La città di Ercolano, in provincia di Napoli, si trova al centro dell’attenzione per una recente serie di episodi di violenza che hanno scosso la comunità locale. Il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Caramiello, ha interpello il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con un’interrogazione scritta, sottolineando la necessità di potenziare le attività di controllo, prevenzione e interventi sociali per contrastare la crescente criminalità nel territorio.
Episodi di violenza che hanno allarmato ercolano
Tre episodi significativi hanno spinto Caramiello a intervenire politicamente. Il primo risale al Venerdì Santo, quando in piazza Pugliano sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco contro due uomini. Questo avvenimento ha fomentato preoccupazione tra i residenti, già allarmati dalla crescente insicurezza. Pochi giorni dopo, nella notte tra il 25 e il 26 aprile, un 26enne incensurato è stato ferito da proiettili all’addome e a una gamba, un’aggressione che ha tutto l’aspetto di un gesto mirato e violento. Infine, il primo maggio, i carabinieri hanno eseguito un arresto a due giovani coinvolti nello spaccio di droga, segnale dei legami tra violenza e commercio illegale di sostanze stupefacenti in città.
Sviluppo della situazione e implicazioni sociali
Questi eventi rivelano non solo la presenza di gruppi criminali attivi, ma anche una situazione che tende a degenerare a causa di risorse insufficienti per una risposta efficace delle forze dell’ordine. Il disagio sociale, la mancanza di opportunità e la debolezza delle strutture di sorveglianza aumentano il rischio di escalation violenta nelle strade di Ercolano.
Leggi anche:
Carenze operative del commissariato portici-ercolano e richieste normative
Il deputato Caramiello ha descritto la situazione del Commissariato Portici-Ercolano come fortemente compromessa dalla carenza di personale, che limita la capacità investigativa e il mantenimento dell’ordine pubblico. La mancanza di agenti sufficiente rappresenta un ostacolo concreto alla sicurezza quotidiana di numerosi quartieri, in particolare quelli più esposti a fenomeni criminali.
Richiamando la legge n. 121/1981, Caramiello ha sottolineato l’obbligo delle forze di polizia di adeguarsi alle esigenze di sicurezza territoriale. L’articolo 2 della stessa legge attribuisce al ministero dell’Interno il compito di assicurare risorse umane e materiali adeguate alle funzioni di polizia. Secondo il deputato, i decreti legislativi vigenti prevedono possibilità di potenziamento del personale attraverso precise procedure di assunzione e formazione, strumenti che al momento non sembrano sufficientemente sfruttati nel territorio di Ercolano.
Problemi strutturali e ricadute sull’ordine pubblico
Questa situazione ha messo in luce un problema più ampio, ovvero la difficoltà nello garantire presenze costanti nelle aree maggiormente a rischio. La mancanza di personale comporta una minore frequenza dei controlli, allargando così la finestra di manovra per le organizzazioni criminali.
Misure urgenti e potenziamenti richiesti per il controllo del territorio
L’interrogazione rivolta al governo chiede quali misure siano previste per rafforzare immediatamente i controlli nelle zone di Ercolano più vulnerabili alla criminalità, come il centro storico e corso Resina, già da tempo considerati caldi dal punto di vista della sicurezza. La proposta prevede un aumento dei pattugliamenti a piedi, in auto e in moto, per garantire una presenza più visibile e dissuasiva sul territorio.
L’intento legislativo suggerisce anche un rafforzamento delle attività di intelligence, atte a monitorare movimenti sospetti e prevenire episodi di violenza prima che questi avvengano. Il deputato vuole sapere se siano stati avviati piani di potenziamento, o se siano in programma interventi concreti a breve termine.
Potenziamento della videosorveglianza e interventi sociali
Un’altro punto importante riguarda il sistema di videosorveglianza. Caramiello sottolinea come incrementare il numero di telecamere e migliorare la loro qualità possa facilitare un controllo più efficace. Una rete di sorveglianza ben distribuita aiuterebbe a intervenire rapidamente e a identificare i responsabili. Questo tipo di tecnologia è considerata fondamentale per un intervento tempestivo in caso di emergenze o atti criminali.
L’interrogazione fa riferimento alla necessità di rafforzare non soltanto le componenti tecniche, ma anche sociali, con programmi mirati sulla prevenzione e il coinvolgimento delle comunità locali per affrontare le cause profonde della violenza e della devianza.
La realtà attuale di ercolano sotto pressione
Questo dibattito politico fotografa una realtà delicata e una città che fatica a rispondere alle minacce della criminalità organizzata e della microcriminalità, situazione che richiede risposte tempestive da parte delle istituzioni competenti.