Ragazzo di 15 anni morso da vipera in val grande: intervento rapido evita conseguenze gravi

Ragazzo di 15 anni morso da vipera in val grande: intervento rapido evita conseguenze gravi

Un ragazzo di 15 anni morso da una vipera vicino al laghetto di Cantoria in val Grande viene soccorso rapidamente dal soccorso alpino e trasportato alle Molinette di Torino in condizioni stabili.
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Un ragazzo di 15 anni è stato morso da una vipera durante un’escursione in Val Grande; grazie all’intervento rapido del soccorso alpino e dei sanitari, è stato trasportato in ospedale in condizioni stabili. - Gaeta.it

Nel cuore della val grande, una giornata di escursione si è trasformata in una emergenza quando un ragazzo di 15 anni è stato morso da una vipera vicino al laghetto di Cantoria. L’incidente, avvenuto nei boschi sopra la località Villa, ha richiesto un soccorso tempestivo e coordinato per garantire la sicurezza del giovane. Il comportamento lucido del ragazzo e l’intervento immediato dei soccorritori hanno impedito che l’episodio si concludesse con conseguenze più serie.

Soccorso alpino e coordinamento dei soccorsi sanitari

Appena allertati, i soccorsi si sono mossi rapidamente. Dalla centrale del 118 è stata inviata un’eliambulanza dotata di personale medico e infermieristico specializzato pronto a intervenire sul posto più impervio. Contemporaneamente, dalla sede del soccorso alpino di Forno Alpi Graie sono partiti i volontari per raggiungere il giovane via terra. La sinergia tra questi due interventi ha permesso ai soccorritori di arrivare sul luogo del morso secondo una logistica efficiente e rapida.

Il punto in cui è avvenuto il morso, a poca distanza dal laghetto Cantoria, si trova in territorio montano complesso. I volontari del soccorso alpino hanno raggiunto il ragazzo e si sono occupati delle prime cure, effettuando una stabilizzazione in attesa del trasporto verso l’ospedale. Dopo aver ricevuto le prime cure sul posto, il ragazzo è stato trasportato con l’eliambulanza alle Molinette di Torino, struttura specializzata in emergenze di questo tipo.

Il morso di vipera durante l’escursione in val grande

L’episodio è accaduto mentre il ragazzo camminava lungo un sentiero boschivo sopra il laghetto di Cantoria. Mentre si trovava in area naturale, è stato raggiunto da una vipera che lo ha morso. Questi serpenti sono noti per il loro veleno, considerato pericoloso soprattutto se iniettato in quantità significativa. Subito dopo il morso, il ragazzo ha avvertito dolore e paura, ma è riuscito a mantenere la calma necessaria per scendere a piedi fino al paese vicino e chiamare i soccorsi. Questo gesto, pur sotto stress, è risultato decisivo per avviare la macchina dei soccorsi in pochi minuti.

L’area boschiva della val grande è spesso frequentata da escursionisti e appassionati di montagna, e la presenza di vipere, specie protetta, è piuttosto comune. Incidenti di questo tipo, pur rari, possono verificarsi soprattutto con il periodo più caldo, quando gli animali si muovono di più. In questo caso, il ragazzo si trovava in una zona conosciuta ma isolata, dove il tempestivo intervento ha evitato complicazioni.

Cosa significa un “morso secco”

All’ospedale, i medici hanno esaminato attentamente il morso e lo stato di salute del giovane. Le prime valutazioni indicano si sia trattato di un “morso secco”. Questo termine indica che il serpente non ha iniettato veleno o ne ha rilasciato una quantità minima, insufficiente a causare gravi effetti tossici. Episodi del genere non sono rari tra i viperidi: spesso i rettili in fase difensiva mordono senza avvelenare, probabilmente per risparmiare veleno o perché l’aggressione non è finalizzata a una predazione.

Il veleno della vipera può scatenare shock anafilattico, rigonfiamenti intensi, collasso circolatorio e altre complicazioni invalidanti. Per questo motivo, l’assenza di veleno oppure una dose molto bassa ha permesso una gestione meno critica del caso. Il ragazzo è stato comunque tenuto sotto osservazione al pronto soccorso torinese per monitorare eventuali effetti tardivi.

Prevenire i rischi durante le escursioni in aree con vipere

L’episodio accaduto in val grande richiama l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali per chi si muove nei boschi e nelle zone isolate. Le vipere sono animali selvatici ormai ben radicati in vari ambienti montani e boschivi, dove vivono in modo naturale e sono protette dalla legge. La presenza di escursionisti nei loro territori è frequente soprattutto con temperature più alte.

È necessario affrontare ogni passeggiata con equipaggiamento adeguato: scarpe chiuse, pantaloni lunghi e un atteggiamento vigile sui sentieri. Rimanere su percorsi segnati riduce sensibilmente i rischi di incontri pericolosi. Nel caso in cui si avvicini una vipera, mantenere la calma ed evitare movimenti bruschi è fondamentale per non provocare l’animale. In situazioni di morso, non bisogna tentare interventi fai da te ma chiamare subito i soccorsi e, se possibile, allontanarsi lentamente senza correre.

Le autorità locali e i volontari del soccorso alpino ricordano che l’atteggiamento prudente e informato evita incidenti gravi. L’incidente in val grande rappresenta una testimonianza del valore della preparazione e della prontezza sia di chi si avventura nella natura sia di chi interviene nelle emergenze.

Ringraziamenti per il soccorso in val grande

Al pronto soccorso e al soccorso alpino è stato riconosciuto un ruolo fondamentale nel gestire l’imprevisto senza danni maggiori. I famigliari del ragazzo hanno voluto esprimere gratitudine ai volontari del soccorso alpino di Forno Alpi Graie, ai sanitari del 118 e a tutto il personale coinvolto nella rete d’emergenza. In territori difficili come quelli montani, la collaborazione fra più soggetti professionali si dimostra indispensabile per garantire un intervento veloce e sicuro.

L’evento si è chiuso con il ragazzo in condizioni stabili e sotto controllo medico, dopo essere stato trasferito dalla zona impervia al centro specializzato. L’esperienza rappresenta un esempio di come, anche in situazioni di pericolo, la lucidità e l’aiuto coordinato scongiurino conseguenze più gravi. La val grande resta un’area apprezzata per le sue bellezze naturali, ma non priva di rischi che chi frequenta deve conoscere e rispettare.

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