Il re carlo III si appresta a festeggiare il suo compleanno con la consueta parata trooping the colour a Londra, prevista per questo fine settimana. Questa cerimonia si svolge ogni anno il secondo sabato di giugno per celebrare l’anniversario ufficiale del sovrano del Regno Unito. Sebbene carlo III sia nato il 14 novembre, data in cui festeggerà in privato i suoi 77 anni, festeggia pubblicamente a giugno. Questa doppia celebrazione ha radici storiche e una motivazione pratica legata al clima britannico.
Il senso della doppia celebrazione del compleanno reale nel regno unito
Il re carlo III non è l’unico monarca britannico a festeggiare due volte il proprio compleanno. La tradizione ha basi antiche ed è strettamente legata alla volontà di assicurare condizioni meteo favorevoli per celebrazioni all’aperto. Il primo trooping the colour risale al regno di re carlo II, dal 1660 al 1685. Nonostante la nascita ufficiale del sovrano fosse in un determinato periodo, la cerimonia viene celebrata in estate, quando in Gran Bretagna è più probabile trovare giornate soleggiate e miti.
Origine della data fissa della parata
Fu nel 1748 che la parata venne stabilita come evento annuale per commemorare il compleanno del sovrano, divenendo una data fissa con l’ascesa al trono di Giorgio III nel 1760. La tradizione prese la forma attuale durante il regno di Edoardo VII , nato a novembre. Questi giudicò inadatto il mese autunnale, troppo freddo e piovoso, per una celebrazione all’aperto con una grande partecipazione popolare. Nel suo regno, lo spostamento ufficiale verso maggio o giugno divenne norma per garantire condizioni atmosferiche più favorevoli.
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Come la tradizione è cambiata con i monarchi successivi
La tradizione dei due compleanni si mantenne anche nei regni successivi. Giorgio V, nato il 3 giugno, festeggiò un solo compleanno ufficiale nel mese estivo. Tuttavia comune a chi è nato in alcuni mesi diversi fu la pratica di un compleanno ufficiale estivo. Giorgio VI, nato a dicembre, tornò a promuovere la doppia celebrazione, in estate per la cerimonia pubblica e in inverno per quella privata. Questo schema è stato seguito anche da Elisabetta II per tutta la sua lunghissima reggenza.
Il fatto che alcuni monarchi abbiano compleanni reali in estate ha portato a una possibile riduzione della doppia celebrazione nel futuro immediato. Il principe william, nato il 21 giugno, potrebbe limitarsi a un solo compleanno quando diventerà re, poiché conviene molto che la ricorrenza reale cada in estate, senza la necessità di una seconda data. Lo stesso si prevede per il principe george nato il 22 luglio, che continuerà questa linea scegliendo una ricorrenza unica pubblica e ufficiale.
L’impatto della tradizione sul calendario degli eventi reali
Il trooping the colour rappresenta uno degli appuntamenti più importanti nel calendario reale britannico e richiama pubblico e media da tutto il mondo. L’evento sfrutta non solo la presenza ufficiale del sovrano ma anche le forze armate che sfilano con le loro bandiere, ripetendo una pagina storica molto antica. La necessità di un clima stabile per questo raduno coinvolge migliaia di persone, tra pubblico e organizzatori.
Nel periodo autunnale, la probabilità di maltempo aumenta sensibilmente nel Regno Unito, con temperature più basse e precipitazioni frequenti. Questo rende difficile garantire lo svolgimento regolare della cerimonia e un vero momento di festa pubblica. La scelta di celebrare il compleanno ufficiale durante l’estate migliora la logistica e favorisce la partecipazione popolare e internazionale. Migliaia di turisti e appassionati seguono le parate a Londra, contribuendo a nutrire l’interesse per l’immagine pubblica della monarchia in un clima più favorevole.
La doppia data festiva è, insomma, figlia di un’esigenza che ha attraversato più secoli e diverse generazioni. Allo stesso tempo è destinata a modificarsi nei prossimi decenni, man mano che nuovi sovrani con compleanni estivi prenderanno il posto dei predecessori. Il re carlo III sarà così l’ultimo a mantenere questa doppia celebrazione, almeno nel breve periodo, prima che la tradizione si adatti nuovamente alla realtà dei fatti.