La città di Castelvetrano è stata teatro di una manifestazione silenziosa organizzata in memoria di Mary Bonanno, la donna assassinata venerdì scorso. Quasi mille partecipanti hanno preso parte al corteo, dimostrando un forte segnale di solidarietà e riflessione verso la violenza domestica. L’episodio si è concluso con il suicidio del marito, autore dell’omicidio, e ha scosso la comunità locale.
Mobilitazione spontanea per la fiaccolata di solidarietà
L’evento di ieri sera è partito da piazza Escrivà e ha visto una grande partecipazione di cittadini, soprattutto insegnanti colleghi di Mary Bonanno, appartenenti all’Asacom, impiegate negli istituti scolastici della zona. Il corteo, silenzioso e composto, ha percorso le vie di Castelvetrano per terminare nella chiesa madre. Qui si è tenuto un momento di preghiera collettiva, con un’atmosfera carica di emozione e rispetto, dove la comunità si è raccolta attorno al ricordo della donna uccisa.
L’iniziativa è nata in gran parte dalle colleghe della vittima, che hanno voluto lanciare un messaggio concreto contro la violenza e il possesso nelle relazioni familiari. La risposta della città, con una presenza tanto numerosa, mette in evidenza il desiderio di dare voce a una questione delicata che spesso rimane nascosta.
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La posizione del sindaco e il richiamo alla cultura del rispetto
Il sindaco Giovanni Lentini ha espresso un pensiero significativo riguardo alla manifestazione. Ha sottolineato come la partecipazione di uomini e donne rappresenti una presa di coscienza crescente nella comunità. Lentini ha definito il corteo una forma di ribellione contro una cultura che ancora considera la proprietà di un individuo nei confronti di un altro, soprattutto nei rapporti familiari.
Il primo cittadino ha poi richiamato la necessità di educare all’amore vero, quello che non imbriglia né soffoca, sperando di evitare tragedie future simili a quella che ha colpito le due famiglie coinvolte. Questa affermazione mette in luce l’aspetto educativo e sociale che dovrebbe accompagnare qualsiasi iniziativa contro la violenza di genere.
La voce delle associazioni a difesa delle donne maltrattate
Tra i presenti alla fiaccolata figuravano rappresentanti di associazioni attive nel contrasto alla violenza sulle donne, come Palma vitae e Cotulevi. Mariella Gulotta, avvocato e membro di Cotulevi, ha commentato con un sentimento di rammarico e critica sociale. Ha evidenziato come spesso la solidarietà e l’unione emergono solo a seguito di fatti tragici, mentre, nella quotidianità, ci si dimentica di vigilare e intervenire su segnali di pericolo.
Gulotta ha spiegato che il problema principale riguarda la tendenza all’omertà e all’indifferenza, specialmente quando si tratta di riconoscere comportamenti a rischio nei familiari o nei figli. Il suo appello è rivolto a una maggiore responsabilità collettiva e alla capacità di denunciare e agire prima che si verifichino drammi irreparabili.
momento di riflessione in chiesa madre con il parroco don giuseppe undari
Al termine del corteo, nella chiesa madre, don Giuseppe Undari ha preso la parola con parole cariche di senso. Il prelato ha chiesto rispetto verso il dolore della famiglia e di tutta la comunità, affermando che una tragedia di tale portata non può essere ridotta a un fatto privato ma deve coinvolgere la collettività.
Don Undari ha sottolineato che la grande partecipazione di cittadini al momento di preghiera testimonia come il vuoto lasciato da Mary Bonanno non rimanga isolato. La sofferenza si diffonde nella città e diventa un richiamo a essere più attenti e uniti di fronte a episodi di violenza domestica. La sua presenza ha richiamato l’attenzione sul bisogno di solidarietà umana oltre ogni divisione.
La manifestazione di Castelvetrano si iscrive in un contesto sociale ancora segnato da casi di violenza familiare, ma offre un esempio di partecipazione civile che prova a scuotere le coscienze e a mettere in moto una riflessione collettiva.