Richiamo lotti di vongole veraci e cuore per presenza di biotossine lipofiliche oltre i limiti nel sud sardegna

Richiamo lotti di vongole veraci e cuore per presenza di biotossine lipofiliche oltre i limiti nel sud sardegna

Nieddittas richiama lotti di vongole veraci e cuore confezionati a maggio 2025 per biotossine lipofiliche oltre i limiti; il ministero della Salute blocca temporaneamente la zona di raccolta ad Arborea, Oristano.
Richiamo Lotti Di Vongole Vera Richiamo Lotti Di Vongole Vera
L’azienda Nieddittas ha richiamato dal mercato lotti di vongole veraci e cuore confezionati a fine maggio 2025 per eccesso di biotossine lipofiliche, con blocco temporaneo della zona di raccolta ad Arborea (Oristano). - Gaeta.it

L’azienda Nieddittas ha richiamato dal mercato diversi lotti di vongole veraci e cuore confezionati a fine maggio 2025 per la presenza di biotossine lipofiliche oltre i limiti consentiti dalla legge. La nota è stata pubblicata dal ministero della Salute, che segnala anche il blocco temporaneo della zona di raccolta nel territorio di Arborea, provincia di Oristano. Il richiamo coinvolge prodotti confezionati nello stabilimento della Cooperativa pescatori arborea Scarl, a Corru Mannu.

Dettagli sui lotti richiamati e area di confezionamento

I lotti richiamati riguardano vongole veraci e vongole cuore, confezionati in date comprese tra il 23 e il 29 maggio 2025. In particolare, per le vongole veraci sono interessati i lotti contraddistinti dai numeri 251134-26 , 251141-28 , 251134-27 , 251165-28 , 251134-28 e 251165-29 . Per le vongole cuore invece ci sono i lotti 251133-23 e 251142-24 .

Tutti questi lotti sono stati confezionati nello stabilimento della Cooperativa pescatori arborea Scarl, ubicato in località Corru Mannu, nel comune di Arborea, un centro della provincia di Oristano in Sardegna. Qui avviene anche l’imballaggio delle vongole, pronte per la distribuzione sul mercato.

Il richiamo è accompagnato da un blocco immediato della zona di raccolta interessata, in modo da evitare il rischio di ulteriori contaminazioni. Le autorità sanitarie monitorano la situazione per accertarsi che i livelli di biotossine tornino nella norma prima di riaprire l’area ai pescatori.

Cosa sono le biotossine lipofiliche e come si accumulano nei molluschi

Le biotossine lipofiliche sono sostanze tossiche prodotte da alcune specie di microalghe marine. Tra queste, quelle dei generi Dinophysis, Prorocentrum e Ostreopsis sono tra le più comuni durante i fenomeni di fioriture algali. Questi organismi proliferano in particolari condizioni ambientali, spesso legate a temperature e nutrienti favorevoli nelle acque costiere.

I molluschi bivalvi, come le vongole, si nutrono filtrando l’acqua che li circonda, trattenendo anche le microalghe e le loro tossine. Quando le microalghe sono in eccesso, i molluschi accumulano le biotossine, rendendosi pericolosi per il consumo umano. La presenza di biotossine lipofiliche può causare sindromi di intossicazione, con effetti variabili.

Tra i sintomi più comuni, chi consuma molluschi contaminati può sviluppare disturbi gastrointestinali acuti, come nausea, vomito e diarrea. Questi possono manifestarsi nel giro di poche ore dal pasto. Per evitare rischi, le autorità sanitarie stabiliscono limiti precisi per la presenza di queste tossine nei prodotti destinati alla vendita.

Regolamentazione e misure di sicurezza adottate contro la contaminazione

Secondo le norme vigenti in ambito europeo, i livelli di biotossine lipofiliche nei molluschi non possono superare certi valori stabiliti da regolamenti comunitari. Questi limiti tengono conto delle soglie di sicurezza per la salute pubblica. La rete di controllo coinvolge laboratori specializzati che effettuano analisi periodiche sulle zone di pesca.

Quando si rileva un superamento del limite consentito, come nel caso dei lotti di vongole segnalati, scattano misure immediate. Tra queste c’è il ritiro dal commercio dei lotti contaminati e la chiusura temporanea del sito di raccolta. L’obiettivo è impedire che prodotti pericolosi arrivino ai consumatori.

Le autorità locali e nazionali continuano a sorvegliare la zona, con controlli regolari fino a quando il livello di tossine torna sotto la soglia. La cooperativa pescatori arborea è tenuta a sospendere l’attività di raccolta e a mantenere le misure di sicurezza in attesa del via libera.

Questa procedura tutela la salute pubblica e garantisce la salubrità dei molluschi venduti sul mercato. Il monitoraggio delle biotossine resta una prassi consolidata, considerato l’impatto che queste sostanze possono avere anche sull’economia locale legata alla pesca.

L’avviso del ministero della Salute invita i consumatori a non acquistare o consumare i lotti segnalati, e a restituirli se già acquistati. Controlli e blocchi temporanei come questo servono a prevenire emergenze sanitarie legate ai prodotti ittici.

Change privacy settings
×