Ricerche concluse per ottantenne disperso a romeno: ritrovato senza vita vicino alla sua auto

Ricerche concluse per ottantenne disperso a romeno: ritrovato senza vita vicino alla sua auto

La ricerca di un uomo di ottant’anni scomparso a Romeno si è conclusa con il ritrovamento del corpo vicino all’auto impantanata nei boschi dei Pradiei, dopo un intervento coordinato di soccorso alpino, carabinieri e vigili del fuoco.
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Un uomo di 80 anni scomparso a Romeno è stato ritrovato morto nei pressi della sua auto impantanata in una zona boschiva; probabilmente colpito da un malore improvviso. - Gaeta.it

È terminata questa mattina la ricerca di un uomo di ottant’anni scomparso a Romeno dalla sera precedente. L’anziano aveva lasciato la sua abitazione in auto intorno alle 20 e non è più tornato. Le operazioni di ritrovamento sono partite all’alba e si sono concentrate subito sulle aree boschive attorno al paese.

Scomparsa e attivazione delle ricerche a romeno

L’allarme è scattato nella notte dopo che l’uomo non aveva fatto ritorno a casa. Alle prime ore del mattino, attorno alle 5, è arrivata la chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112, che ha dato il via alle ricerche. I soccorritori hanno immediatamente risposto mobilitando l’elicottero e il personale specializzato. Il Soccorso alpino del Trentino ha sottolineato come le prime verifiche si siano concentrate nella zona boschiva sopra Romeno, dove si riteneva potesse trovarsi l’anziano, vista anche la sua auto segnalata nelle vicinanze. Il terreno in quella zona è complesso, caratterizzato da boschi fitti e alcune aree umide, un ambiente che spesso complica le operazioni di ricerca.

Ai soccorsi si sono aggiunti sette operatori della Stazione Alta Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. La centrale ha coordinato il dispiegamento degli uomini, con il supporto dell’elisoccorso per coprire un’area vasta in breve tempo. Il velivolo si è mosso sorvolando il territorio, sfruttando la visibilità dall’alto per individuare eventuali tracce visibili.

Il ritrovamento dell’auto

Durante uno dei sorvoli, l’elicottero ha localizzato l’auto dell’anziano, bloccata nel fango dentro una zona paludosa situata nei pressi dei Pradiei, un’area boschiva poco distante dall’abitato. L’auto risultava impantanata, situazione che lasciava intuire un possibile incidente. A pochi metri dal veicolo, i soccorritori hanno trovato il corpo dell’uomo disteso a terra. La prima valutazione ha indicato che l’ottantenne potrebbe essere stato colto da un malore improvviso, che ha reso impossibile ogni sua reazione.

Sul posto sono intervenuti due operatori della Stazione Alta Val di Non attraverso un percorso a piedi. Ai soccorritori si sono uniti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Romeno per mettere in sicurezza l’area e organizzare le operazioni necessarie al recupero. Nel frattempo, l’equipe sanitaria e il tecnico di elisoccorso presenti a bordo dell’elicottero sono stati fatti scendere vicino al luogo del ritrovamento per prestare assistenza immediata.

Interventi e procedure dopo il ritrovamento

Nonostante la rapidità dell’intervento, i soccorritori non hanno potuto fare altro che confermare il decesso dell’anziano. Le condizioni del corpo evidenziavano che il malore fosse la causa più probabile, escludendo traumi da incidente. Dopo il nulla osta da parte delle autorità competenti, la salma è stata affidata alle onoranze funebri per la rimozione e il trasporto.

Le operazioni hanno richiesto coordinamento tra diverse forze dell’ordine locali e squadre di soccorso specializzate. Il luogo del ritrovamento, caratterizzato da terreno fangoso e umido, ha complicato il recupero, imponendo un approccio cauto. Il soccorso alpino ha ribadito l’importanza di interventi rapidi in questi casi, soprattutto quando si tratta di persone anziane che si muovono in ambiente montano o boschivo isolato.

Modalità di ricerca e collaborazione tra soccorsi

Le attività di ricerca e soccorso hanno visto la sinergia tra elicottero, personale a terra e forze di polizia locali per gestire la situazione nel modo più efficace possibile. Il caso riporta ancora una volta l’attenzione sulla delicatezza delle operazioni in zone montane o rurali, a rischio per chi si sposta in autonomia senza lasciare indicazioni precise sui propri spostamenti.

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