Oggi, lunedì 27 gennaio 2023, Re Carlo del Regno Unito è stato protagonista di un evento storico in Polonia, segnando la sua prima visita al sito di Auschwitz-Birkenau come sovrano britannico. Questa visita si inserisce nel contesto dell’80° anniversario della liberazione del famoso campo di concentramento, un’occasione che assume un significato profondo e personale per il monarca. Re Carlo parteciperà a una cerimonia commemorativa insieme a sopravvissuti dell’Olocausto e dignitari di vari paesi.
Il programma della cerimonia commemorativa
L’agenda di Re Carlo prevede una serie di incontri significativi. Prima della cerimonia ufficiale presso il museo e memoriale di Auschwitz, il re incontrerà membri della comunità locale a Cracovia. Questo momento evidenzia l’intenzione del monarca di connettersi con le persone e riconoscere l’importanza della memoria collettiva. In un’altra parte del Regno Unito, il Principe William rappresenterà la famiglia reale in una cerimonia dedicata a Londra per il Giorno della Memoria.
Al momento della cerimonia, Re Carlo varcherà il cancello del campo, passando sotto la tristemente nota frase “Arbeit Macht Frei“, simbolo degli orrori commessi durante il regime nazista. Durante la sua visita, il re avrà l’opportunità di osservare oggetti personali confiscati alle vittime, un potente promemoria della sofferenza umana. Il sovrano deporrà una corona di fiori in onore delle vittime nel luogo conosciuto come “Muro della Morte”, eseguendo un gesto di rispetto che rappresenta un momento significativo di commemorazione.
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L’evento non è solo una cerimonia formale; per Re Carlo, è descritto come un “pellegrinaggio” personale. La visita offre l’opportunità di ascoltare storie dai sopravvissuti, che hanno deciso di partecipare all’evento. Si prevede la presenza di circa 50 sopravvissuti, un numero ridotto rispetto ai 300 di dieci anni fa, evidenziando il passare del tempo e la necessità di preservare la memoria storica.
Significato dell’anniversario per Re Carlo
Re Carlo ha espresso il forte desiderio di essere presente a questa commemorazione affermando che è “molto importante” farlo per l’80° anniversario. Una fonte vicina alla corte ha rivelato che questo evento rappresenta per lui una tappa fondamentale, sia per la sua volontà di onorare le storie di sofferenza che ha ascoltato nel corso degli anni, sia per riflettere su ciò che è accaduto nei luoghi in cui si consumarono atrocità.
L’importanza dell’evento viene ulteriormente ribadita dalle parole di Karen Pollock, amministratore delegato dell’Holocaust Educational Trust, che ha sottolineato come la presenza del re elevi l’evento a un’importanza globale e sottolinei il suo significato. Secondo Pollock, questa visita non solo offre riconoscimento alle vittime, ma serve anche a educare le generazioni future su quanto avvenuto, affinché le lezioni del passato non vengano dimenticate.
I partecipanti e il formato della cerimonia
Alla cerimonia del pomeriggio parteciperanno diversi leader mondiali, tra cui il Presidente Sergio Mattarella, il Presidente francese Emmanuel Macron, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il Cancelliere Olaf Scholz. È prevista anche una importante rappresentanza delle famiglie reali di Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Spagna.
Un aspetto particolare della cerimonia è che non è consentito alcun intervento politico; solo i sopravvissuti avranno l’opportunità di parlare, mettendo in primo piano le loro esperienze e storie di vita. L’intento è quello di mantenere la centralità della memoria e della testimonianza diretta per sensibilizzare sull’Olocausto. In questo contesto, le parole del premier britannico Keir Starmer hanno risuonato forti, richiamando l’attenzione sull’importante dovere di ricordare le vittime e di combattere contro l’odio e la discriminazione nel presente.
L’80° anniversario della liberazione di Auschwitz non è solo un momento di riflessione storica, ma un richiamo a tutti noi a continuare a combattere contro l’ingiustizia e a mantenere viva la memoria delle vittime del passato.