Ricerca in val Soana per escursionista olandese scomparso: soccorso alpino impegnato senza sosta

Ricerca in val Soana per escursionista olandese scomparso: soccorso alpino impegnato senza sosta

Un escursionista olandese disperso dal 18 giugno nella val Soana, soccorso alpino e Guardia di Finanza coordinano le ricerche con droni, cani e tecnologia per localizzarlo tra val Chiusella e valle dell’Orco.
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Un escursionista olandese è disperso dal 18 giugno nella val Soana, Gran Paradiso; le ricerche, condotte dal Soccorso Alpino e Guardia di Finanza con droni e cani, sono in corso per localizzarlo. - Gaeta.it

Un escursionista olandese risulta disperso da mercoledì 18 giugno nell’area della val Soana, sui pendii sud del massiccio del Gran Paradiso, tra la valle dell’Orco e la val Chiusella. Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono al lavoro per ritrovarlo, dopo che i familiari hanno dato l’allarme la sera di giovedì 19 giugno.

La dinamica della scomparsa e gli ultimi contatti noti

L’uomo era impegnato in un percorso di trekking lungo la Grande traversata delle Alpi, un itinerario noto per la sua difficoltà e la bellezza selvaggia dei paesaggi attraversati. L’ultimo contatto certo risale a una sosta al rifugio Bruno Piazza, situato in val Chiusella. Da lì si sa che ha proseguito il cammino verso sud.

Altre localizzazioni dell’escursionista

Dalle indagini iniziali emerge anche un secondo punto in cui è stato localizzato l’escursionista: la Locanda dell’Aquila a Piamprato, frazione del comune di Valprato Soana. È partita da lì la mattina del 18 giugno, quando ha comunicato di dirigersi verso il rifugio Dondena, in Valle d’Aosta. Ma nei registri del rifugio Dondena non risulta mai il suo passaggio. Questo dato apre una zona di ricerca più ampia, considerando che potrebbe essersi allontanato dalla traccia prevista.

I soccorritori valutano ogni possibile variante del percorso, sapendo che il terreno è impegnativo e le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente, rendendo difficile l’orientamento e aumentandone il rischio.

Il ruolo della tecnologia nelle ricerche: il cellulare e le celle telefoniche

Nella notte tra il 18 e il 19 giugno i tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza hanno monitorato la posizione del telefono cellulare dell’escursionista. Grazie alla localizzazione attraverso la cella telefonica, è stato possibile individuare un’area di copertura in val Soana, sopra la frazione Campiglia Soana, un dato molto utile per circoscrivere la zona di ricerca.

Il segnale però si interrompe poco dopo la mezzanotte del 19 giugno e da quel momento non si hanno più tracce. Questa interruzione può indicare una perdita di copertura, un guasto al dispositivo oppure un evento imprevisto che ha bloccato ogni comunicazione.

I soccorritori stanno utilizzando tutte le informazioni telefoniche per concentrare la ricerca e coordinarsi con squadre sul terreno, nella speranza di circoscrivere rapidamente il luogo in cui si trova l’escursionista.

Mezzi e tecnologie a supporto

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, insieme ai militari della Guardia di Finanza, si stanno portando nelle zone alte di val Soana per verificare le aree indicate dalle ultime segnalazioni telefoniche. Le squadre sono specializzate in operazioni di montagna e utilizzano anche mezzi specifici come droni, cani da ricerca e rilevatori GPS.

I soccorsi in azione: il dispiegamento delle squadre in quota

Il territorio è caratterizzato da boschi fitti, creste ripide e sentieri impervi. Questi aspetti complicano la ricerca, ma i soccorritori conoscono bene il territorio e procedono seguendo protocolli precisi. La priorità è trovare l’escursionista in fretta, specialmente perché sono trascorsi giorni dal momento in cui si sono perse le sue tracce.

La presenza di eventuali rifugi o punti di sosta lungo il percorso può influenzare le ricerche, in quanto è possibile che la persona abbia cercato riparo o assistenza. Ogni segnalazione raccolta dalle squadre passa attraverso un’attenta verifica, per evitare falsi allarmi e indirizzare le risorse dove servono.

La collaborazione tra tutti i soccorritori è decisiva per coprire l’area vasta, tra valle dell’Orco, val Chiusella e val Soana, tentando di interrompere al più presto l’incertezza che grava sui familiari dell’escursionista disperso.

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