Rapporti tesi a Palermo, assessore Ferrandelli aggredito mentre difende il barista di via Alloro

Rapporti tesi a Palermo, assessore Ferrandelli aggredito mentre difende il barista di via Alloro

L’assessore Fabrizio Ferrandelli interviene per difendere il titolare Rosario Napoli durante un’aggressione in un bar di via Alloro a Palermo, chiedendo alle autorità misure urgenti per garantire sicurezza e ordine nel quartiere.
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L’assessore di Palermo Fabrizio Ferrandelli ha fermato un’aggressione in un bar di via Alloro, difendendo il titolare e denunciando i responsabili per garantire sicurezza nel quartiere. - Gaeta.it

L’assessore comunale di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, è stato coinvolto in un’aggressione avvenuta giovedì scorso in un bar di via Alloro. L’intervento di Ferrandelli è scaturito nel tentativo di difendere il titolare del locale e suo padre, riducendo un episodio che poteva degenerare in un caso di cronaca nera. Le autorità, dopo aver individuato i responsabili, chiedono un intervento rapido per garantire la sicurezza del quartiere.

L’aggressione e la reazione di ferrandelli

Fabrizio Ferrandelli è intervenuto durante una rissa scoppiata in un bar di via Alloro, a Palermo, dove sei persone avevano sopraffatto il titolare del locale, Rosario Napoli. Il pestaggio si è manifestato con lancio di sgabelli e momenti di alta tensione, ma grazie alla pronta azione dell’assessore, la situazione non è degenerata in tragedia. Ferrandelli ha riportato solo alcune contusioni minori.

L’assessore, parlando con l’agenzia Adnkronos, ha spiegato che la sua decisione di intervenire è stata dettata dal desiderio di impedire che la violenza peggiorasse. Ha anche sottolineato il valore etico della sua generazione, cresciuta con esempi di lotta contro le ingiustizie e con un forte senso civico. Allo stesso tempo, ha allertato le forze dell’ordine chiamando il numero unico dell’emergenza.

L’importanza di non girarsi dall’altra parte

Il racconto di Ferrandelli mostra l’importanza di non girarsi dall’altra parte di fronte a episodi di violenza e illegalità, soprattutto in una città come Palermo dove molte persone lavorano e scommettono sul turismo e la sicurezza urbana. Lo sforzo di difendere il titolare del bar rappresenta anche la volontà di tutelare le realtà locali che resistono ad azioni di prevaricazione.

I protagonisti dell’aggressione e le denunce

Secondo Ferrandelli, i responsabili dell’aggressione appartengono a una famiglia conosciuta in zona, tra cui il capofamiglia e i suoi figli, anche minori. L’assessore ha spiegato di averli denunciati senza esitazioni, per tutelare centinaia di cittadini dagli abusi di poche “mele marce“. La squadra mobile di Palermo, in particolare la sezione Falchi, ha collaborato all’identificazione dei soggetti coinvolti, evidenziando un impegno significativo nella gestione dell’episodio.

Ferrandelli ha descritto il gruppo come abituato a “girare per i locali e negozi della zona senza pagare o cercando di ‘giocare sul prezzo’“, oltre a comportarsi in modo molesto. Questa situazione crea tensioni nella comunità, soprattutto tra gli operatori che cercano di valorizzare il territorio. La presenza di uno degli aggressori, recentemente uscito dal carcere e sottoposto a misure di prova, solleva dubbi sulla sua effettiva osservanza della legge e merita un intervento delle autorità per evitare ulteriori disordini.

Comportamento molesto e tensioni nel quartiere

La descrizione del gruppo rivela una problematica radicata che mina la convivenza civile e rischia di compromettere l’attività di chi lavora onestamente nel quartiere.

Le richieste per la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio

L’assessore Ferrandelli ha ribadito la necessità di interventi rapidi da parte delle forze dell’ordine per assicurare alla giustizia i responsabili dell’aggressione e tutelare chi lavora onestamente nel quartiere. Ha sottolineato come la zona sia frequentata da cittadini che si impegnano per la crescita economica e turistica di Palermo, e che non debbano subire minacce o abusi da parte di pochi individui riconosciuti.

La richiesta riguarda la protezione della comunità da comportamenti illeciti che compromettono la sicurezza e l’immagine della città. Non a caso, Ferrandelli ha evidenziato che questi episodi rischiano di offuscare il lavoro svolto da chi vuole valorizzare le bellezze e le opportunità locali. L’attivazione delle istituzioni è vista come passaggio fondamentale per ristabilire l’ordine e rassicurare i residenti e i turisti.

Intervento diretto per la convivenza civile

Le autorità stanno seguendo il caso con attenzione e si aspettano sviluppi nelle prossime settimane. Nel frattempo, l’intervento di Ferrandelli rimane un esempio di impegno diretto nella tutela dei cittadini e della convivenza civile, in una città che continua a confrontarsi con sfide complesse sul fronte della sicurezza.

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