Regione Lazio lavora a QR code per identificare attività e specializzazioni negli studi medici privati

Regione Lazio lavora a QR code per identificare attività e specializzazioni negli studi medici privati

La regione Lazio introduce un sistema di QR code per garantire trasparenza e sicurezza negli studi medici privati, dopo la morte di una donna a Roma in uno studio non autorizzato.
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La Regione Lazio introduce un sistema di QR code per garantire trasparenza e sicurezza negli studi medici privati, permettendo ai cittadini di verificare autorizzazioni e specializzazioni, a seguito di un caso di malasanità a Roma. - Gaeta.it

Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato un progetto per migliorare la trasparenza delle attività svolte negli studi medici privati. L’obiettivo è introdurre un sistema di identificazione tramite QR code che permetta ai cittadini di conoscere in modo chiaro quali prestazioni sono autorizzate in ciascun ambulatorio e quali specialisti vi operano. La misura nasce a seguito di un drammatico episodio avvenuto a Roma, dove una donna è deceduta dopo un intervento di liposuzione in uno studio privo di autorizzazione.

Iniziativa della regione Lazio e collaborazione con l’ordine dei medici

L’idea di un QR code identificativo nasce dalla collaborazione tra la regione Lazio e l’ordine dei medici locale. L’intento è creare un provvedimento che consenta a ogni studio medico di rendere pubbliche, in modo immediato e semplice, le attività che possono essere svolte regolarmente al suo interno. Verranno anche indicate le specializzazioni di ciascun medico presente nello studio, per facilitare la scelta da parte dei cittadini e garantire maggiore sicurezza nelle cure.

Questa iniziativa punta a ridurre il rischio di interventi o trattamenti effettuati in strutture improvvisate o non autorizzate. Il QR code sarà accessibile tramite smartphone e permetterà di avere informazioni dettagliate sull’autorizzazione all’esercizio delle prestazioni mediche e sulle qualifiche professionali di chi opera nello studio. L’obiettivo è mettere nelle mani delle persone uno strumento diretto per comprendere meglio a chi si affidano.

Il caso della donna morta a torrevecchia e la mancanza di autorizzazioni

La questione della sicurezza nelle prestazioni mediche private è tornata alla ribalta dopo la morte di una donna a Roma. L’episodio si è verificato nella zona di torrevecchia, dove la donna si è sottoposta a un intervento di liposuzione in uno studio privato che, come è stato accertato, non possedeva le autorizzazioni necessarie per quella tipologia di prestazione. L’intervento ha avuto esito tragico e ha scatenato un acceso dibattito sulle misure di controllo degli studi medici.

Questo caso ha evidenziato come l’assenza di una regolamentazione efficace o di strumenti chiari di identificazione possa mettere a rischio la salute dei cittadini. Gli accertamenti successivi hanno confermato che lo studio in questione operava fuori dalle norme vigenti, senza la registrazione necessaria. La mancanza di trasparenza su tali criticità ha alimentato la volontà di introdurre soluzioni come quella del QR code per evitare il ripetersi di simili eventi.

Come i cittadini potranno usare il QR code per informarsi sugli studi medici

Il QR code che sarà introdotto fungerà da “etichetta digitale” per ogni studio medico. Attraverso una semplice scansione con il cellulare, chiunque potrà visualizzare un profilo della struttura con tutti i dettagli rilevanti. Tra le informazioni presenti ci saranno le specializzazioni dei medici, i tipi di prestazioni autorizzate, e la conferma dell’iscrizione all’albo dell’ordine dei medici.

In pratica, quando un cittadino deciderà di rivolgersi a uno studio privato, potrà verificare facilmente se l’ambulatorio è qualificato per effettuare il trattamento che richiede. Questo ridurrà il rischio di rivolgersi a operatori privi di autorizzazione o di affidarsi a strutture non controllate. Il sistema è pensato per risultare semplice, immediato e accessibile a tutti, senza complicazioni burocratiche.

Impatto atteso e prossimi passi nella regolamentazione delle attività mediche private

L’introduzione del QR code rappresenta un passo concreto verso la tutela della salute pubblica nel contesto delle prestazioni private. La regione Lazio, impegnata nel progetto, punta a definirne presto i dettagli normativi e tecnici in collaborazione con l’ordine dei medici. Ci sarà poi la fase di implementazione graduale negli studi della regione, con verifiche periodiche per aggiornare le informazioni.

Questo sistema costituirà un modello utile anche per altre regioni che affrontano problemi simili nella gestione e controllo delle attività sanitarie private. Nel frattempo, le autorità continueranno a monitorare la qualità delle strutture e a intervenire in caso di irregolarità. L’emergenza legata al caso di torrevecchia ha richiesto un intervento immediato, che ora si concretizza in un progetto con ricadute dirette sulle tutele dei pazienti.

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