Un gruppo criminale attivo tra Roma e comuni limitrofi è stato smantellato dopo indagini prolungate che hanno portato a 13 arresti per traffico di stupefacenti e detenzione di armi. I carabinieri della compagnia di Frascati, su ordine del gip e su delega della Dda della procura di Roma, hanno eseguito una misura cautelare contro una rete di spaccio che gestiva ordini tramite telefono e app di messaggistica, con consegne a domicilio effettuate anche con veicoli noleggiati. Le accuse comprendono detenzione ai fini di spaccio in concorso e aggravata dalla partecipazione di minori.
Modalità operative e comunicazione attraverso app di messaggistica
L’organizzazione criminale sfruttava strumenti tecnologici per coordinare le attività di spaccio. Gli ordini di droga venivano registrati attraverso telefonate e tramite app di messaggistica istantanea, un metodo che permetteva di mantenere discretezza e rapidità nel confermare le richieste. La gestione dettagliata degli ordini e delle consegne avveniva senza contatti diretti faccia a faccia, con una rete che si estendeva su molte zone di Roma e provincia.
Per consegnare la droga, il gruppo si affidava anche a veicoli presi in noleggio, probabilmente per evitare il tracciamento delle forze dell’ordine. Questa scelta suggerisce una consapevolezza della necessità di eludere i controlli, con il continuo cambio di mezzi a disposizione dei corrieri.
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Il sistema di comunicazione adottato mostrava quindi una struttura organizzata e metodica, capace di movimentare consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti garantendo tempi brevi di risposta e consegna.
Aree di spaccio e quantità di sostanze sequestrate
Le indagini, condotte tra novembre 2021 e maggio 2022, hanno portato alla luce l’attività di un sodalizio ben radicato in diversi quartieri romani, oltre che a Guidonia Montecelio. I territori maggiormente coinvolti erano Tor Bella Monaca, Borghesiana, Finocchio, Vermicino, Fidene, Spinaceto e l’area guida all’esterno della capitale.
Il gruppo operava su quantitativi di droga destinati perlopiù alla vendita all’ingrosso: cocaina e hashish venivano distribuiti in dosi che partivano da 100 grammi in su, un segnale chiaro di una struttura organizzata rivolta a rifornire altre reti di spaccio e clienti importanti.
L’accertamento delle attività di trasporto, detenzione e vendita ha evidenziato come la droga fosse movimentata attraverso canali consolidati e protetti, con un chiaro meccanismo della distribuzione a vari livelli.
Ruolo dei soggetti coinvolti e presenza di armi da fuoco
Al vertice dell’organizzazione si trovava la compagna del promotore, posta agli arresti domiciliari. La donna gestiva la contabilità dell’attività illecita e si occupava di imporre misure disciplinari o di controllo su gli associati, dimostrando una posizione chiara nel comando del sodalizio.
Il gruppo coinvolgeva anche minori, circostanza che ha aggravato le accuse nei loro confronti. Alcuni membri avevano anche armi da fuoco a disposizione, un elemento che ha ulteriormente complicato la situazione giudiziaria.
La disponibilità di armi segnalata durante l’operazione rappresenta una minaccia concreta per la sicurezza pubblica e aumenta la pericolosità del gruppo. Le attività degli inquirenti hanno confermato come fosse un clan che utilizzava la forza e la minaccia per mantenere il controllo delle zone di spaccio.
Operazione dei carabinieri e impatto sui territori
Gli uomini della compagnia di Frascati hanno svolto un lavoro approfondito, segnalato da intercettazioni, osservazioni e pedinamenti, per ricostruire tutta la catena di spaccio. Le forze dell’ordine hanno posto fine a questa rete di vendita al dettaglio e all’ingrosso, con misure cautelari che hanno colpito 13 persone, di cui 8 in carcere mentre 5 ai domiciliari con braccialetto elettronico.
L’intervento ha interessato ampie zone della capitale e dei comuni limitrofi, aree che avevano registrato un aumento significativo della presenza di sostanze stupefacenti. Tra gli effetti del blitz si prevede un rallentamento nelle forniture di cocaina e hashish su quei territori, fino a un possibile rovesciamento delle dinamiche criminali locali.
Le indagini testimoniano una strategia investigativa complessa e coordinata, che ha individuato tutte le componenti della filiera dello spaccio e ha agito in modo strutturato contro la criminalità organizzata nel Lazio.