La regione Liguria affronta la sfida di adeguare i propri servizi sanitari e socio sanitari alle esigenze di una popolazione particolarmente anziana. Con l’obiettivo di migliorare la vicinanza e la qualità dell’assistenza, si sta delineando un piano di riorganizzazione che punta a personalizzare gli interventi, rispondendo meglio alle necessità specifiche delle persone non autosufficienti. Questa strategia emerge all’interno di un contesto di crescente attenzione verso l’integrazione dei servizi sanitari e sociali.
La popolazione anziana in liguria e l’urgenza di nuovi modelli assistenziali
La Liguria risulta essere la regione italiana con la popolazione più anziana e dispone di un indice di vecchiaia tra i più alti in Europa. Questa realtà demografica pone problemi concreti a chi governa la sanità locale, perché aumenta la domanda di servizi capaci di seguire da vicino i pazienti fragili e con bisogno di assistenza continua. L’invecchiamento della popolazione spinge a ripensare l’organizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari, adattandoli a bisogni più articolati e differenziati.
Integrazione sanitaria e sociale secondo paolo bordon
Paolo Bordon, direttore generale del dipartimento sanità e servizi sociali della regione, ha spiegato come sia ormai indispensabile un salto verso una maggiore integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. Questo processo mira non solo a migliorare l’efficienza, ma soprattutto a rendere più facile per chi ha bisogno ricevere aiuto tempestivo e adeguato. Ciò significa anche puntare su modelli assistenziali più flessibili e personalizzati, in grado di rispondere alle diverse condizioni di fragilità e disabilità che caratterizzano molti anziani.
Leggi anche:
I risultati della liguria nei servizi sanitari: dati e confronti del rapporto crea sanità
Il XIII rapporto CREA Sanità, presentato a Roma dall’università degli studi di Roma Tor Vergata, offre un quadro dettagliato delle performance regionali in ambito sanitario per il periodo 2019-2024. La regione Liguria si posiziona con un indice di performance tra il 42 e il 48%, segno di un progresso rispetto agli anni precedenti.
Il rapporto valuta gli indicatori partendo dall’analisi dei livelli essenziali di assistenza , per misurare l’universalità e l’equità dei servizi offerti, e considera anche risultati specifici come quelli ottenuti nell’assistenza ospedaliera, nella specialistica ambulatoriale e negli interventi di prevenzione. Liguria mostra miglioramenti significativi, soprattutto nella tutela socio-sanitaria, che contribuisce a rafforzare la posizione nel ranking nazionale. Questi dati indicano comunque una strada ancora aperta verso un rafforzamento delle risposte assistenziali per i più fragili e in particolare per chi non può fare a meno di un aiuto quotidiano.
Linee guida per l’integrazione socio sanitaria futura
Di fronte a un sistema sanitario che deve tenere conto di una popolazione che invecchia rapidamente, la regione Liguria punta con decisione su un sistema integrato. Questo significa promuovere una maggiore collaborazione tra ospedali, centri di assistenza, servizi domiciliari e strutture sociali.
Un approccio unitario per migliorare l’accesso e la continuità
L’obiettivo è eliminare barriere e fratture che spesso complicano l’accesso e la continuità dell’assistenza, favorendo un approccio che considera la persona nella sua totalità e non la sua singola patologia. Il direttore Bordon ha sottolineato come questo percorso faccia parte di un lavoro duraturo, cui si dedicheranno risorse e attenzione nei prossimi anni. Le iniziative verranno costruite per rendere più semplice la vita di cittadini che soffrono di perdita di autonomia.
Adottare modelli integrati comporta anche cambiare le modalità di erogazione dei servizi, con una maggiore diffusione di assistenza domiciliare e di supporto personalizzato, elementi chiave per rispondere a bisogni complessi e variegati. La prospettiva è quella di superare gli schemi tradizionali, ampliando l’offerta in funzione delle condizioni reali delle persone.
Potenziali sviluppi e sfide nella sanità ligure per i prossimi anni
La riorganizzazione annunciata dalla regione Liguria si inserisce in un contesto di cambiamenti demografici e sociali che richiedono decisioni rapide e mirate. L’invecchiamento della popolazione si riflette in una domanda crescente di assistenza, che finora ha mostrato margini di miglioramento ma anche limiti evidenti.
Tra le sfide principali, resta quella di offrire interventi più su misura, capaci di cogliere le diverse esigenze di chi convive con disabilità o malattie croniche complesse. Il miglioramento nei dati di performance lascia intravedere qualche progresso, ma serve accrescere l’attenzione verso l’accesso ai servizi, la continuità dell’assistenza e il coinvolgimento delle reti familiari e comunitarie.
L’esperienza Ligure può rappresentare un esempio per altre regioni con situazioni demografiche simili, mostrando come il salto verso un’assistenza integrata passi tanto dalla riorganizzazione quanto dall’impegno culturale degli operatori. I prossimi anni saranno decisivi per concretizzare questa visione e assicurare a tutti, soprattutto ai più fragili, una risposta sanitaria e sociale più vicina e completa.