematografico legato alla città. L’evento cerca di mettere in relazione la tradizione d’autore con le nuove forme della narrazione audiovisiva contemporanea, confermando l’importanza della cultura cinematografica nel territorio.

Questa iniziativa sottolinea come Rimini non sia soltanto un luogo necessario per le riprese, ma un punto di riferimento per idee, valori e creatività che attraversano il cinema italiano e internazionale. Il Premio, infatti, ambisce a stimolare il dialogo tra generazioni diverse di registi, sceneggiatori, attori.

Tenere vivo un legame così radicato contribuisce a rendere Rimini molto più di una semplice città di provincia. Non è produce solo ambientazione o sfondo, ma offre una storia e un’identità che continuano a emergere nei nuovi prodotti audiovisivi e nelle scelte artistiche.

Rimini resta quindi un crocevia del cinema, dove passato e presente dialogano attraverso pellicole che rappresentano la città in modi diversi ma complementari. Quest’attenzione ai dettagli e al valore simbolico contribuisce a mantenerne il rilievo sia sul piano nazionale che internazionale.