Raccolta differenziata in Emilia-Romagna supera il 77% nel 2023 con costi di gestione contenuti

Raccolta differenziata in Emilia-Romagna supera il 77% nel 2023 con costi di gestione contenuti

Emilia-Romagna supera il 77% di raccolta differenziata nel 2023, con costi di gestione inferiori alla media nazionale grazie al coordinamento e alla trasparenza dell’agenzia Atersir.
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L’Emilia-Romagna ha raggiunto nel 2023 una raccolta differenziata del 77%, avvicinandosi all’obiettivo dell’80% per il 2027, con costi di gestione contenuti e inferiori alla media nazionale, grazie a una gestione efficiente coordinata dall’agenzia Atersir. - Gaeta.it

Negli ultimi anni, l’emilia-romagna ha registrato una crescita significativa nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani, avvicinandosi all’obiettivo regionale fissato per il 2027. Il 2023 ha segnato un passo importante con una percentuale che ha superato il 77%, confermando un trend positivo. Parallelamente, i costi di gestione del servizio si mantengono inferiori alla media nazionale e del Nord Italia, segnalando un’efficienza economica rilevante. Questi dati emergono dal report redatto nel 2024 dall’agenzia regionale Atersir, che monitora l’andamento della gestione rifiuti dal 2013.

La crescita costante della raccolta differenziata in emilia-romagna

Nel 2023 la raccolta differenziata in emilia-romagna ha raggiunto il 77%, un risultato importante rispetto all’obiettivo regionale dell’80% fissato per il 2027. Questo valore attesta un avanzamento concreto verso un sistema di gestione rifiuti più sostenibile. Alcune province si sono già spinti oltre questo traguardo: Forlì-Cesena ha raggiunto l’82%, Parma il 80% e Reggio Emilia l’83%. Questi numeri indicano una forte adesione dei cittadini e una attenzione crescente alle pratiche di riciclo e smaltimento corretto dei materiali.

Coinvolgimento del territorio e comportamento dei cittadini

L’aumento della raccolta differenziata risponde a una pianificazione attenta, che coinvolge diversi attori del territorio. Le amministrazioni locali hanno messo a punto sistemi di raccolta efficaci, integrando tecnologia e organizzazione. Il contributo della popolazione, con comportamenti responsabili nella separazione dei rifiuti, ha inciso positivamente. L’attività di informazione e sensibilizzazione ha trovato terreno fertile, soprattutto nelle aree con performance elevate. L’interazione tra uffici pubblici e cittadini appare, dunque, una leva cruciale per garantire risultati duraturi.

Costi di gestione sotto la media nazionale nonostante il miglioramento del servizio

Anche se la raccolta differenziata è aumentata in modo significativo, i costi complessivi della gestione dei rifiuti urbani in emilia-romagna rimangono contenuti. Nel 2024 il costo medio per tonnellata di rifiuti trattati si attesta a 339 euro. Questo valore è inferiore alla media del Nord Italia, che si posiziona a 345 euro, e a quella nazionale di 398 euro. Il dato per abitante si situa in linea con quanto registrato nel resto del paese, senza picchi di spesa eccessivi.

Gestione economica e trasparenza

La gestione economica efficiente deriva dalla capacità di pianificare e assegnare i servizi a soggetti pubblici attraverso gare o incarichi diretti. In questo modo, il sistema punta a raggiungere parametri ambientali precisi e a contenere le spese. La stabilità dei costi fa pensare a un modello che funziona dentro i principi di responsabilità e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. L’equilibrio tra qualità del servizio e spesa rappresenta un elemento importante per mantenere la fiducia dei cittadini.

Il ruolo di atersir nella regolamentazione e nella gestione dei contratti

Il report “Servizio gestione rifiuti urbani in Emilia-Romagna. Report costi anni 2019-2024”, firmato da Atersir, mostra il quadro economico complessivo devoluto alla gestione dei rifiuti nel periodo preso in esame. Il costo annuale per il servizio si aggira attorno ai 900 milioni di euro sul territorio regionale. L’agenzia coordina anche la definizione dei costi tecnici del servizio rifiuti per ciascun comune emiliano-romagnolo dal 2013.

Affidamenti e governance del servizio rifiuti

Negli ultimi anni Atersir ha gestito 12 affidamenti relativi al servizio rifiuti, per un valore globale superiore a 6 miliardi di euro, coprendo un bacino di utenza che supera i 3,3 milioni di abitanti. Questi affidamenti riguardano 12 bacini gestionali suddivisi nella regione. L’agenzia si è concentrata sul mantenimento di standard ambientali e sulla trasparenza nella gestione degli appalti, fissando obbiettivi chiari per i gestori pubblici incaricati del servizio. L’attività di coordinamento ha favorito la continuità del sistema nel tempo.

Il lavoro di Atersir offre quindi una struttura solida per il governo della raccolta rifiuti, orientata alla sostenibilità e alla razionalizzazione della spesa pubblica. Grazie a questa gestione centralizzata è possibile monitorare nel dettaglio costi e risultati, verificando periodicamente la corrispondenza con gli obiettivi territoriali previsti. La presenza dell’agenzia facilita inoltre il dialogo tra comuni e operatori, garantendo un controllo più stringente sulle attività svolte.

La situazione attuale in emilia-romagna appare quindi il frutto di una politica gestionale centrata sulla qualità del servizio e su un’accurata valutazione economica. La crescita della raccolta differenziata, unita al contenimento dei costi, dà segnali precisi su come mantenere un equilibrio efficace nel trattamento dei rifiuti urbani.

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