Restrizioni decreto piantedosi riducono i soccorsi della geo barents, aumentano le emergenze mediche

Restrizioni decreto piantedosi riducono i soccorsi della geo barents, aumentano le emergenze mediche

Il report di Medici senza frontiere evidenzia come il decreto Piantedosi abbia ridotto i soccorsi della Geo Barents nel Mediterraneo centrale, aumentando le emergenze mediche e le interferenze della Guardia costiera libica.
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Il report di Medici Senza Frontiere denuncia come il decreto Piantedosi abbia ridotto i salvataggi in mare della nave Geo Barents, aumentando però i casi critici tra i migranti, e segnala crescenti interferenze libiche nelle operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale. - Gaeta.it

Il recente report di medici senza frontiere rivela come le restrizioni imposte dal decreto Piantedosi abbiano diminuito drasticamente il numero di persone salvate in mare dalla nave Geo Barents. Malgrado il calo dei soccorsi, cresce il numero di ricoveri medici urgenti tra i migranti, segno di un peggioramento delle condizioni dei salvati. Il documento, pubblicato il 2025, fotografa anche l’accresciuta interferenza di operatori libici nelle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale.

Calo dei soccorsi e aumento dei casi critici nel 2024

Secondo i dati raccolti da msf, il numero di persone soccorse dalla Geo Barents è passato da 4.646 nel 2023 a 2.278 nel 2024. Il calo è netto e attribuito soprattutto alle limitazioni dettate dal decreto Piantedosi, che ne condiziona le operazioni. Lo stesso report mette però in evidenza che i ricoveri medici complessivi sono saliti del 14% nello stesso arco di tempo.

Un aumento che riguarda soprattutto le emergenze, con una percentuale maggiore di migranti in condizioni facilmente definibili gravi o critiche al momento del salvataggio. Questi pazienti richiedono cure specialistiche immediate appena sbarcati a terra. La contiguità tra il calo dei soccorsi e il maggior numero di ricoveri urgenti suggerisce una situazione di maggiore pericolo durante le traversate.

Interferenze libiche nelle operazioni di salvataggio della geo barents

Il report descrive un aumento significativo delle interferenze da parte di attori libici nel trattamento delle imbarcazioni di migranti nel Mediterraneo centrale. Nel 2023, gli operatori libici hanno influito sulle operazioni Geo Barents nel 38% delle rotazioni, quota salita al 65% nell’anno successivo.

msf ha documentato 30 episodi, tra confermati e sospetti, che riguardano intercettazioni di imbarcazioni da parte della Guardia costiera libica nel solo biennio 2023-2024. Questi eventi ostacolano i soccorsi e spesso si traducono in respingimenti violenti o trasferimenti forzati verso la Libia, un paese noto per le condizioni dure nelle strutture di detenzione dei migranti.

Dati complessivi delle attività della geo barents dal 2021 al 2024

Da giugno 2021 a dicembre 2024, Geo Barents ha portato avanti un’attività intensa con numeri precisi. Le persone soccorse sono state 12.675 in totale, attraverso 190 operazioni. Durante queste missioni sono stati recuperati anche i corpi senza vita di 24 individui e sono state organizzate evacuazioni mediche di emergenza per 18 casi. Un episodio particolare riguarda la nascita di un bambino a bordo, un segno delle condizioni estreme affrontate.

Dal 2022 anche le sanzioni colpiscono la nave: 4 volte è stata bloccata con detenzioni forzate che complessivamente hanno impedito le attività per 160 giorni. Le restrizioni hanno costretto la Geo Barents a percorrere quasi 65.000 chilometri in più e a stare 163 giorni supplementari in mare, per raggiungere porti più lontani nel nord Italia.

Impatto del decreto piantedosi secondo medici senza frontiere

Secondo Juan Matias Gil, responsabile delle operazioni di ricerca e salvataggio per msf, il decreto Piantedosi rappresenta una misura sistematica e senza precedenti che ostacola la salvezza di vite in mare. “L’effetto delle sanzioni è cresciuto negli anni, riducendo sensibilmente la capacità operativa della Geo Barents.”

Il decreto non solo impone restrizioni dirette, ma ha conseguenze a catena, come aumenti dei tempi in mare e distanze da coprire, con rischi maggiori per chi è in difficoltà durante la traversata. Questi punti puntano a rendere più arduo e rischioso il soccorso, mettendo a repentaglio la vita di chi cerca aiuto.

Richieste di msf alle autorità italiane e comunità europea

msf sollecita il governo italiano a cessare le azioni che ostacolano le operazioni di soccorso in mare e sospendere le sanzioni imposte alle navi delle Ong impegnate nel salvataggio. Le condizioni di lavoro per chi opera nei salvataggi si sono fatte più difficili proprio per queste misure restrittive.

Inoltre, l’organizzazione chiede all’Unione europea e agli Stati membri di interrompere il sostegno, sia economico che materiale, alla Guardia costiera libica. L’accusa è che questi finanziamenti contribuiscano a rimpatri forzati e violazioni dei diritti delle persone intercettate lungo le rotte migratorie. msf insiste affinché si fermi ogni incentivo a respingere migranti in Libia, dove le condizioni di detenzione rappresentano un rischio per la vita.

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