Un uomo di 40 anni è stato rinvenuto senza vita nel cortile della sua abitazione a Cassino dopo un alterco con la madre. La vicenda si è sviluppata nella serata, subito dopo l’ora di cena, e ancora si attendono risultati certi sulle cause del decesso.
Le indagini sul posto tra rilievi e interrogatori
I carabinieri hanno subito isolato la zona, mantenendo il perimetro fino alle prime ore del mattino seguente. Sono stati effettuati rilievi accurati in ogni angolo del cortile e nell’abitazione, alla ricerca di tracce e prove utili per chiarire la dinamica dei fatti.
Il sostituto procuratore di turno a Cassino ha disposto l’esame autoptico. L’obiettivo è individuare eventuali segni di colluttazione o elementi che possano confermare la presenza di cause traumatiche o naturali nel decesso. Si attende con attenzione il referto per avere indicazioni precise.
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La dinamica dell’evento e il ritrovamento del corpo
Secondo le prime ricostruzioni, ancora da confermare, l’uomo sarebbe tornato a casa più tardi del solito. Ha bussato alla porta e ha avuto un confronto con la madre che si è trasformato in una discussione accesa. Poco tempo dopo è stata effettuata una chiamata al 112. Gli operatori hanno raggiunto la residenza e nel cortile davanti all’abitazione hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo.
I dettagli esatti di quanto accaduto all’esterno della casa non sono ancora chiari. Si ipotizza che la lite con la madre possa aver preso una piega violenta o che l’uomo abbia subito un malore improvviso. Non si esclude che possa essere caduto accidentalmente, battendo la testa al suolo. Ogni elemento sarà valutato dagli inquirenti con attenzione.
Le testimonianze e gli elementi raccolti sul caso
Gli investigatori hanno ascoltato più persone legate all’uomo. Prima l’anziana madre, protagonista dell’ultima discussione; quindi la cognata e il nipote, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sulle relazioni familiari e gli ultimi eventi.
Al nipote è stato sequestrato il cellulare. Verranno analizzati i messaggi scambiati nell’immediatezza dei fatti, per verificare telefonate, conversazioni o messaggi che possano spiegare cosa sia accaduto poco prima della chiamata al 112. La procura punta a ricostruire ogni fase attraverso testimonianze dirette e prove certe.
L’attenzione resta alta su questo caso a Cassino, mentre si attendono gli esiti dell’autopsia e delle verifiche in corso. Le indagini proseguono rallentate solo dall’assenza di elementi chiari, ma con la volontà degli inquirenti di chiarire rapidamente cause e responsabilità della morte improvvisa dell’uomo.