Regione friuli venezia giulia approva nuove norme per ridurre le rette dei servizi per la prima infanzia e velocizzare i contributi

Regione friuli venezia giulia approva nuove norme per ridurre le rette dei servizi per la prima infanzia e velocizzare i contributi

La giunta del Friuli Venezia Giulia semplifica l’accesso ai contributi per le rette dei servizi educativi under 3, ampliando le esenzioni Isee e velocizzando le procedure su impulso di Alessia Rosolen.
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La giunta del Friuli Venezia Giulia ha approvato una delibera che semplifica l’accesso ai contributi per ridurre le rette dei servizi educativi per bambini under 3, ampliando le esenzioni dall’Isee e velocizzando le procedure a sostegno delle famiglie. - Gaeta.it

La giunta del friuli venezia giulia ha varato una delibera che modifica le regole per la ripartizione del fondo destinato a ridurre le rette dei servizi educativi per i bambini under 3. Le novità puntano a semplificare le procedure di accesso ai contributi e ad ampliare le categorie di famiglie esentate dall’obbligo di presentare l’Isee. Questi interventi nascono dalla volontà dell’assessore all’istruzione e famiglia, alessia rosolen, di alleggerire le famiglie dal peso economico delle rette educative e rendere più rapida la concessione degli aiuti.

Semplificazioni per l’erogazione dei contributi

La delibera, approvata in via preliminare dalla giunta regionale, introduce cambiamenti importanti nel regolamento che definisce i criteri per distribuire i fondi destinati a diminuire le rette dei servizi per la prima infanzia. I servizi coinvolti sono quelli erogati da enti pubblici, privati accreditati e soggetti del privato sociale.

Tra le modifiche più rilevanti figura la semplificazione delle modalità di erogazione dei contributi. Queste novità dovrebbero permettere un iter più snello, diminuendo l’onere burocratico per le famiglie e per gli enti gestori. La delibera mira quindi a garantire un accesso più rapido alle risorse, riducendo i tempi di attesa tra richiesta e assegnazione del beneficio.

Nuove categorie esentate dalla presentazione dell’isee

Si prevede inoltre l’inclusione di nuove categorie di beneficiari esentati dalla presentazione dell’Isee. In particolare si considera la situazione dei genitori vedovi, che finora erano tenuti a fornire la documentazione anche in casi particolari di perdita del coniuge. La modifica ha valore sia sociale che pratico, perché riconosce condizioni di difficoltà familiare e facilita il ricorso ai servizi educativi per i piccoli.

Le parole di alessia rosolen sull’intervento

alessia rosolen ha chiarito che queste novità vogliono rafforzare il sostegno della regione alle famiglie, rendendolo più efficace e concreto. “Il doppio obiettivo è abbattere le rette in modo più significativo e velocizzare le procedure.” Questo per evitare che lungaggini amministrative ritardino l’accesso alle agevolazioni, un problema spesso segnalato da nuclei con redditi bassi o in situazioni di fragilità.

L’assessore ha anche evidenziato come la semplificazione contribuirà ad alleggerire il carico gestionale e operativo degli enti che si occupano di erogare le agevolazioni. Si tratta quindi di un miglioramento che riguarda sia chi riceve il contributo, sia chi lo gestisce. Secondo rosolen, queste modifiche rappresentano un passo avanti per assicurare a tutti i bambini la possibilità di usufruire dei servizi educativi fin dalla primissima infanzia.

Passaggi formali per l’approvazione definitiva

Dopo il via preliminare in giunta, la delibera passa ora al consiglio delle autonomie locali per il parere. Questo passaggio è obbligatorio per il confronto con i rappresentanti delle realtà locali coinvolte nell’attuazione delle politiche sui servizi educativi. Il consiglio potrà formulare osservazioni e suggerimenti prima che il testo sia approvato in via definitiva.

Il procedimento conferma l’attenzione della regione verso una gestione partecipata delle risorse e dei regolamenti, in modo da considerare anche le esigenze e i punti di vista dei comuni e degli altri enti territoriali. Solo dopo questo passaggio il nuovo regolamento potrà entrare in vigore e dare effetti concreti alle famiglie.

Con queste modifiche, il friuli venezia giulia punta a garantire un accesso più rapido e semplice ai servizi educativi per la prima infanzia, sostenendo con più efficacia chi affronta spese elevate per la cura e la crescita dei bambini piccoli. La fase successiva dipenderà dall’esito del confronto con il consiglio delle autonomie locali e dalla concreta applicazione sul territorio.

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