Nella serata del 30 giugno 2025 a pescara, un ragazzo italiano è stato vittima di una rapina in strada. Il fatto è avvenuto in via lago di capestrano intorno alle 23:45. La reazione pronta delle forze dell’ordine ha permesso di bloccare i sospetti e recuperare il telefono rubato. Ecco i dettagli dell’intervento e come si sono svolti i fatti.
La rapina in strada: cosa è successo a via lago di capestrano
Il giovane italiano si trovava seduto su una panchina mentre guardava il telefono, intento a leggere messaggi sui social. In quel momento due uomini di origine straniera si sono avvicinati, mostrandosi decisi. Uno dei rapinatori si è piazzato davanti alla vittima, controllando l’intorno per evitare testimoni o interventi, mentre l’altro ha fatto un commento sul cellulare dicendo “Che bello quel telefono” e con un gesto improvviso lo ha strappato dalle mani del ragazzo.
Reazione della vittima e fuga dei rapinatori
La vittima ha cercato di reagire, provando a riprendersi il dispositivo. Ma uno dei due uomini non ha esitato a spintonarlo con forza al petto, facendolo cadere dalla panchina. A quel punto i due rapinatori si sono dati alla fuga con il telefono in mano. L’intera scena è durata pochi minuti ed è stata decisamente violenta, a lasciare la vittima shockata e con dolori al torace.
Leggi anche:
L’intervento dei carabinieri e l’arresto dei sospetti
Dopo la rapina, il giovane ha incrociato una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di pescara, che stava pattugliando la zona. Ancora scosso, ha raccontato l’accaduto e descritto dettagliatamente i due aggressori. I militari hanno quindi attivato subito le ricerche nella zona.
I carabinieri hanno individuato i due sospetti vicino a un edificio. All’avvicinarsi della pattuglia, i due hanno provato a nascondersi tra cespugli di un’area degradata, nota per essere frequentata da persone con problemi di tossicodipendenza. I militari hanno però trovato subito i due e li hanno fermati.
Riconoscimento e perquisizione
Dopo il fermo, gli uomini sono stati portati in caserma. La vittima li ha riconosciuti come gli aggressori. La perquisizione ha dato riscontro alla denuncia: nelle tasche di uno dei due, un 26enne, è stato trovato il cellulare con la cover originale e il codice fiscale della vittima all’interno.
Il recupero del telefono e le condizioni della vittima
Il telefono sottratto è stato restituito subito al proprietario dopo la verifica. Il ragazzo ha poi riferito di provare dolore al torace, causato dalla spinta violenta subita durante la rapina. Sul posto è intervenuto il personale medico del 118 per soccorrerlo. L’uomo ha rifiutato il trasporto in ospedale, ma è stato comunque assistito per i controlli necessari sul momento.
Queste azioni tempestive hanno permesso anche di avviare le procedure giudiziarie contro gli arrestati. Il recupero del telefono rappresenta un punto importante per la vittima e per le indagini.
Le conseguenze legali per i due arrestati
I due uomini fermati sono stati condotti presso la casa circondariale di pescara su ordine dell’autorità giudiziaria. Entrambi sono accusati di rapina aggravata in concorso. Nonostante la custodia cautelare, restano presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
La rapina in strada a pescara mostra come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa portare a risultati rapidi nelle indagini. Il caso sarà seguito dai tribunali per definire le responsabilità e le sanzioni.