quasi 2 chilometri di spiaggia libera tra ostia e torvaianica senza bagni pubblici aperti

quasi 2 chilometri di spiaggia libera tra ostia e torvaianica senza bagni pubblici aperti

La spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, vicino alla tenuta di Castel Porziano, è priva di servizi igienici e punti ristoro, causando disagi a migliaia di bagnanti in attesa dell’intervento del comune di Roma.
Quasi 2 Chilometri Di Spiaggia Quasi 2 Chilometri Di Spiaggia
La spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, nonostante l’alta affluenza, è priva di servizi essenziali come bagni e punti ristoro, causando disagi e problemi igienici ai bagnanti, in attesa di un nuovo bando comunale per la riapertura delle strutture. - Gaeta.it

La lunga fascia di spiaggia libera che si estende tra ostia e torvaianica, proprio accanto alla riserva naturale con la tenuta presidenziale di castel porziano, si presenta ai bagnanti senza alcun bagno pubblico disponibile. Nonostante sia una meta molto frequentata, soprattutto nei fine settimana e durante l’estate del giubileo, le strutture igieniche e i punti di ristoro restano chiusi o indisponibili. Una situazione che ha generato disagi evidenti fra migliaia di visitatori e continua a suscitare preoccupazioni per l’igiene e la gestione dell’area.

La realtà sulla spiaggia tra degrado e mancanza di servizi essenziali

La spiaggia si sviluppa per quasi 2 chilometri lungo la costa laziale, delimitata da otto ingressi, chiamati localmente “cancelli”. Questi ingressi sono sotto la responsabilità del comune di roma ma, a oggi, risultano inutilizzabili come accessi a servizi igienici o punti di ristoro. Il risultato è un paesaggio dove i bagnanti sono costretti a trovare soluzioni precarie per far fronte ai bisogni primari. Fra dune e vegetazione, chi deve usare un bagno spesso sceglie di nascondersi o di utilizzare le zone circostanti, creando condizioni sporche e insalubri.

L’area intorno ai bagni chiusi mostra segnali evidenti di incuria. Dietro il bagno numero 2 si accumulano cartacce e resti umani da tempo. Presso il bagno 1, vicino alle docce, si mescolano graffiti, immondizia e feci. L’odore pungente domina la zona, attirando insetti come mosche e altri parassiti. Questi elementi contribuiscono a rendere il contesto poco adatto ad accogliere famiglie e turisti, mentre le strutture esistenti restano sbarrate.

Struttura e servizi previsti

Sulla mappa ufficiale compaiono otto edifici nella zona tra ostia e torvaianica, ognuno indicato con funzioni precise. Di questi, sette dovrebbero offrire servizi igienici, cinque contare su spogliatoi, tre dotarsi di docce e pronti soccorsi, così come un punto di polizia. In pratica però tutte queste strutture risultano chiuse, con portoni sbarrati e catene robuste a impedirne l’accesso.

Sul litorale sono chiusi anche i bar stagionali, che potrebbero fornire almeno punti di ristoro. Senza accesso ai servizi pubblici, migliaia di persone devono arrangiarsi ai cancelli di ostia, dove trovare un parcheggio è altrettanto complicato. Ombrelloni, sdraio e borse termiche si accumulano lungo la litoranea e negli spiazzi limitrofi, ma il disagio resta evidente a causa della mancanza di strutture di supporto e igiene.

La posizione e gli impegni del comune di roma

Interpellato da adnkronos, l’assessorato al patrimonio e politiche abitative di roma ha confermato che la spiaggia è sì accessibile ma priva di servizi essenziali, in attesa della conclusione di una gara ancora aperta. Il bando, programmato per chiudersi il 30 giugno, dovrebbe portare all’apertura dei cancelli e dei servizi entro la seconda metà di luglio.

L’assessorato ha spiegato che l’area presenta fragilità ambientali e paesaggistiche che hanno complicato i lavori. Una precedente proposta di project financing è stata bocciata dalle autorità competenti, spingendo roma capitale a predisporre un nuovo bando pubblico. Quello attuale prevede cinque lotti e punta ad includere cooperative e associazioni sportive dilettantistiche locali. L’obiettivo dichiarato è tutelare l’ecosistema dunale e regolare l’accesso, i servizi e la sicurezza nell’area.

In attesa della nuova gestione, ama si occupa periodicamente delle operazioni di pulizia. Nonostante ciò, chi frequenta la spiaggia deve fare i conti con situazioni di degrado e carenza di punti fondamentali per una permanenza di qualità.

Il disagio e le reazioni dei bagnanti sulla costa laziale

Fra chi si reca ogni anno sulla spiaggia libera fra ostia e torvaianica, la mancanza di servizi scatena frustrazione. Antonella, in visita abituale con la famiglia, racconta che l’anno precedente almeno un bar garantiva qualche punto ristoro, situazione oggi del tutto assente. Per lei la mancanza di bagni è un limite decisivo per tornare.

Anche una giovane coppia, francesca e giacomo, confessa l’intenzione di non prolungare il tempo al mare oltre poche ore, fra caldo intenso e l’assenza di un caffè o una semplice bottiglia d’acqua. Paola, nuova alle spiagge libere di ostia, osserva che pur senza sporcizia eccessiva, la totale assenza di servizi privi rende difficile la permanenza.

Chi frequenta la zona conosce anche altre realtà, come quella dello stabilimento attrezzato a pomezia, o i venditori ambulanti che non risolvono ma mitigano certe difficoltà. La situazione attuale costringe migliaia di persone a gestire un contesto mal servito e scomodo, con pochi segnali di miglioramento imminente.

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