Negli ultimi giorni, alcune confezioni di mozzarella vendute in supermercati italiani sono state richiamate a causa della possibile presenza di frammenti di plastica al loro interno. Il richiamo riguarda due catene molto diffuse: coop e il gigante. I consumatori sono stati invitati a controllare il lotto interessato e a non consumare il prodotto per evitare rischi per la salute. I dettagli sul lotto, la provenienza delle mozzarelle e le indicazioni da seguire in caso di acquisto sono stati resi noti dalle catene coinvolte.
Caratteristiche e lotto delle mozzarelle soggette a richiamo
Il richiamo delle mozzarelle riguarda specificamente il lotto numero 192. Queste mozzarelle sono state prodotte nello stabilimento centrale del latte del Molise srl, situato a Vinchiaturo, in provincia di Campobasso. Le confezioni interessate contengono tre mozzarelle da 100 grammi ciascuna, preparate e confezionate nello stesso impianto.
Coop e il gigante hanno sottolineato che solamente questo lotto presenta problemi legati a frammenti di plastica presenti in alcune confezioni. Altri prodotti freschi o mozzarelle con diverso lotto non sono toccati dal richiamo e restano sicuri per il consumo.
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Le due catene hanno pubblicato comunicazioni chiare nelle rispettive sedi e online, invitando i clienti a verificare le confezioni acquistate. La localizzazione precisa del lotto ha permesso un intervento rapido, limitando il problema a un gruppo ristretto di prodotti.
Come comportarsi se si possiede una confezione richiamata
Chi ha acquistato mozzarelle appartenenti al lotto 192 deve evitare di consumarle. Le catene consigliano di riportare subito il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato. Il personale provvederà a sostituire la confezione o a rimborsare la spesa, anche senza presentare lo scontrino fiscale.
Questo richiamo rappresenta una misura di sicurezza volta a prevenire possibili danni da ingestione di corpi estranei. Le imprese hanno scelto la massima trasparenza, rilasciando comunicazioni pubbliche per limitare al minimo ogni rischio per i consumatori.
Restano esclusi altri prodotti freschi o mozzarelle di lotti diversi. Il richiamo riguarda soltanto gli articoli specifici elencati, evitando confusione e inutili allarmismi.
Rischi e indicazioni in caso di inalazione di corpi estranei
Il problema più serio legato alla presenza di frammenti di plastica è l’inalazione accidentale. Se si inalano pezzi di plastica o altre sostanze estranee durante il consumo di alimenti, la priorità è riconoscere il tipo di ostruzione delle vie aeree.
Il centro Humanitas ha fornito indicazioni chiare: se la persona tossisce ed è in grado di respirare, si tratta di ostruzione parziale e non si deve intervenire forzatamente. Invece, se l’ostruzione è completa, cioè la persona non può respirare, intervenire subito chiamando i soccorsi e praticando manovre di disostruzione.
Manovra di disostruzione e prime cure
La manovra di Heimlich è la più nota per liberare le vie aeree da corpi estranei negli adulti e nei bambini sopra l’anno di età. Nei bambini di età inferiore, invece, si procede adagiandoli a pancia in giù sull’avambraccio, colpendo con decisione cinque volte tra le scapole con il palmo della mano. Se l’ostruzione persiste, il bimbo va girato a pancia in su e bisogna premere con indice e medio sul torace, nel centro tra i capezzoli, sempre alternando con colpi in interscapola, fino a che l’aria non passa di nuovo.
Queste manovre devono essere eseguite con attenzione e se possibile da personale formato, mentre si attende l’arrivo dei soccorsi. Agire rapidamente può salvare la vita in caso di ostruzioni complete.