Rallentamenti in Borsa: Le fluttuazioni europee e le implicazioni internazionali

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Rallentamenti in Borsa: Le fluttuazioni europee e le implicazioni internazionali - Gaeta.it

Armando Proietti

25 Febbraio 2025

Le Borse europee mostrano un rallentamento dopo un’apertura contrastata negli Stati Uniti. Gli investitori si concentrano sulle ultime azioni statunitensi per favorire la pace in Ucraina e le nuove misure sui dazi. Contestualmente, l’emergere di un nuovo coronavirus scuote il settore farmaceutico, creando ulteriori incertezze. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza contro il dollaro, scambiando a 1,0503.

L’andamento dei mercati europei

L’indice Stoxx 600, che misura la performance delle azioni europee, segna un incremento dello 0,5%. Tra i principali listini, Madrid si distingue con un +1,2%, mentre Milano mostra un più contenuto +0,7%. Francoforte, al contrario, guadagna uno modesto +0,3%, mentre Parigi si mantiene stabile con un +0,01%. La crescita del Vecchio continente è trainata principalmente dal comparto bancario, che avanza del 2,1%, sostenuto da aspettative di una pausa nei tassi da parte della Banca Centrale Europea . La farmaceutica segue a ruota, con un incremento del 1,5%, mentre le utility guadagnano terreno con un +0,6%. Il calo del prezzo del gas, sceso del 3,8% a 45,34 euro al megawattora, contribuisce a questo andamento positivo. Nonostante i dati favorevoli, il settore dell’energia aumenta solo dello 0,3%, in parte a causa della flessione del petrolio: il Wti è sceso dello 0,75% a 70,17 dollari al barile, con il Brent che si attesta a 74,16 dollari, in calo dello 0,8%.

Rendimenti e spread sul mercato dei titoli di stato

Il mercato dei titoli di Stato registra un leggero calo nei rendimenti. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si stabilizza a 113 punti base, mentre il tasso del decennale italiano si attesta al 3,58%. Dall’altra parte, il tasso del Bund tedesco si trova a un livello del 2,45%. Questi numeri suggeriscono un certo ottimismo nei confronti della stabilità economica dell’area euro, nonostante le preoccupazioni geopolitiche e sanitarie.

Focus sulle banche italiane a Piazza Affari

A Piazza Affari le banche si mettono in evidenza, catalizzando l’attenzione degli investitori grazie a una promozione da parte di Morgan Stanley. Mps svetta con un +4,4%, raggiungendo 6,91 euro, mentre è in fase di trattativa con Mediobanca, che avanza del 1,8% a 16,86 euro. La Popolare Sondrio segue, registrando un +3% a 10,66 euro, fortemente sostenuta dall’offerta di Bper, che cresce del 2,8% a 7,16 euro. Anche Unipol, un importante azionista di entrambe le banche, segna un +2% toccando 14,04 euro. Unicredit prosegue la sua corsa con un +2,2%, arrivando a 49,05 euro, mentre Banco Bpm cresce del 1,9% a 9,35 euro. Intesa Sanpaolo, non da meno, guadagna un +2% a 4,63 euro, segno di un’ampia fiducia nel settore.

Oscillazioni tra le azioni: situazione di alcuni titoli

Nel listino principale emergono note di difficoltà per alcuni titoli. Prysmian e Moncler mostrano un calo significativo, registrando entrambi un -2,9%. Anche il colosso della tecnologia Stm non sorride, con un decremento del 2,7%, in parte per via di una class action negli Stati Uniti. I reclami sono stati presentati a seguito di informazioni ritenute fuorvianti in relazione a un profit warning. Questi sviluppi evidenziano le tensioni esistenti nei mercati, amplificando l’attenzione su un contesto già complesso a livello globale.

Queste dinamiche segnano una giornata di fluttuazioni e attese nel panorama europeo, riflettendo l’incertezza economica e geopolistica attuale, oltre alla reazione dei mercati a eventi esterni e interni.