L’ultimo Osservatorio Giovani e Sessualità, curato da Durex con Skuola.net, mette in luce la persistente diffidenza dei giovani italiani verso l’uso regolare del preservativo. I motivi sono molteplici e si intrecciano tra tabù culturali, insicurezze personali e carenze nell’educazione affettiva. A Milano è stato presentato un nuovo modello di preservativo pensato per superare alcune di queste barriere, aprendo un dibattito più ampio sulle relazioni intime giovanili.
Abitudini e percezioni dei giovani sull’uso del preservativo nel 2024
Secondo il report diffuso nel 2024, solo il 44% dei giovani utilizza abitualmente il preservativo durante i rapporti sessuali. Questa percentuale evidenzia un calo rispetto agli anni precedenti e sottolinea un problema che riguarda la sicurezza oltre che il benessere sessuale. Un quarto dei giovani intervistati dichiara di evitare il preservativo perché lo considera un ostacolo al piacere, associandolo a una riduzione delle sensazioni o a un’interruzione del momento intimo.
Questi dati raccontano una realtà in cui percezioni e convinzioni sulle modalità di vivere la sessualità influenzano le scelte quotidiane. La sensazione di imbarazzo, presente nel 31,1% dei casi, deriva da una difficoltà nel comunicare apertamente sia con il partner che con figure di riferimento. Nel 13,4% dei casi, la mancanza di adulti disponibili a parlare di sesso spinge i giovani a cercare informazioni autonomamente, soprattutto online. Qui però spesso si trovano contenuti fuorvianti che non aiutano a chiarire dubbi o a sfatare pregiudizi.
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Il dato più preoccupante riguarda proprio la formazione sessuale e affettiva. Le lacune in questo ambito alimentano miti e false credenze che condizionano negativamente le scelte dei ragazzi. Molti continuano a vedere il preservativo solo come un elemento medico, non come uno strumento che può integrare piacere e sicurezza.
Pressioni sociali e immaginario sulla sessualità giovanile
Filippo Nimbi, psicologo clinico e psicosessuologo, chiarisce che i giovani spesso vivono la sessualità come un “esame” sociale da superare. La necessità di piacere all’altro e di essere all’altezza delle aspettative aumenta ansie e insicurezze. In questo scenario, il preservativo viene percepito come un fastidio, piuttosto che come un supporto. Alcuni credono che renda più difficile l’erezione o che riduca la spontaneità del momento.
Questi sono però falsi miti, difficili da sfatare perché mancano spazi di confronto e una guida adeguata. In famiglia così come a scuola, il dialogo sulla sessualità resta spesso insufficiente o del tutto assente. L’imbarazzo e la paura di rovinare l’atmosfera spingono molte persone a evitare di parlare del preservativo con il partner, rimandando così decisioni che riguardano salute e rispetto reciproco.
Si assiste a un circolo vizioso in cui la mancanza di comunicazione alimenta insicurezze e equivoci. La diffusione di informazioni errate, spesso veicolate da fonti non attendibili, aggrava la situazione. Per questo servirebbero ambienti in cui poter affrontare la sessualità con meno tabù e più chiarezza, così da permettere ai giovani di esplorare le proprie esperienze con serenità e consapevolezza.
Educazione sessuale e affettiva: ostacoli e necessità nel contesto italiano
L’educazione sessuale e affettiva è un terreno ancora poco coperto in molte scuole italiane. Il confronto con genitori e insegnanti si limita spesso a pochi cenni, lasciando larghi spazi di silenzio attorno a temi essenziali per la salute dei ragazzi. Senza un’adeguata preparazione, i giovani non comprendono appieno il ruolo del preservativo e tendono a svalutarne la funzione oltre la protezione da malattie e gravidanze indesiderate.
Nimbi evidenzia che invece il preservativo può rendere più liberi da paure e ansie, dando la possibilità di godere delle relazioni sessuali con maggiore relax e sicurezza. Il tabù di cui è ancora circondato limita l’opportunità di costruire dialoghi aperti tra partner, che sono alla base del rispetto reciproco e di un’esperienza positiva. La mancanza di confronto inoltre alimenta diffidenze e imbarazzo.
La comunicazione aperta su questi temi sarebbe utile anche per il benessere emotivo, perché aiuta i giovani a familiarizzare con i propri desideri e a riconoscere i limiti. Questo facilita l’adozione di scelte consapevoli, riducendo i rischi di situazioni spiacevoli o dolorose. Lo studio sottolinea come un clima di dialogo e ascolto rappresenterebbe un cambio importante nella cultura intorno alla sessualità giovanile.
Presentazione a milano del preservativo ultra-sottile nude sensation
A Milano è stato presentato un nuovo modello di preservativo sviluppato da Durex, chiamato Nude Sensation. Questo prodotto punta a superare gli ostacoli percepiti all’uso del preservativo tradizionale, grazie a uno spessore ridotto e un’aderenza studiata per favorire una maggiore sensibilità. L’iniziativa nasce proprio dalla lettura delle tendenze emerse dall’Osservatorio Giovani e Sessualità.
Durante un talk moderato da Marina Socrate, content creator e conduttrice, si è discusso di sessualità e intimità tra i giovani, mettendo sotto la lente le difficoltà di dialogo e le paure legate all’uso del profilattico. Durex ha sottolineato che il preservativo non è solo uno strumento di protezione individuale, ma anche un segno di rispetto per sé stessi e per il partner, oltre a una forma di responsabilità.
Il brand ha scelto la cantautrice Gaia come portavoce per rivolgersi alle nuove generazioni. Il motto associato, “tutto ciò che senti è il tuo partner”, vuole riportare l’attenzione sulla relazione e sulla condivisione, partendo dalla sensazione tattile e dal contatto. L’obiettivo è rendere il preservativo un alleato naturale e non un elemento di disturbo nell’intimità, fornendo così un impulso positivo alla sicurezza e alla consapevolezza dei giovani.