Quanto vale il turismo a santarcangelo: oltre 10 milioni di euro l’anno e nuovi progetti per crescere

Quanto vale il turismo a santarcangelo: oltre 10 milioni di euro l’anno e nuovi progetti per crescere

Santarcangelo supera i 10 milioni di euro annui nel turismo grazie a una crescita del 182% degli arrivi e strategie innovative di brand identity, puntando su sostenibilità, cultura e inclusione sociale.
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Santarcangelo registra un giro d’affari turistico annuo superiore a 10 milioni di euro, con una crescita significativa di arrivi e strutture ricettive. Il Comune punta su una nuova brand identity basata su sostenibilità, cultura e inclusione per valorizzare il turismo di qualità. - Gaeta.it

Santarcangelo registra un giro d’affari turistico che supera i 10 milioni di euro annui. Questa cifra emerge da uno studio realizzato da Trademark, società riminìese specializzata nella consulenza turistica in Italia. La presentazione si è svolta alla rocca Malatestiana davanti a un pubblico di operatori, istituzioni e associazioni di categoria. Il tema principale era il lancio di una nuova brand identity per la città, pensata per valorizzare le sue peculiarità e puntare a un turismo più qualificato.

Dati e numeri del turismo a santarcangelo negli ultimi dieci anni

La crescita del turismo a Santarcangelo negli ultimi dieci anni si è rivelata significativa. Secondo i dati esposti da Stefano Bonini di Trademark, gli arrivi dei turisti sono cresciuti del 182%, mentre i pernottamenti sono aumentati del 195%. Un aumento simile si è verificato anche nelle strutture ricettive non alberghiere. Gli hotel sono rimasti praticamente stabili nel numero, ma b&b e agriturismi sono passati da 21 nel 2014 a 50 nel 2025; una crescita che ha portato a un aumento del 62% dei posti letto disponibili in queste tipologie.

Sharing hospitality in forte crescita

In parallelo, occupa un ruolo sempre più importante la sharing hospitality: case e appartamenti affittati ai turisti sono cresciuti da 23 nel 2016 a 95 nel 2025. Di conseguenza, le notti prenotate tramite questa formula sono aumentate del 1300%. Complessivamente, il turismo di Santarcangelo genera quasi un terzo del totale dei flussi provenienti dall’entroterra riminese.

Il valore economico complessivo di questa attività include le spese per alloggi, ristoranti, divertimenti, trasporti, parcheggi e acquisti nei negozi della città. Trademark stima che questo volume di affari superi i dieci milioni di euro ogni anno. I numeri evidenziano come Santarcangelo abbia vissuto un decennio di forte sviluppo turistico, basato anche sulla diversificazione dell’offerta ricettiva.

La nuova strategia turistica di santarcangelo: il progetto di brand identity

Il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, ha annunciato una strategia per far crescere ulteriormente il turismo, non solo in quantità ma anche in qualità. L’idea è costruire un’immagine turistica nuova e riconoscibile che metta in luce le caratteristiche uniche della città. Questo progetto, curato dall’agenzia Moab , si fonda su quattro punti principali.

I quattro pilastri della nuova identità

Il primo sottolinea Santarcangelo come città Cittaslow, ideale per un turismo che punta alla sostenibilità e alla tranquillità. Il secondo principio riguarda la città dei 15 minuti: un obiettivo di mobilità sostenibile raggiungibile attraverso una rete di piste ciclabili che permette di spostarsi facilmente senza l’auto. Il terzo aspetto valorizza la cultura locale, vista come motore per attrarre visitatori interessati all’arte e agli eventi tradizionali. Il quarto punto si concentra sulla dimensione inclusiva della città, promossa come piazza aperta e accogliente per tutti.

Questi punti si riassumono in un’identità turistica che vuole mescolare natura, cultura, sostenibilità e inclusione sociale per differenziare Santarcangelo sul mercato turistico regionale.

Priorità e investimenti indicati dal sindaco per il futuro del turismo

Filippo Sacchetti ha indicato quattro ambiti chiave da sviluppare per consolidare la crescita turistica di Santarcangelo: natura, cultura, enogastronomia ed eventi. Crede che puntare su questi settori possa attrarre visitatori con profili diversi e far crescere l’economia locale. L’attenzione sarà sulla creazione di nuove partnership tra pubblico e privato, in modo da migliorare e diversificare l’offerta turistica.

Un ruolo importante sarà giocato dalle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno. L’amministrazione intende introdurla, salvo cambiamenti, dal 2026. I proventi saranno destinati a finanziare interventi per la qualità dei servizi e delle attrazioni turistiche. L’obiettivo è rendere santarcangelo una destinazione capace di sostenere sia il turismo di massa che quello più attento al territorio e alle tradizioni.

Il confronto organizzato alla rocca Malatestiana ha coinvolto rappresentanti istituzionali, operatori e associazioni, a testimonianza di un interesse collettivo su questo tema. Santarcangelo appare determinata a sfruttare i successi ottenuti nel passato recente per consolidare il proprio ruolo nel turismo dell’entroterra riminese.

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